The Walking Dead 11×17 e 11×18 iniziano a tutti gli effetti gli ultimi otto episodi della storia di The Walking Dead. “Isolamento” e “Un nuovo accordo” sono i titoli delle due puntate che hanno aperto le porte a quella che sarà l’ultima epica parte dell’undicesima e finale stagione dell’universo di The Walking Dead.
E così, proprio per cominciare l’epilogo di questi lunghi anni, appare doverosa una breve, ma intensissima, introduzione in entrambi gli episodi.
“Ho sentito un sacco di storie sulla caduta del mondo. C’erano più morti che vivi e sembrava che il mondo si stesse spegnendo. Sembrava fosse quasi il momento. Quasi. Alcuni sono sopravvissuti legando gli uni con gli altri, trovando nuove famiglie. Altri hanno ceduto all’oscurità , molto tempo fa come ora. Succederà anche domani?”
“Ne abbiamo fatta di strada. Abbiamo perso tanto. E’ difficile fidarsi se si rischia di morire da un momento all’altro. Ma chi è morto e chi è scomparso non è perso per sempre. Ne sono sicura. Assolutamente. Ricordo le loro voci così continuano a vivere.”
Non poteva essere che di Judith Grimes la voce introduttiva dell’ultimo, definitivo, atto di The Walking Dead. Gli inizi delle puntate di The Walking Dead 11×17 e 11×18 ci riassumo in pochissime righe tutto ciò che dobbiamo sapere per affrontare gli ultimi otto episodi di questa nostra tanto amata storia. Il mondo degli esseri umani è andato in frantumi. Ogni persona sopravvissuta ha dovuto più e più volte decidere cosa fare con la vita che gli era rimasta. Judith non parla mai di buoni e cattivi, ma parla di persone che hanno costruito famiglie (nel vero senso del termine, escludendo quindi schiavitù e timori) e persone che hanno ceduto all’oscurità . Questa netta distinzione iniziale fa suo un concetto determinante e già noto all’interno del mondo di The Walking Dead: con una famiglia ti puoi salvare, da solo no.
Il concetto di “famiglia” è un concetto sempre più ampio nel mondo dove i morti camminano. Il tuo gruppo diventa la tua famiglia, ma al tempo stesso altre persone possono diventare parte di quella famiglia e, cosa non meno importante, anche le persone morte continuano a vivere nei ricordi.
Ricordare le loro voci, come dice Judith, significa anche ricordare il loro insegnamento, la loro vera ragione di vita e il senso delle loro ultime azioni. Sono passati tantissimi anni da quando Hershel suggerì a Rick di insediarsi dentro la prigione per creare una comunità . Sono passati tanti anni anche da quando il nostro gruppo di protagonisti mise piede dentro Alexandria e capì di dover rendere “casa” anche quel posto così incapace di sopravvivere da solo. Le parole di Judith rivolte a Daryl e le parole di Ezekiel rivolte a Carol nella puntata 11×18 risuonano come avvertimenti. “Noi non siamo così. Noi non ce ne andiamo. Noi non scappiamo. Noi aiutiamo le persone e ricostruiamo le case” sembrano suggerirci. Per loro due, così come per Max e Mercier, abbandonare il Commonwealth non è più un’opzione.
All’interno del Commonwealth è in atto un vero e proprio sussulto. Da una parte i nostri protagonisti credono di aver trovato un parziale accordo per poter tornare a casa (parziale perchè i conti in sospeso vanno sistemati, prima o poi) e sono pronti a dividersi per ritrovarsi ad Alexandria. Da un’altra parte persone come Max e Mercier, affezionate al posto e al loro popolo, sono vicini a sgomitare gli inganni e insediare la verità tra tutte le persone ingannate fino a quel momento dalla famiglia Milton. Sono disposti a lottare e morire se necessario, pur di rendersi utili e di non assecondare ancora i disagi presenti. Infine, dal terzo lato della medaglia, Lance, nonostante sia in prigione, sta continuando nel suo progetto di destabilizzazione delle righe per porsi come unico leader al posto di Pamela.
Il popolo del Commonwealth è totalmente allo sbaraglio, incapace di badare a se stesso e di combattere fisicamente contro i vaganti o contro chi non provvede alla loro sicurezza. Muoiono tante persone ogni giorno ormai, ma nessuno di loro ha un’arma con sé o hai idea di come usarne una. Le urla, la paura e il concetto di “gregge” uniforme sono le loro uniche caratteristiche. Una bambina come Judith, pur volendo prendere parte alla vita piena di balordi e di comodità del luogo, non ha dimenticato come si spara e come ci si protegge a vicenda. Questo concetto, infatti, non è più un’opzione nel mondo di The Walking Dead.
E così, mentre Sebastian muore da solo, senza che nessuno voglia o possa tendergli la mano, Pamela se ne sta indifesa sul palco assaltato dai suoi cittadini. Lance dalla sua torretta dirige un altro atto del suo inganno, pronto a rimettersi in pista con qualche nuova bugia. Ancora una volta i veri leader, quelli che non hanno bisogno di stare su un palco per esserlo, camminano in mezzo alla gente, osservando la verità e combattendo per il vero futuro.
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