Dal suo debutto nel 2010, The Walking Dead si è trasformata da una serie televisiva basata sul fumetto di Robert Kirkman in un fenomeno culturale globale. Con un universo narrativo in continua espansione, il franchise ha dato vita a diverse serie spin-off, film e persino videogiochi che arricchiscono e approfondiscono la mitologia del mondo post-apocalittico. Nel corso delle sue undici stagioni (ecco la classifica dalla peggiore alla migliore), The Walking Dead è diventata una delle serie più influenti nella storia della televisione. Ha generato spin-off di successo come Fear the Walking Dead e The Walking Dead: World Beyond, espandendo l’universo narrativo e approfondendo storie parallele. Inoltre, come detto, il franchise ha ispirato videogiochi, libri e fumetti, consolidando il suo posto nell’immaginario collettivo.
La serie ha anche ridefinito il genere horror, dimostrando che le storie di zombie possono essere utilizzate come metafore potenti per questioni sociali e personali. Il successo di The Walking Dead (disponibile sul catalogo Disney+ qui) ha aperto la strada a numerosi altri show e film che hanno seguito il suo esempio, portando il genere a un pubblico più ampio.
1) I Lupi (Stagione 6)
Introdotti brevemente nella stagione 5 e approfonditi in quella successiva, i Lupi rimangono una delle storyline più brevi dell’intera serie tv. Spingendoci, con il senno di poi, a chiederci come sarebbe potuta andare se l’intera trama fosse stata gestita in maniera diversa. I Lupi vengono menzionati per la prima volta nella quinta stagione, quando Morgan trova diversi indizi inquietanti durante il suo viaggio: cadaveri mutilati e segni distintivi marchiati a sangue in fronte. Il nome del gruppo deriva proprio da quelle “W” incise sulle fronti delle loro vittime, un marchio che diventa un macabro biglietto da visita.
Ma chi sono i Lupi in The Walking Dead? I Lupi sono un gruppo di sopravvissuti disumanizzati, che abbracciano il caos e la violenza.
Non hanno alcun interesse a costruire una comunità o a stringere alleanze. Il loro unico scopo è distruggere e depredare e la loro filosofia sembra, d’altronde, basarsi sulla legge del più forte, con un rifiuto totale per ogni forma di civiltà. A differenza di altri antagonisti come i Salvatori o i Whisperers, i Lupi non hanno una struttura gerarchica chiara o una leadership definita. Il loro comportamento è imprevedibile e feroce, rendendoli una minaccia difficile da contrastare.
La storyline che li riguarda raggiunge il culmine nell’episodio “JSS” (6×02), quando attaccano brutalmente Alexandria, sfruttando l’assenza di Rick e di gran parte del gruppo. Morgan, da solo con pochi altri, si trova faccia a faccia con i Lupi e cerca di fermarli senza ucciderli, fedele ai suoi principi pacifisti. Il personaggio riesce effettivamente a cacciarne molti via, seppur l’attacco metta a dura prova la sua filosofia. Soprattutto quando uno dei Lupi superstiti mette seriamente in pericolo un altro membro del gruppo, Denise, portando Morgan a domandarsi se le sue scelte morali siano effettivamente quelle più giuste da perseguire.
Nonostante l’impatto emotivo e l’intensità dell’attacco ad Alexandria, la brevissima durata della storyline dei Lupi l’ha resa, a conti fatti, inutile e dimenticabile. Molti fan si aspettavano uno sviluppo più approfondito di questo gruppo, considerando il loro potenziale. Alcuni hanno anche ritenuto che i Lupi fossero un semplice strumento narrativo per esplorare le dinamiche interne di Alexandria e dei protagonisti, piuttosto che una vera minaccia autonoma.
2) La ricerca di Beth Greene (Stagione 4)
Un utente su Reddit ha definito la morte di Beth il suo “momento Glenn” ed è comprensibile capirne il perché. Quando il personaggio stava davvero sviluppandosi la trama l’ha eliminata, quindi tutto il suo arco è totalmente risultato inutile. Beth viene introdotta nella stagione 2 come la figlia minore di Hershel Greene, proprietario della fattoria dove Rick Grimes e il suo gruppo trovano rifugio. Fragile e innocente, Beth è un personaggio molto diverso da quello della sorella Maggie ed è spesso relegato ai margini della storia. Incapace di affrontare la morte della madre, Beth arriva persino a tentare il suicidio rivelando una profonda vulnerabilità di fronte alla brutalità del mondo post-apocalittico. Tuttavia, grazie al supporto di Maggie, Rick e degli altri membri del gruppo, la ragazza riesce a superare questa crisi e comincia a trovare una nuova ragione di vita.
Durante le stagioni 3 e 4 di The Walking Dead, Beth inizia a emergere come un personaggio più definito.
Nella prigione, si prende cura di Judith, la figlia neonata di Rick e sostiene emotivamente il gruppo con il suo spirito ottimista. La storyline del personaggio raggiunge il suo culmine nella stagione 5, quando viene rapita e portata al Grady Memorial Hospital ad Atlanta. Qui, Beth si trova in un ambiente ostile controllato da un gruppo di sopravvissuti autoritari guidati dall’ufficiale Dawn Lerner. Dimostrando una determinazione inaspettata, la ragazza rifiuta di sottomettersi completamente alle regole oppressive dell’ospedale.
In una scena cruciale, Beth tenta di ribellarsi alle dinamiche di potere dell’ospedale, arrivando a uccidere un altro sopravvissuto per proteggere se stessa e Noah. La morte di Beth avviene nel mid-season finale della stagione 5, in un confronto teso tra il gruppo di Rick e Dawn. Dopo un apparente accordo per uno scambio di ostaggi, Beth affronta Dawn, pugnalando l’ufficiale con un paio di forbici. Tuttavia, Dawn reagisce istintivamente e le spara, uccidendola sul colpo. La morte di Beth è uno dei momenti più scioccanti e controversi della serie, che ha lasciato i fan increduli e devastati.