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10 motivi per amare Connie, la tenace giornalista di The Walking Dead

Daryl e Connie
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La prima domanda che viene in mente quando Connie fa il suo ingresso in The Walking Dead è come faremo a non amarla? Appare nel quinto, indimenticabile episodio della nona stagione“Cosa c’è dopo” l’episodio di Rick, l’inizio di una nuova era.

Judith ha 9 anni, indossa il cappello che prima è stato del papà e poi di Carl, e porta una spada affilata come quella della mamma, ma in versione mini. Come il fratello, anche lei si avventura impavida nei boschi e, se vede qualcuno che ha bisogno di aiuto, immediatamente accorre, in pieno stile Grimes. È in una delle sue esplorazioni che si imbatte nel gruppo di Magna, unito e capace di difendersi, ma visibilmente spossato.

L’intuito accogliente di Judith la porta a comprendere che sono alla ricerca di un riparo, così li conduce ad Alessandria. È in questo momento che Magna, ex detenuta, e Yumiko, la sua avvocato, adesso fidanzate, Luke, simpaticissimo insegnante di musica, Kelly e Connie, sorelle, la prima più piccola liceale, e Connie più grande, giornalista, entrano nella trama di The Walking Dead divenendone amabili personaggi.

The Walking Dead
Connie, Kelly, Magna, Yumiko e Luke, affiatato gruppo di The Walking Dead

Per quanto l’accoglienza degli sconosciuti faccia i conti con la diffidenza, il nuovo consiglio che presiede Alexandria, con Michonne a coordinarlo, esamina il gruppo per valutarne l’affidabilità. Prima le tre domande fondamentali: quanti walkers hai ucciso, quante persone, perché? Poi interrogativi più personali: chi eravate prima?

Connie spicca per la sua influente pacatezza, leader in gruppo di pari: si vogliono bene, c’è amore e sorellanza; è la giornalista sorda di The Walking Dead, che comunica attraverso il linguaggio dei segni e attraverso la traduzione della sua affezionatissima sorella Kelly.

Connie è interpretata da Lauren Ridloff, attrice sorda nella vita reale, mamma di due figli sordi e, forse proprio per questo, in grado di tratteggiare un personaggio senza retorica dove la disabilità non è un deficit ma una risorsa. Ci sono mille motivi per amare e stimare Connie. In questa rassegna ne raccontiamo dieci.

1. Una guerriera intelligente dalle mille risorse

C’è un’emozionante sequenza in cui Connie riflette sulla disabilità rassicurando Kelly, presa dal timore di perdere l’udito: si tratta di un valore aggiunto. Un superpotere. Quello che non riescono a udire diventa il motore per ampliare altre percezioni, per alzare la soglia dell’attenzione. Connie non è solo acuta e intelligente, è una guerriera. 

Quello che non pronuncia a voce ma comunica con il linguaggio dei segni, le espressioni del volto e tramite brevi frasi incisive sul suo taccuino, vale più di mille parole. Presto del suo valore di Guerriera della Luce, per dirla con Coelho, si accorgono tutti, a partire da Daryl che le si avvicina affascinato, con rispetto e interesse come con nessun altro farebbe.

2. Never give up : l’alter ego femminile di Daryl

Connie come Deryl è una forza inarrestabile che mai si arrenderebbe. Quando partono per una delle prime missioni, ancora sconosciuti l’uno all’altra, il gruppo di Daryl diceConnie può stare tranquilla, è con Daryl” e Kelly replica “forse è Daryl che può stare tranquillo. È con Connie”. In questo divertito scambio risiede una complicità che man mano cresce tra Daryl e Connie, che si trasforma in amicizia e affetto, forse in qualcosa in più. Con Daryl è arduo scavare nei sentimenti, ma sappiamo bene che ci sono, e forti.

Non siamo davanti a un’eroina classica, ma a un personaggio contemporaneo, dotato di intraprendenza e profondità celati dietro il velo di una naturale leggerezza.  Daryl ne legge il lato sensibile unito alla tenacia. Esattamente come lui, Connie mette a rischio la sua vita senza mai esitare per proteggere la sua famiglia e tutti coloro che sono in difficoltà.

3. Il coraggio del silenzio

Connie Daryl e Dog

Sono bellissime le scene in cui Connie, Daryl e Dog vanno in missione. Un trio da amare. Paradossalmente parla Daryl, di solito laconico. Ogni tanto abbaia Dog. In generale il coraggio, amplificato da Connie, è silenzioso. L’azione sostituisce le voci e acquista una maggiore intensità. Connie scrive, osserva, riflette, agisce. La gestione del pericolo, il modo in cui affronta i walkers con la fionda, il fiuto con cui segue la tracce sono efficaci, senza fare rumore.

4. La calma ferma che rassicura

Carol non ha paura di niente. Dopo l’assassinio di Henry da parte di Alpha non ha più niente da perdere. Non basta neanche Daryl a sedare il suo desiderio di vendetta, l’impulso a morire pur di uccidere la nemica. Porta così il gruppo, con Magna e Connie, nella trappola della grotta. Siamo nell’episodio 10×9 . Carol è indifferente alla sua stessa claustrofobia fin quando questa non si manifesta nel panico paralizzante tra buio e angusti spazi. Qui entra in gioco Connie, la sua calma che rassicura. Prendendo le mani di Carol tra le sue, le infonde un senso di pace in grado di superare la paura. Spinge Carol verso la luce, nonostante sia stata lei a portarli in quel buco nero pieno di zombie. Connie, con Magna, resterà bloccata sotto il crollo della grotta. Pensiamo sia la loro fine. Ma non sarà così. Connie ci insegna che la calma è una virtù per vincere. E che non esiste rancore.

5. L’ascolto non passa dall’udito

Possiede il potere dell’ascolto. Senza decadere nel banale, è il personaggio di The Walking Dead che meglio disegna la capacità di ascoltare senza sentire. Non è solo l’intelligenza che permette a Connie di comprendere le situazioni e gli stati d’animo dell’altro, è il guardare, il toccare, l’esserci in modo totale. Alcune scene in sua presenza possono apparire lente, troppo mute, ma in quella lentezza risiede tutta l’empatia che spiazza i compagni di viaggio, perché lei sente tutto e incoraggia.

6. L’espansione della generosità

Quando Alpha con i Sussurratori si presenta dinanzi al cancello di Hilltop, Connie è bloccata fuori tra i campi, chiusa nel silenzio. Un neonato, nelle braccia della madre sussurratrice, piange, accendendo così lo sguardo irato dell’allucinata villain. Il silenzio dei sussurratori è inversamente proporzionale a quello di Connie. Irto di terrore, obbligato. Quello di Connie è intriso di generosità. Mai e poi mai potrebbe lasciare quel bambino al destino di una morte certa. Si lancia per prenderlo e portarlo con sé. Non lo conosce, lo accoglie e corre tra i campi. Non può parlargli, non può rassicurarlo con la voce, può solo abbracciarlo. E così salvarlo: è una delle tante scene in cui Connie espande la sua generosità.

7. La lealtà

In The Walking Dead è il personaggio scritto con l’intenzione di inscenare il valore di una lealtà che non conosce confini.

L’unione tra lealtà e coraggio potenzia i motivi per cui amarla. Le sue parole scritte sono promesse. Quando si trova intrappolata – nell’opprimente puntata“All’interno” – pur intuendo che sarebbe stato un errore nascondersi in quella casa, resta fedele a Virgil. Fiuta il pericolo, non sa come dirglielo, Virgil pensa che abbia bisogno di riposare, che l’immagine della spaventosa figura che ha visto sia nella sua testa. Non è così: The Walking Dead mette in scena inquietanti uomini selvaggi, affamati e cannibali. Connie, bloccata tra mura di cartongesso, non si nasconde. Leale, non conosce egoismo, porge il braccio a Virgil, a costo che le venga per errore mutilato. Con la sua prontezza di pensiero, trova la strada per districarsi tra i morti e, di nuovo, salvarsi e salvare.

Connie The Walking Dead
Connie – The Walking Dead

8. La cultura e l’etica

La figura femminile più progressista di The Walking Dead. Indipendente, fa la giornalista. Non solo: si occupava in precedenza di inchieste politiche e battaglie sociali. Nella stagione 11 la vediamo inserita nel contesto del Commonwealth, dove viene scelta per scrivere sulla stampa locale, che presto scopre essere una stampa “di regime” pilotata. Intuitiva e in possesso di notevoli strumenti culturali, non esiterà a scavare a fondo nella verità del sistema, e a denunciarne gli aspetti malvagi e corrotti di cui il Commonwealth è specchio.

9. L’umiltà e il senso di giustizia

In The Walking Dead, nello spirito del gruppo di Rick, non vi sono narcisismi. L’umiltà è un valore condiviso così come il porre la giustizia e lo sguardo verso un futuro possibile al centro degli obiettivi. Dopo la scomparsa di Rick, Connie e Kelly rappresentano il prosieguo di una storyline coraggiosa e umile. I motivi che sospingono le azioni di Connie sono pervasi dall’amore e dal senso di giustizia.

10. Una mite problem solver

Quando tutti entrano in agitazione, si scontrano, litigano perché non sanno quale sia la scelta migliore per sbloccare le situazioni di crisi, Connie è la figura risolutiva. Nel suo sguardo riflessivo con la fronte che contrae, calma gli animi e offre soluzioni intelligenti.

Sa quando proseguire e quando fermarsi. Non a caso, quando la sua “parola” si esprime sono gli altri a rimanere in silenzio per ascoltarla. In qualsiasi circostanza si affidano alla sua lungimiranza. Possiede una visione d’insieme, al contempo tattica. Sa mettere a punto strategie senza cedere agli impulsi e, in virtù di questa solidità interiore, è un punto di riferimento stabile e totale. Come non amarla?