Nell’episodio 11×08 di The Walking Dead ci eravamo lasciati con tante piccole storie in sospeso. C’erano Judith e Gracie, le due piccole guerriere chiuse nello scantinato di una casa sotto una pioggia incessante di distruzione e morti che stava invadendo Alexandria, c’erano Maggie e Negan in balia dell’arma studiata dai mietitori. C’era Lydia in fuga su per le scale di una casa ormai conquistata dagli zombie e Daryl faccia a faccia con una persona amata che gli ha appena dichiarato guerra. In poche parole una vera e propria tempesta aveva, come al solito, scosso la già tumultuosa vita dei nostri personaggi di The Walking Dead. In The Walking Dead 11×09 – No other way, l’episodio dedicato a Stephen Campbell, ripartiamo proprio da lì, senza salti temporali.
L’inizio della puntata si apre su Maggie che lotta per la propria vita e cerca un riparo, proprio come Negan, Gabriel e Daryl, nonostante le parole di Leah “uccideremo qualsiasi cosa si trovi dentro le mura” non siano di buon auspicio. Negan è con Maggie, per forza, è di fatto il suo braccio destro nella battaglia, ma, senza sosta, continua a ribadirle quanto pericoloso sia il vero motivo che li spinge a rimanere lì. E’ evidente che non si tratti ormai solo del cibo o degli strumenti utili che possono trovarsi nel territorio dei Mietitori, ma che si tratti anche di sicurezza, prima di tutto, poi di buon senso e fedeltà, e poi di un po’ di sana rivincita contro chi ha ucciso così tante persone delle famiglia.
Da quella che sembra l’altra parte del mondo troviamo invece Alexandria con tutte le sue debolezze che vengono a galla in ogni momento di difficoltà.
Le mura fragili da troppo tempo, il mulino divorato dal fuoco, i personaggi allo stremo delle forze, lo scantinato allagato e i morti che camminano che non danno tregua sono solo alcune delle scene che ci reintroducono alla cittadina. A tutte quelle immagini cupe e violente però si contrappone sempre la volontà di non mollare e di non gettare tutti i sacrifici fatti in quegli anni in pasto alle difficoltà incessanti di quel mondo. E’ sempre più difficile combattere e non arrendersi, ma ancora una volta l’unione dà speranza e la speranza permette all’alba di sorgere ancora più luminosa. Di nuovo, nella storia di The Walking Dead.
Una delle scene più crude e temibili di tutta la puntata è sicuramente quella che vede come protagonista Aaron. Nello scantinato spettrale in cui si appresta a combattere l’uomo ha uno sguardo impaurito, ma al tempo stesso pieno di energia vitale. E’ lo sguardo di un padre, lo stesso che ha accompagnato Rick nelle imprese più assurde compiute per proteggere le persone che amava. Lo stesso sguardo che si può notare negli occhi di Padre Gabriel quando, contro ogni principio della sua vita, affonda quel machete nel corpo della persona che si contrapponeva tra lui e l’immagine sacra nella cappella dei Mietitori o quando ruba il fucile a Jenson ribaltando la situazione dello scambio con Leah.
Quegli sguardi sono ormai rari nel mondo di The Walking Dead. Noi, così come i nostri amati personaggi, siamo talmente abituati alla violenza alternata all’apparente lieto fine che fatichiamo a scioglierci per un pianto per l’ennesima scomparsa (Alden) o per gli abbracci quando qualcuno ritorna dopo tanto tempo (Connie) o per le buone notizie che il mondo esterno ha ancora in serbo per noi. Questo non vuol dire essere insensibili, perchè ognuno di noi è stato toccato dal pianto di Maggie o dall’incontro tra Daryl e Connie o dalla tristezza di Lydia alla notizia dell’abbandono di Negan, ma giustamente abbiamo sempre qualche riserva, qualche dubbio. E così ce l’ha Maggie, così ce l’ha Gabriel e così ce l’hanno tutte quelle persone che ascoltano il leader del Commonwealth parlare in giacca e cravatta.
“E’ normale avere dubbi, ma non significa che stai sbagliando.”
“Significa che devo avere fede?”
La puntata si chiude sostanzialmente nel momento in cui, con un appunto, Padre Gabriel ci parla ancora una volta dell’utilità del sacrificio. “Ne abbiamo persi tanti. Ci hanno permesso di sopravvivere”. Questa sentenza termina una prima parte del capitolo contro i Mietitori e apre un nuovo portone sulle onde dell’arrivo dei misteriosi personaggi del Commonwealth. La chiusura ad effetto dell’apparente “Daryl VS Maggie” sarà da ponderare molto bene con l’andare avanti della stagione perchè potrebbe significare tantissime cose, ma è molto fraintendibile senza ulteriori elementi.
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