In The Walking Dead ci sono stati e ci sono tuttora innumerevoli personaggi ricchi di profondità psicologica. La serie è sempre stata in grado di rappresentare il lato umano dei protagonisti con i loro dolori, dubbi e momenti di rottura. Un personaggio davvero completo, dotato di complessità e di una evoluzione lineare, è Beth Greene, la quale ha detto addio agli spettatori alla fine della quinta stagione.
La giovane, nel corso di The Walking Dead, ha avuto uno sviluppo significativo: da ragazzina spaventata si è trasformata in una donna piena di risorse, abile nel fornire conforto e sicurezza per l’intero gruppo. Infatti, tutti noi forse ricordiamo le sue prime apparizioni: un’adolescente addolorata, inconsolabile in seguito alla morte della madre, sensibile e priva di mezzi per elaborare e comprendere una situazione più grande di lei. Ed è proprio questa la causa della sua depressione silenziosa, dalla quale riuscirà a uscire solo in seguito.
Ispirati dall’omonima canzone dei Kiss, abbiamo deciso di parlare del suo stato psicologico con l’accompagnamento del testo.
Beth, I hear you calling
But I can’t come home right now
Me and the boys are playing
And we just can’t find the sound
Gli altri protagonisti sono impegnati nel cercare di capire il suono, ovvero il senso di quello che sta accadendo. Il mondo per come lo conoscevano è ormai un ricordo. Ma nel frattempo alcuni di loro, riescono a percepire un cambiamento in Beth, una malinconia e una tristezza profonda.
Just a few more hours
And I’ll be right home to you
I think I hear them calling
Oh Beth, what can I do?
Beth, what can I do?
Tutti i protagonisti di The Walking Dead, a partire dai familiari della ragazza e dal capogruppo Rick, ripromettevano di occuparsi di lei. Purtroppo però, a causa di altri pensieri e questioni giudicate più importanti, continuavano a rimandare condannando Beth a sprofondare ancora di più nella sua disperazione e solitudine.
You say you feel so empty
That our house just ain’t a home
That I’m always somewhere else
And you’re always there alone
Questi sono esattamente i pensieri e in parte anche le parole di Beth: si sente vuota, nulla ha senso per lei e non riconosce nemmeno più la propria casa, un luogo nel quale in teoria dovrebbe sentirsi un minimo al sicuro. Da quando sua madre e parte della sua famiglia sono morti, la ragazza non si sente più al sicuro. La sua casa, inoltre, è stata occupata di persone a lei estranee e non ha i mezzi necessari per affrontare i lutti e i mutamenti della sua vita.
Beth, I know you’re lonely
And I hope you’ll be alright
‘Cause me and the boys will be playing all night
Con il tempo, i personaggi si rendono conto della solitudine e del dolore di Beth. Il verso “spero che tu stia bene“, è il pensiero di Rick: in qualche modo, pensa a lei e cerca di prendersi cura della ragazza. Purtroppo, non aver dedicato abbastanza cure e attenzioni nei confronti di Beth, si rivelerà quasi fatale: infatti, durante uno dei suoi isolamenti, la ragazza cercherà di suicidarsi. La canzone è un perfetto accompagnamento del dolore della giovane e descrive bene il comportamento degli altri personaggi nei suoi confronti. La depressione di Beth ci deve far riflettere: non si può sfuggire alle malattie mentali e alla sofferenza. Tutti meritano il giusto appoggio.
Anche se si sta cercando di sopravvivere in un mondo dominato da Vaganti, non bisogna dimenticarsi che ci sono persone più sensibili che soffrono (non è una questione di debolezza né di fragilità). Beth non ha avuto i mezzi né l’aiuto necessario per poter superare la morte dei suoi familiari, anzi, si pretendeva da lei una reazione immediata. Ognuno ha i propri modi e tempi per poter elaborare i lutti e le situazioni pesanti. Questo atteggiamento lo si vede soprattutto nella sorella maggiore Maggie, la quale vorrebbe una risposta differente da parte di Beth. La scelta di questa rappresentazione è importante perché è estremamente umana: non è così inusuale che una persona possa cadere in depressione in seguito a un collasso dell’umanità a livello globale. Tutta la quotidianità viene frantumata e non si ha nemmeno il tempo di capire esattamente cosa stia accadendo.
La depressione di Beth mostra uno scorcio delle sfumature di questa malattia e di tutte le possibili reazioni delle persone che vivono a stretto contatto con chi ne soffre. Dare maggiore visibilità ai disturbi mentali – anche attraverso le serie tv – è un passo necessario per affrontarli mediaticamente al meglio e per comunicare direttamente con il pubblico, facendoci riflettere.