Nessuno è profeta in patria, e neanche Simona Tabasco e Sabrina Impacciatore fanno eccezione. The White Lotus ha aperto le porte a un successo inatteso in America alle due (già) brave attrici. In Italia? Non sono state raccontate per quanto meritano. Due vissuti e temperamenti diversi, carriere non paragonabili data la differenza di età. Anche il gancio a traino del successo a stelle e strisce ha assunto forme e occasioni differenti. In comune, per certo, il silenzio assordante che l’Italia del cinema, della televisione, dei giornali ha rinviato come un eco muto.
Essere anche solo candidati ad un Emmy e non vincerlo è un riconoscimento che si dovrebbe celebrare pienamente. Un’occasione (forse) irripetibile da esaltare come per la Nazionale ai Mondiali. Tabasco e Impacciatore si sono trovate invece a navigare in interviste, opportunità per la stragrande maggioranza made in USA. Mentre il nostro made in Italy era negletto, quasi censurato. Entrare in un cast di una produzione di qualità come The White Lotus, con ruoli con un peso importante nella storia stessa, deve aver sollevato non poche invidie. Diffidenza che invece di diventare sana ammirazione dopo il successo personale, si è trasformata in una sorta di oblio.
Valentina, il Lotus Bianco che (non) ti aspetti
Dall’estro di Pigmalione di Gianni Boncompagni, con personaggi comici come Darla nella trasmissione televisiva Macao. Dopo tutti questi anni di carriera che l’hanno vista partire da lontano, tanti film non da protagonista e battute di arresto a volte preoccupanti, Sabrina Impacciatore incarna perfettamente il concetto di fiore di Lotus. Sbocciare da uno stagno fangoso, come solo la sedimentazione delle esperienze passate può formare, con il candore degli eleganti petali. Il fango è l’impronta della determinazione e del coraggio che ha sostenuto la crescita dell’interpretazione del personaggio di Valentina. La direttrice (in)flessibile di The White Lotus.
Sabrina Impacciatore ha saputo leggere fino in fondo e interpretare l’anima nascosta del personaggio. Un personaggio così ben scritto da Mike White che è in fondo una persona che non si riconosce nella società. Che la circonda ma che vorrebbe esserne paradossalmente accolta. Valentina non è mai deferente con nessuno dei ricchi ospiti (la nemesi del direttore Armond della prima stagione di The White Lotus). Rigida e autoritaria con il suo staff, capace di un’ironia tagliente, prigioniera di desideri inespressi. Sabrina Impacciatore ha usato il fango delle radici del personaggio, il passato che non si vede, la storia dietro la storia. Con grande sensibilità ha lasciato fiorire il Lotus in tutto il suo candore.
Il fiore personale di Sabrina continua a rinvigorirsi con la prossima interpretazione nel nuovo film di Julian Schnabel The Hand of Dante. Un altro film di produzione straniera. E l’Italia? Sta a guardare.
Lucia: The White Lotus non ne poteva fare a meno
Simona Tabasco interpreta Lucia Greco, uno dei migliori personaggi di The White Lotus. Una prostituta che gravita assieme all’amica/collega Mia (Beatrice Grannò) nel bar e la piscina dell’albergo di lusso. Il personaggio di Lucia poteva restare come marginale, il classico ruolo di colore che serve per la storia. Simona Tabasco lo reinventa in una figura di ragazza forte, che ha degli obiettivi, cerca i soldi nell’immediato e dei sentimenti per il futuro. Ipnotizza con gli occhi e il sorriso disarmante. Un talento poliedrico testimoniato dalle sue prove in varie fiction.
L’estetista simpaticamente svampita e di cuore di È Arrivata la Felicità, la poliziotta introversa ne I Bastardi di Pizzofalcone, la Dottoressa tormentata di Doc. Simona Tabasco dimostra una non comune capacità di cambiare tanti registri di recitazione ed essere totalmente credibile in ogni ruolo. Il successo personale raggiunto con The White Lotus l’ha portata a recitare in un film horror Immaculate, di prossima uscita. Ma non solo, anche a essere un testimonial di una linea di moda di Kim Kardashian. A riprova del suo talento trasversale. La spontaneità e la naturalezza sono state le armi vincenti di Simona Tabasco, anche per l’interpretazione di Lucia che, nonostante la truffa messa in atto, resta un personaggio vincente e mai percepito come negativo.
Eppure, come per Sabrina Impacciatore, la meritata “standing ovation” in Italia non c’è stata. Come spesso accade, ci si accorge dell’importanza delle persone quando si allontanano. Per le qualità artistiche succede lo stesso. Con gli occhi degli altri, Sabrina Impacciatore e Simona Tabasco torneranno da vincitrici come Valentina e Lucia. Dal fango nascono i fiori più belli.