“Promesse infrante” è il titolo della puntata di The Walking Dead 11×07. Considerata la stretta di mano dei primi minuti dell’episodio tra Negan e Maggie e considerata la fede, attualmente sempre in discussione, di Padre Gabriel, gli autori ci vogliono subito dare un indizio su quanto fragile possa essere la parola data in un mondo ormai totalmente dominato dalla morte e dalla paura. Anche lo scontro iniziale tra Leah e Pope ci fa dubitare della buona risoluzione della giornata. Essere uomini o donne di parola ha valore, lo ha sempre avuto fin dai tempi di Atlanta e della fattoria di Hershel, ma uno degli insegnamenti più grandi che abbiamo imparato nel tempo è che la fiducia bisogna guadagnarsela per davvero. Una stretta di mano non basta a far sentire le spalle coperte.
“Spero di riuscire a mantenerla” dice Maggie a uno dei suoi uomini dopo che Negan ha mostrato loro una possibile chiave del successo contro questo nuovo gruppo organizzato e violento. La donna sa che la promessa fatta a Negan ha valore, ma non riesce a scordarsi di quella notte del bosco, di come, parole sue, ha ucciso membri di una famiglia davanti al resto della famiglia. “Tornando indietro vi ucciderei tutti” senza mentire l’ex-leader dei Salvatori ha la risposta pronta. E’ sincero, schietto, brutale, ma nella sua piccola verità vediamo anche tanta umanità. E’ inutile prendersi in giro e mentirsi ormai, proprio come ci dimostrano Padre Gabriel e Leah. Lui mente a Maggie dicendo di non aver incontrato nessuno e Leah mentirà dicendo di aver ucciso anche padre e figlio, poco dopo aver detto loro di scappare coon le lacrime agli occhi.
Padre Gabriel è sempre stato un personaggio molto criptico. Alterna momenti di spaventosa e assassina lucidità ad altri momenti di profonda ed ecclesiastica confusione. Questo conflitto che da sempre domina in lui avrà una risoluzione prima o poi, per forza. Così come avrà risoluzione questo piccolo tradimento di Leah nei confronti di Pope. Se un membro di un gruppo mette così tanto in discussione il proprio leader da dovergli mentire vuol dire che la situazione si sta complicando parecchio. La trasparenza premia sempre nel mondo di The Walking Dead ed è per questo che la promessa tra Negan e Maggie non ha, al momento, nulla da temere.
“A te la scelta”
Anche sul fronte del Commonwealth le cose si stanno complicando (tanto per cambiare). I comuni cittadini che abitano il posto non sembrano avere la minima idea del pericolo che corrono e ricordano vagamente la gente di Woodbury per ingenuità e livello di maturità. Il figlio di Pamela Milton entra immediatamente nelle corde sbagliate di Eugene, di chi come lui ha vissuto troppo a lungo fuori da un’alta recinzione per poter empatizzare con un ragazzino viziato che non vuole la camicia sporca di sangue. Quell’atteggiamento è insostenibile per lui, così come è insostenibile per Yumiko che suo fratello Tommy non si renda utile alla comunità con la capacità mediche che ha o che si debba aspettare giorni senza vedere i propri amici o senza poter parlare con chi prende delle decisioni.
“Non siamo più nel vecchio mondo” sembrano gridare gli occhi dei nostri protagonisti ogni volta che vengono inquadrati. Il vecchio mondo con i gelati, i pasticcini, i leccalecca fa sorridere, fa innamorare, provoca nostalgia, ma prima o poi è proprio quella nostalgia a presentarti il conto. The Walking Dead ci ha già insegnato più volte che la razionalità serve a rimanere in vita. Non serviva a niente avere un cinema nel Regno di Ezekiel perché quando le fiamme, i morti e i Sussurratori sono arrivati quel cinema non poteva difendere proprio nessuno. Non serve a niente poter baciare la propria fidanzata all’ombra se ti serve una scorta personale per difenderti perché da solo non sei in grado.
Serve essere in grado di lottare, riuscire a camminare con i morti nonostante tua sorella sia uno dei morti accanto a te. Serve essere in grado di stringere la mano a un compagno di strada mentre ti prepari a invadere una cittadina senza sapere come andrà a finire. Serve riuscire a mantenere una promessa, sperando che l’altra persona faccia altrettanto.
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