L’inizio dell’episodio The Walking Dead 10×10 è fatto per mostrarci qualcosa che sapevamo già, ma che è sempre un bene ricordare.
I Sussurratori non sono solo un gruppo di persone che vivono seguendo un codice dettato da un capobranco alimentato da un superbo e macabro istinto di sopravvivenza. Sono guerrieri, costruttori. Sono furbi. Pianificano, imparano, studiano e ci sorprendono. A mostrarcelo, in questa puntata di The Walking Dead 10×10, ancora una volta, è Beta.
Il più fedele degli uomini di Alpha si fa strada attraverso un camper e arriva dritto dritto ad Alexandria. Con il passo felpato di un cacciatore, la stazza di un mostro, i coltelli di un combattente e l’entrata in scena di un vero e proprio zombie (la mano che esce dalla tomba non potrebbe essere più azzeccata) Beta entra nell’intimità della comunità tramite una via tracciata da chissà quanto tempo.
Quel passaggio ci fa sentire vulnerabili, ci fa sentire come se i Sussurratori fossero sempre una mossa avanti ai nostri. Come se fossero, come dice Alpha, “la fine del mondo“. Quella sensazione di insicurezza è aumentata in tutto l’episodio dall’arrivo incessante degli zombie ai cancelli di Alexandria, dal fatto che i Sussurratori abbiano sempre i vaganti a combattere al posto loro e con loro.
L’equilibrio su chi sembra avere di più il controllo della situazione si sposta continuamente nell’episodio. Gli autori sono bravi a darci questa incessante sensazione tramite l’utilizzo di inquadrature statiche (per tutte le scene ad Alexandria in cui c’è la necessità di prendere decisioni) e in movimento, in prospettiva di combattimento (all’esterno, soprattutto negli scontri che coinvolgono Daryl).
Questa scelta è data sicuramente dalla volontà di seguire entrambe le storylines senza lasciare che una prevalga sull’altra. L’azione e la riflessione si sovrappongono su entrambi i fronti. Ad Alexandria Rosita e Gabriel devono ritrovare l’equilibrio tra le loro paure e le loro responsabilità. Ottengono informazioni da Gamma, ma devono decidere di fidarsi senza conoscerla, basandosi su sensazioni e istinti ormai totalmente corrotti dai fatti. Fuori dalla comunità Daryl riesce a cavarsela e a perseguire il suo scopo, ma non senza aver visto la morte (e Alpha) in faccia.
“Dovrai impegnarti tanto qui dentro. Dovrai convincerci di essere diversa da quelli che mentono e camminano con i morti”
Le parole che Gabriel rivolge a Gamma sono le parole che servono a mostrarle l’unico modo possibile per diventare parte della comunità. In più servono a noi per spostare definitivamente l’equilibrio dell’episodio dalla parte vincente.
Per prima cosa la verità deve essere detta ad alta voce. Non basta portarne il peso, come fa Gamma nascondendo l’omicidio della sorella, bisogna avere il coraggio di pronunciarla. Solo così sarà più vera e crudele, ma anche più affrontabile.
Il dover dimostrare qualcosa pronunciato dall’esterno all’interno della cella ci ricorda tanto la prigionia di Morgan con Eastman e quella di Negan per mano di Rick. In The Walking Dead la “gabbia” ti rende più reale, ti costringe a fare i conti con la tua personalità, con i tuoi errori, ma anche con i desideri che credevi sopiti da tempo.
A questo si aggiunge l’arrivo di Judith. La piccola Grimes è fondamentale nel dare trasparenza agli avvenimenti. Come Negan prima di lei, anche Gamma viene sottoposta alla sua personale valutazione. Le chiede il suo vero nome come nessuno ha fatto prima, le chiede chi era prima di essere un Sussurratore (chissà se a Negan rivolse le stesse domande).
E poi conclude, decisa, con la sua sentenza. “Avete incontrato la persona sbagliata. Se aveste incontrato i miei genitori non saresti lì“, a cui aggiunge “a me non sembri un mostro” (più o meno le stesse parole che Tara rivolse a Daryl parlando di Dwight).
Il messaggio finale dell’episodio risiede nelle convinzioni dei personaggi che devono compiere delle scelte, fidarsi e conoscersi, o viceversa.
Ancora una volta le parole di Padre Gabriel “sono dei codardi e devono smettere di recitare” sono di auspicio. Parlano dei Sussurratori tanto quanto di alcuni abitanti di Alexandria che affermano “uno contro uno i Sussurratori sono ridicoli“.
Sono codardi loro ad aver picchiato una ragazza indifesa. Sono codardi coloro che tradiscono di fronte alla paura, che non guardano in faccia la realtà. In ogni gruppo c’è almeno un codardo. Ma in ogni gruppo c’è anche almeno una persona che crede nella causa del leader e che è disposto a morire per essa. Persone come Dante, o come Beta, persone che non vogliono convertirsi nonostante abbiano visto che il mondo può essere diverso.
Per cui nessuno è pericoloso, fino a che non assume un vantaggio. Rosita non è un pericolo per Beta fino a che non subentra Gamma. Gamma non è un pericolo per Beta fino a che non si invertono i ruoli (“vieni verso di me”/”cammina verso di me”), fino a che non mette in pericolo la promessa dell’uomo fatta ad Alpha (riportare Gamma viva per torturarla e ucciderla).
Così come Daryl non è una minaccia per Alpha finché i vaganti combattono per lei e finché Lydia non pronuncia ad alta voce l’eterna verità del mondo di The Walking Dead: “loro sono umani. Non perfetti. Solo umani“, stabilendo il nuovo confine tra lei, sua madre e la sua nuova famiglia.
“Your way is not the only way”
(“Il tuo modo non è l’unico modo”)
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