2) Beth e Carl parlano della morte
Il rapporto tra Beth e Carl, cioè tra i due membri più giovani del gruppo di Rick, è sempre stato oggetto di discussioni. C’è chi si ricorda dei sorrisini, chi delle battute sui grandi magazzini, chi dei pianti per le morti dei loro compagni, ma in pochi sanno che in realtà i due ragazzi hanno condiviso anche momenti di forti riflessioni. Dopo la morte di Lori, nell’episodio 3×05 “Basta una parola”, Beth e Carl parlano della morte e della devastazione che accompagna la loro vita. Il tutto comincia con Carl che tiene in braccio Judith ancora sporca di sangue. E’ nata da pochissimo, Daryl e Maggie sono a cercare il latte artificiale, e il fratello maggiore non riesce a calmarla mentre sta copiosamente piangendo.
“Vuole mia madre”
“Mi dispiace. Mi dispiace per ciò che stai vivendo”
Carl ha da poco sparato a Lori in fin di vita. Ha dovuto mettere fine alla vita di sua madre per evitare che si trasformasse in un essere capace di uccidere i suoi stessi figli, la sua famiglia e le persone per la quale un’ora prima avrebbe dato la vita. Come si può trovare la forza di andare avanti in una situazione del genere?
“Io no. Vorrei..vorrei credere ancora nel Paradiso. (…) Cioè..io ho sparato a Shane, ma non era più lui, perciò la sua anima era già in Paradiso o all’Inferno? Ho sparato a mia madre prima che si trasformasse. Significa che lei è in un posto diverso? O magari sono insieme? O lei se n’è andata e basta? Mi stava sempre attaccata, io non lo sopportavo, ma..”
“Secondo me, mia madre e la tua e tutte le persone che abbiamo amato sono in Paradiso. E spero che ci guardino da lassù e che abbiano trovato pace”
“Come farà mia madre a trovare pace? Ha lasciato una bambina piccola, mio padre non ci sta più con la testa..io le ho sparato. Non sono riuscito a salvarla. L’ho uccisa.”
Questi due e più minuti di dialogo tra i due ragazzi sono molto significativi, soprattutto per scavare dentro la psicologia, a volte troppo nascosta, di Carl. Egli non ha superato il fatto di aver sparato a Shane, così come non può ignorare di aver posto fine alle sofferenze di sua madre, anche se era la cosa giusta da fare. L’odio che provava per lei e per il suo attaccamento ora si riversano su di lui come un senso di colpa frustante e ingrato. La sensazione di non essere riuscito a salvarle la vita in un momento difficile lo tormenterà per sempre.
3) Il gruppo parla dello stato mentale di Rick
Nell’episodio 3×06 “La preda“, c’è un passaggio molto importante in cui il gruppo parla dell’assenza di Rick che, da solo, è sceso nei sotterranei per uccidere gli zombie. Daryl dimostra una cieca fiducia nel suo leader e nelle sue capacità di giudizio anche dopo la perdita di Lori, mentre Hershel dice chiaramente che Judith lo salverà dai suoi demoni.
Maggie: “Dobbiamo convincerlo ad uscire da lì“
Carl: “Mio padre non lo convinci“
Hershel: “E’ stato lì tutta la notte. Vogliamo solo accertarci che vada tutto bene.”
Daryl: “Non va per niente bene. Ma ce la farà“
Hershel: “Possiamo aiutarlo noi“
Daryl: “Ah, sì? Lo credi davvero?“
Hershel: “Beh, forse non noi, ma lei sì“
La lei in questione di cui parla Hershel è ovviamente la bambina, Judith. L’uomo sa che per Rick quei tre chili di speranza possono rappresentare un vero e proprio moto di rinascita.
Beth: “E’ bellissima. Sorride quando dorme.“
Hershel: “E’ la cosa migliore che abbia visto dopo molto tempo.“
Però per Rick non è ancora il momento. Non è ancora l’attimo giusto per accettare la nascita di sua figlia e la scomparsa di sua moglie. E lo dimostra anche quando si rifiuta di organizzare qualsiasi ‘cerimonia’ che le ricordi nuovamente ciò che è successo.
Hershel: “Pensavamo di organizzare qualcosa, di fare un funerale“
Rick: “No! Hershel, non è rimasto niente.“
Il dolore di Rick e il senso di protezione di tutti gli elementi del gruppo nei suoi confronti genera così un senso di famiglia ancora più grande.