Il destino di The White Lotus agli Emmy e ai Golden Globe è stato lo stesso del collega universitario che conosciamo tutti, quello che si siede e, anche se sbaglia qualcosa, alla fine prende 30 e lode. Premiata come una delle migliori dramedy attuali, The White Lotus racconta la storia di un gruppo di disgraziati ricconi che, per sopperire alle loro vite stressanti fatte di spa e aziende milionarie di cui non si occupano, decidono di prendersi una vacanza dalla vacanza andando a visitare i più bei resort del mondo. E’ chiaro che loro conoscano qualcosa della vita che noi ignoriamo completamente, è chiaro che gli scemi siamo noi e non loro, nonostante questi ultimi ce la mettano tutta per farci credere il contrario.
I nostri simpatici eredieri hanno infatti stilato alcuni dei punti fondamentali di un buon viaggio dal sapore culturale e conoscitivo. Se siete in partenza, ecco un breve tutorial targato The White Lotus:
- State tutto il giorno in Hotel. Esatto, anche se andate dall’altra parte del mondo. Non mettete mai piede fuori da lì.
- Mangiate soltanto piatti prelibati all’interno dell’hotel. Ve lo dice una che nasce e vive in Sicilia e ha dovuto guardare ‘sti americani ingozzarsi di tartare senza mai pensare di nutrirsi anche con le cose migliori che abbiamo mai fatto: cannoli, caponate, cous cous, cassate….devo continuare? Vorrei dire anche arancini/e, ma poi la discussione finirebbe per perdersi sul sesso della palla di riso. Ancora nel 2024 queste distinzioni. Ma dove arriveremo?
- Se avete in mente di lasciarvi, aspettate di farlo in un resort. Almeno piangerete in una piscina con vista panoramica e non nel vostro bagno di casa con una bottiglia di vino del supermercato.
Comprese queste regole base, il vostro viaggio da sogno potrà cominciare al massimo della sua forza. Ma speriamo che, almeno per voi, la fine della vacanza non si concluda con un invito da parte dei fratelli Taffo
The White Lotus comincia e finisce nello stesso modo: il ritrovamento di un cadavere. Non sappiamo chi sia e non ci importa neanche tanto saperlo. Il punto principale della serie non è infatti il mistero, ma il rapporto che lega i vari personaggi, i loro vizi e le loro costanti polemiche. Non sentitevi dunque insensibili se la perdita di una vita in The White Lotus non vi preme più di tanto. Pensate che ai protagonisti frega meno di zero, e loro si conoscono. Come dimenticare la nostra piccola Portia che, una volta saputo che fine stesse per fare Tanya, ha ben pensato di prendere il primo aereo disponibile e salutare la Sicilia scappando a gambe levate. E chi se ne frega. Ma nulla accade per caso. Anche la nostra eroina è infatti riuscita a restituirci un insegnamento di vita: se pensiamo di essere incoerenti, ricordiamoci sempre che lei si è presentata come una tipa sensibile, altruista ma anche coraggiosa. Salvo eccezioni come cercare di aiutare chi sta per morire, ovvio.
Insomma, come avrete capito questo gruppo di disgraziati di certo non si distingue per azioni moralmente eccellenti o per chissà quanta intraprendenza. Le loro vacanze si limitano a essere vissute soltanto all’interno del resort da lusso da 10.000 a notte e per il modo con cui lasciano che ogni evento compia il suo destino senza mai aiutarlo. Un po’ come quella coppia male assortita composta da Ethan e Harper. Arrivati in Sicilia già messi male, la lasciano anche peggio. La notte non si toccano perché lei vuole dormire, la mattina non si incontrano perché lui vuole correre, il pomeriggio no perché devono fare cose da vacanza tipo la colazione del White Lotus che dura dalle 12 alle 26 ore e la sera no perché devono cenare. Insomma, non c’è modo di incontrarsi, ma per cornificarsi sì. Oh, le priorità sono priorità.
Non fatevi ingannare neanche da quelle coppie felici stile Cameron e Daphne. Tra tradimenti e amore libero in pieno stile Alex Belli (se non sapete chi sia tanto meglio per voi, ma sappiate che tutto quel che sappiamo su di lui lo conosciamo contro la nostra volontà) i due sembrano sempre dopati, carichi di un’adrenalina che francamente noi disconosciamo. Ridono già dalle prime ore della mattina, non capiscono nulla di quel che gli accade intorno e accettano con filosofia di non dirsi mai dettagli fondamentali all’interno di una relazione. Che cosa fanno i soldi, amici. Insomma, Cameron e Daphne portano avanti quel detto che dice che i più felici sono ignoranti perché ignorano del tutto qualsiasi tipo di verità. Vanno a letto come se nulla fosse credendo sinceramente di far parte di una famiglia perfetta. Ah, il potere delle corna amici. Ti fanno vedere tutto in modo sempre più ottimistico, perfino il matrimonio.
Il premio Nobel padre dell’anno va però a Dominic Di Grasso, il padre di famiglia che condivide con il figlio tantissimi spunti comuni, come il gusto in fatto di donne. Entrambi fanno infatti la conoscenza di Lucia, un’accompagnatrice che farà perdere completamente la testa a Albie, salvo poi truffarlo malamente. Insomma, alla fine della storia la delusione d’amore, che già fa male gratis, è costata ben 50.000 euro. Con tutto il rispetto per i ricchi, io preferisco versare le mie lacrime gratis. In questo caso non rimpiango troppo la mia posizione, ecco, anche se per loro questa somma equivale ai miei 5 euro spicci ritrovati in borsa.
Per farla breve, i nostri amici americani conducono una vita da sogno e decidono di andarla a distruggere in un resort dal nome White Lotus. Perché se dobbiamo rovinarci, almeno facciamolo con vista. Hanno mica torto? Insomma, non sappiamo se guardando The White Lotus rimpiangerete la vostra normalissima vita, ma di certo non proverete invidia per la loro, per ‘sto gruppetto di insoddisfatti imprenditori che riesce a farsi terra bruciata anche soltanto respirando. D’altronde ci sono cose nella vita che o hai o non hai, e non stiamo mica parlando soltanto del conto corrente. Quello, chissà, a un certo punto potrebbe anche lievitare, ma lo stesso non possiamo dire del quoziente intellettivo. Chiariamoci, di essere intelligenti a loro importa poco, preferiscono essere solo ricchi, ma potrebbero almeno aspirare alla propria autoconservazione, no? A uno spirito di sopravvivenza? D’altronde The White Lotus lo spiega bene: puoi lasciarci le penne anche se sbanchi.
Nulla di tutto questo amici, neanche il minimo cenno. Ai nostri protagonisti importa soltanto tenersi stretta la propria vita fatta di resort e vino invecchiato da almeno 600 anni. Tutto il resto è fuffa, esattamente come i matrimoni che hanno costruito per convenienza e comodità con chiunque potesse aggiungere qualche altro zero al conto corrente e dividere con loro quella stanza da 10.000 dollari. Perché grandi menti no, ma tirchi sì.