-Vuoi che questo sia il tuo ultimo giorno sulla terra?
–No, ma sono felice che tu abbia tirato fuori l’argomento. Pensaci..e se questo fosse il tuo ultimo giorno sulla terra o quello di qualcuno che ami? Se fosse così? Forse dovresti essere più gentile del solito con quelli nel camper perché non si sa mai, è un attimo. Siate gentili l’uno con l’altro, come hai detto tu, come se fosse il vostro ultimo giorno sulla terra.
-Fallo anche tu.
Una breve riflessione per intimorire e per darci qualche spunto. L’ultimo giorno sulla terra, di cui parlano sia i Salvatori che Rick e da cui viene preso il titolo della puntata, è uno spunto molto importante. Nel mondo di The Walking Dead è facile pensare a questo tipo di cose. Che si tratti di zombie, di pallottole, di trappole o di migliori amici, non si è mai al sicuro. Quello che dice il referente di Negan non è sbagliato, anzi, Rick lo condivide. Ma poi c’è la contrapposizione appena gli viene detto “fallo anche tu“. I Salvatori non saranno gentili gli uni con gli altri e infatti continuano a torturare l’uomo sdraiato sulla strada, continuano ad umiliarlo e ferirlo. Rick invece si allontana, ennesimo segno del loro valore superiore.
-Davvero non lo capisci? Dopo tutto quello che è successo? Quando tieni alle persone hai persone da proteggere, persone per cui sei disposto ad uccidere. Se non vuoi uccidere, o se non puoi allora devi allontanarti da loro. Non puoi avere entrambe le cose. Tu dovresti saperlo bene..
–No..le persone sono la cosa più importante, sono quello che conta di più nella vita. Ecco che cosa so. E qui fuori da sola morirai.
Morgan ha ragione, Carol anche. Dopo tutta la strada fatta insieme hanno ancora idee diverse su come comportarsi. Li accomuna il fatto di non voler uccidere, di non poterlo più fare. Partendo da questa teoria condivisa e da un dolore passato simile (la perdita di moglie/marito e figlio/figlia) però hanno scelto strade diverse. Morgan ha avuto un percorso di un certo tipo con la sua solitudine e l’incontro con Eastman che lo ha salvato; Carol ne ha avuto un altro con l’esilio dalla prigione e il suo distruttivo viaggio per Terminus. Lei vuole allontanarsi per non dovere avere più il peso della protezione dei suoi amici sulle spalle, e probabilmente si rende anche conto che da sola non può farcela. E’ arrivata ad un punto cruciale perché non riesce a trovare una motivazione per andare avanti, come Morgan prima dell’incontro con Eastman. E’ proprio in quel momento che tutto quello che lui ha imparato può esprimersi a pieno. Lui non lascerà andare Carol, la aiuterà ad uscire dal suo tunnel nero, perché lui ci è già sprofondato, ma ne è riemerso come persona migliore e come membro del gruppo indispensabile.
-Ti porteremo a Hilltop. [..] Andrà tutto bene. Il bambino starà bene..non finisce qui, non finisce qui. C’è di più, ci sarà di più..
-Io ti credo Rick.
Il secondo dialogo tra Maggie e Rick nel camper è più breve del primo, un po’ più debole. La ragazza sta sempre peggio, ha la febbre alta, Rick trema nello stringerle la mano perché inizia ad aver paura. Le vie d’uscita sono sempre meno, l’organizzazione dei Salvatori lo sta stremando eppure trova comunque il modo di avere una speranza. La vera luce è proprio lì davanti a lui mentre sta parlando: Maggie rappresenta metaforicamente il futuro con il suo bambino in grembo. Salvarla significa avere ancora speranza e Rick farà di tutto per mantenerla viva. Maggie, dal canto suo, rinnova nuovamente la fiducia nel suo leader per infondergli nuovo coraggio perché è esattamente quello che lei può fare in quel momento. “C’è di più”, per forza. Ci deve essere di più; loro lo sanno meglio di chiunque altro.
-Quello che indicano è che siamo immersi nella merda fino al collo e per giunta con la bocca spalancata. (Abraham)
Ormai lo sapete che la citazione di Abraham non può mancare. Non so sinceramente cosa aggiungere perché rileggere a freddo queste sue affermazioni è sempre semplicemente fantastico.