ABRAHAM FORD

Il Super virile roscio di “The Walking Dead”. Direttamente dai film di guerra anni 80, il classico stereotipo del militare baffuto dai dubbi gusti in ambito di pettinature, super tosto e super figo. Mancava solo il sigaro ma hanno rimediato anche lì. Fin dalla sua entrata in scena la sua aura di immortalità l’ha sempre accompagnato. Esperto nell’utilizzo delle armi da fuoco e grande padronanza della lotta corpo a corpo. Un intelligenza militare gli ha permesso di saper uscire da situazioni difficilissime. Perchè lo inseriamo in questa lista di sfortunati candidati? Recentemente il suo livello di virilità è ai minimi storici. Ha messo fine alla sua relazione con Rosita a causa di una cotta per Sasha. Niente che lasci pensare ad un eventuale dipartita, ma come mostrato nello scontro di Hilltopp, Abraham sembra aver perso la sua impeccabilità in combattimento, cosa che l’ha portato quasi alla morte. Il flashback che ha durante lo scontro lo distrae a tal punto da mettere in secondo piano addirittura il combattimento. In “The Walking Dead” niente è lasciato al caso e ogni singolo battito di ciglia comporta una conseguenza. Ogni qualvolta un personaggio decide di cambiare radicalmente oppure ci viene mostrata la sua debolezza, puntualmente gli si ritorce contro. Il suo eccessivo coinvolgimento sentimentale potrebbe essere un assist da parte degli sceneggiatori che, finalmente, hanno deciso di mostrarci il suo lato debole. Abbiamo già visto Abraham cedere psicologicamente e non è andata mai bene, non per lui ma per chi gli si è trovato davanti. Vedi gli assalitori della sua famiglia e Eugene reo-confesso di aver mentito. Come mai questo cambio netto nella sua caratterizzazione? Abbiamo già visto queste cose in “The Walking Dead” e non ha mai portato bene.