The Walking Dead 9×14 si sviluppa su due piani: presente e passato. Il passato ruota intorno al doloroso periodo che segue la scomparsa/morte di Rick, mentre il presente vede i protagonisti alle prese con l’arrivo del mini gruppo di Daryl ad Alexandria.
Finalmente scopriamo il significato nascosto dietro alle cicatrici identiche di Daryl e Michonne, ma il segreto svelato è così sconvolgente che questo episodio lascia lo spettatore senza parole e seriamente turbato. Dopo la rivelazione del personaggio di Alpha, questa vicenda è una delle più controverse e disturbanti di tutta l’intera nona stagione di The Walking Dead. Nel passato, Daryl e Michonne stanno ancora cercando Rick e sono due vere anime in pena. Dopo la scomparsa dello sceriffo gentile sono cambiati in modo irreversibile.
C’è un motivo ben preciso sul perché Michonne sia cambiata così tanto nel corso di questa stagione e, no, non è unicamente per la scomparsa del suo amato.
È successo qualcosa di tremendo che l’ha resa una donna diversa rispetto a quella che era.
Abbiamo imparato ad amare Michonne in The Walking Dead per il suo essere appassionata, di buon cuore, disposta a tutto pur di proteggere le persone che ama. È sempre il suo buon cuore che le fa accettare un’amica di vecchia data, Jocelyn e i suoi bambini dentro le mura di Alexandria. E, d’altra parte, perché non dovrebbe? È una sua amica (e Dio solo sa quanto Michonne abbia bisogno di un’amica) e sta insieme a dei bambini, che pericolo potrebbe mai provocare?
Sbagliato, anzi sbagliatissimo, perché le relazioni, le amicizie, le conoscenze non sono più quelle di un tempo e anche l’infanzia e l’adolescenza sono periodi della vita completamente diversi rispetto al passato. Il gruppo di Jocelyn è un’armata di ragazzini che non sono più bambini, ma combattenti privi di scrupoli e morale. E Michonne sola, debole e senza più il suo compagno, è anche costretta ad affrontare la gravidanza. Viene tradita dall’amica che saccheggia infermeria e magazzini di Alexandria, perché ormai vige solo la regola del mors tua vita mea. Daryl e Michonne, dopo aver inseguito i ladruncoli, vengono presi in ostaggio, legati e marchiati a fuoco, in una sorta di rituale che prevede poi la loro esecuzione.
Anche la nostra spadaccina deve cambiare e fare cose mostruose. Per sopravvivere deve uccidere non solo l’ex amica, ma anche il suo gruppo di bambini.
È qualcosa che non vuole fare e piange disperata, ma non ha un’altra scelta. Nessuno è sorpreso che sia cambiata così tanto, un trauma simile non si supera facilmente. La 9×14 di The Walking Dead è un punto di svolta drastico ma importante per Michonne.
Dice a Lydia:
Ho fatto delle cose per proteggere questo posto: di alcune non vado fiera e altre provo a dimenticarmele. Per salvare i miei amici ho dovuto sacrificarne altri, non è stato facile, ma è quello che dovevo fare e me ne sono fatta una ragione. Forse, sarebbe più facile se dovessi rischiare solamente la mia vita, se potessi andarmene e portare tutti i percoli con me, se in qualche modo questo potesse proteggere tutti gli altri, in effetti, non sarebbe così difficile, riflettici.
Così Michonne spiega la propria filosofia di vita post-Jocelyn: se sei tu il problema, non mettere tutti in pericolo, vai e basta.
Daryl, Connie, Henry e Lydia ad Alexandria si fermano giusto il tempo per curare la ferita del ragazzo: sanno bene di avere Alpha alle calcagna e non possono certo fermarsi in un posto per molto a lungo. C’è un però: in questo nuovo ordine di idee, Judith non riesce a capire perché il suo amico Daryl non possa restare. Lei vuole aiutare tutti. Sempre di più in questa stagione di The Walking Dead, Daryl va a ricoprire un ruolo che non ha mai avuto e che, di certo, non ha richiesto: diventa il padre putativo delle nuove generazioni. Henry e Judith si affidano e si fidano di lui, l’uno in quanto figlio adottivo di Carol (è superfluo ricordare il legame che lega Daryl a Carol), l’altra perché è cresciuta davanti agli occhi dell’arciere.
Michonne, quando scopre che Judith è uscita dalle mura di Alexandria per aiutare il gruppo di Daryl, perde la testa e chiede aiuto a qualcuno che, con la figlia di Rick, ha sempre avuto un rapporto particolare.
Negan è davvero legato alla piccola Grimes, ma, a ben vedere, il loro legame non è poi così fuori dagli schemi. Negan è sempre stato un uomo diretto, che non ha mai girato intorno alle cose e per questo Judith lo apprezza: non le ha mai nascosto la verità, per quanto brutale e spaventosa possa essere. I suoi cari Rick e Carl rivivono nei ricordi dell’uomo e, grazie alle sue parole, riesce “a farsi un’idea di come le cose devono andare”. La bambina sa quindi molto di ciò che ha fatto Negan, ha accettato la cosa e l’ha superata, perché ha la certezza che lui non le mentirà mai e la tratterà sempre da adulta.
Quando finalmente Michonne si riunisce alla figlia, finalmente le due si chiariscono:
Tu sei mia madre, hai scelto di esserlo perché mi vuoi bene e io ne voglio a te e voler bene a qualcuno vuol dire fare il necessario per proteggerlo, no? Ma quando abbiamo smesso di voler bene a Daryl, a zia Maggie, a Carol, al re?
E la donna riesce ad aprire gli occhi: non basta proteggere le mura di Alexandria, ma è necessario proteggere anche tutte le persone a cui si vuole bene.
Ritorna quindi con Judith sui passi di Daryl e insieme vanno al Regno, sotto gli occhi dei Sussurratori. La 9×14 di The Walking Dead si chiude così, in maniera inquietante.
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