ATTENZIONE: questo articolo contiene SPOILER sulla 1×08 di The Witcher. Se non avete ancora visto l’episodio vi consigliamo di non proseguire con la lettura.
Dopo solo 8 episodi, The Witcher ha concluso la prima parte del suo percorso, con un’ultima puntata notevole ma non priva di pecche. Se la serie creata da Lauren Schmidt Hissrich prevedeva di mescolare le componenti del fantasy e dell’horror, come spiegato qui, la 1×08 mette per un attimo da parte gli elementi orrorifici per concentrarsi sul carattere propriamente fantasy, tributando la saga di romanzi di Andrzej Sapkowski.
Vero protagonista dell’episodio, infatti, è il Caos con cui i maghi combattono Nilfgaard e Fringilla, in una battaglia senza esclusione di colpi. Uno scontro degno di essere chiamato tale che ha reso più movimentata e caratteristica una puntata altrimenti lenta e quasi del tutto incentrata sulla componente magica. Nella preparazione alla battaglia emerge tutta l’impotenza di chi, privo di poteri, si trova a dover dare il proprio contributo contro Nilfgaard e di chi, pur investendo ogni energia nella lotta, vede le proprie speranze dissolversi come fumo.
Grazie a una nebbia artificiale Fringilla riesce a farsi strada fino alla fortezza di Sodden, ultimo baluardo contro Nilfgaard.
È interessante il modo in cui, nella serie in generale e in particolare in questo episodio, viene concepita e utilizzata la magia. Per poter usufruire dei propri poteri occorre mantenere un equilibrio nel Caos e, quando Fringilla e altri maghi decidono di testare le difese di Sodden, si ha un assaggio di come il potere derivato dalla magia possa essere distruttivo e risucchiare tutte le energie di chi lo usa.
Il vero punto forte della 1×08 di The Witcher, però, è l’attenzione che viene riservata a Yennefer e al suo ruolo all’interno della battaglia.
Inizialmente relegata a semplice osservatrice, la cui voce riecheggia nella fortezza come un presentimento di morte, Yen segue le indicazioni di Tissaia. In attesa di poter sprigionare tutto il suo potere e di liberare il Caos preservato fino a quel momento, la giovane maga comprende quale sia realmente il suo compito, compiendo un’evoluzione rispetto al suo ruolo da antieroe dei primi episodi. L’eredità che tanto a lungo aveva cercato di lasciarsi alle spalle è salvare il Continente.
Grazie anche alla magistrale interpretazione e all’espressività di Anya Chalotra, Yennefer canalizza tutto il proprio passato, il male che le è stato fatto e le emozioni provate nel corso della sua vita, trasformandole in Caos allo stato puro. Avvampa e brucia, soffocata dal dolore e dalla morte, radendo al suolo qualsiasi cosa la fiamma incontri sul campo di battaglia.
The Witcher 1×08, però, ci offre anche una finestra sul passato tormentato di Geralt.
Il Lupo Bianco, a cui viene concesso poco spazio nella puntata, continua a seguire il richiamo del destino, alla ricerca della bambina a cui è legato dalla Legge della Sorpresa. Morso da uno dei mostri che fronteggia lungo il percorso, è vittima di allucinazioni, grazie alle quali possiamo dare uno sguardo alla sua infanzia. La maga Visenna, sua madre, lo aveva abbandonato affinché diventasse un Witcher e compisse il proprio destino. Un momento di particolare intensità quello in cui Geralt di Rivia fronteggia i propri ricordi, combattuto tra risentimento e amore, in un sogno in cui il volto di Renfri si alterna a quello di Yennefer e di sua madre.
Il lato umano del macellaio di Blaviken sembra riproporsi con prepotenza nella necessità di mostrare come in realtà anche lui provi dei sentimenti e abbia delle debolezze, in qualche modo tutte legate a una figura femminile. Ed è proprio con l’ultima di queste figure che, finalmente, avviene la tanto attesa reunion. Il richiamo del destino è più forte di qualunque cosa e, nonostante lo scambio di battute un po’ banale che segue l’abbraccio tra Geralt e Cirilla negli ultimi minuti della puntata e caratterizza un po’ tutta la stagione, avviene l’incontro tra due dei personaggi principali.
Le parole di Renfri nel primo episodio, che parlavano della “ragazza nel bosco”, risuonano in un intelligente rimando interno che chiude perfettamente ad anello la storia.
Ora non ci resta che attendere la seconda stagione (scopri qui quanto) di The Witcher per trovare risposta alle molte questioni lasciate in sospeso da questi episodi e da un finale poco conclusivo. Le prime puntate hanno introdotto i singoli personaggi e le loro vicende personali, intrecciando le storyline di Geralt, Yennefer e Cirilla. La trama vera e propria deve ancora essere sviluppata. Il destino che vede insieme il Lupo Bianco, il cucciolo di leone di Cintra e la maga di Vengerberg è appena accennato, ma reso evidente dalla domanda che Ciri rivolge a Geralt a fine episodio: “Chi è Yennefer?“.
L’attesa sarà lunga ma possiamo sempre ingannarla con i romanzi di Andrzej Sapkowski e scoprire cosa il destino riserverà ai nostri personaggi.