The Walking Dead 11×15 è il penultimo episodio prima della pausa che ci porterà ad aspettare le 8 puntate rimanenti della storia di The Walking Dead. E’ essenziale, a questo punto della storia, dire che ogni dettaglio è importante, ogni minuto ormai deve essere speso bene dagli autori, dai protagonisti e da noi spettatori.
In particolare in tutti questi minuti la parola “fiducia” oltre a dare il titolo alla puntata, fa da assoluta padrona dello schermo. La vediamo reiterata in ogni dialogo, in ogni azione, in ogni personaggio. Aaron, Gabriel e Daryl hanno fiducia in Maggie e Maggie li ricambia perchè sa che anche se viaggiano con il Commonwealth le loro armi non saranno mai puntate contro Hilltop. Rosita si confida con Eugene perchè si fida di lui e lui si fida di Max perchè ha capito che farà quello che è giusto e non quello che è facile. A sua volta Max parlerà con suo fratello Mercier che aprirà il suo cuore a Principessa mostrandole la fiducia che merita. Per non parlare poi di Ezekiel e Carol il cui rapporto è sempre più completo e denso di rispetto.
La fiducia rende il gruppo solido, lo fortifica. E’ la sua linfa vitale. Tra le righe di un sempre più oscuro Commonwealth vediamo infatti delinearsi un disegno fatto di fratellanza e amore che solo in una vera famiglia può tenere in piedi in un mondo del genere.
La situazione generale dell’episodio appare tesa fin da subito, sotto tutti i punti di vista. Le spiegazioni di Aaron e Gabriel non convincono l’astuto Lance che sembra sempre più determinato ad ottenere un controllo che su quelle persone non può avere. Questo porterà inevitabilmente a uno scontro molto violento.
Poi la visita a Hilltop non viene gradita, così come le insinuazioni sui legami con i ladri di armi e il raggiro del piccolo Hershel. Lance è in una situazione sempre più sfavorevole tra le mura di Hilltop, ma sa che i numeri sono totalmente dalla sua parte sotto ogni altro punto di vista.
Ciò che alimenta ancora di più la sensazione di tensione che si sviluppa nell’arco dell’intera puntata sono le certezze sulla corruzione del comando evidenziate da Connie e Rosita (“Se sono coinvolti i Milton cercheranno di negare tutto“), l’amarezza con cui una bella cittadina svela piano piano il suo essere (“Uno pensa che qui si viva meglio e invece sembra ancora più grigio“) e l’intervento chirurgico in cui viene coinvolto Tomy che mette in contrasto le lotte interiori dei singoli personaggi come lui e Mercier (“pensare al proprio bene o a quello degli altri”, “mi piacerebbe scegliere entrambi”).
“Fai la tua parte”
Il poster che ritrae Mercier nel suo ruolo all’interno della comunità è il punto emblematico che segna la possibile svolta che ci sarà all’interno del Commonwealth qualora le cose dovessero cambiare. Il dialogo con Max, la sorella, ci rapisce e ci emoziona.
“Sono solo un soldato”
“Ma potresti essere molto di più, potresti cambiare questo posto. Ma forse sono io che sono ingenua, forse sei davvero solo un poster”
Perché come ha detto Ezekiel durante la puntata è ogni persona a dover scegliere da che parte stare, contro chi puntare i fucili e chi difendere. E’ ogni persona che… accende la luce.
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