Con l’imminente uscita della terza stagione di The Witcher siamo arrivati al cosiddetto giro di boa della saga fantasy: riuscirà il prodotto a fare il salto di qualità che ci aspettiamo o resterà “solo” una serie ben fatta ma comunque dimenticabile? La serie in onda su Netflix aveva alimentato l’hype di tutti gli appassionati della storia di Geralt di Rivia conosciuta attraverso il videogioco e le prime due stagioni hanno comunque rispettato le aspettative di tantissimi giocatori, mentre altri invece si sono lamentati della non piena fedeltà ai racconti di Andrzej Sapkowski. Il 29 giugno arriverà sugli schermi del noto sito di streaming la terza stagione di The Witcher,( qui il trailer) un appuntamento a cui tutti “guardiamo” con grande fermento ma allo stesso tempo apprensione, non solo perché la storia di Geralt ha preso una piaga avvincente ed emozionante, ma anche e soprattutto perché sarà l’ultima stagione in cui il protagonista avrà il volto di Henry Cavill.
The Witcher 3 sarà l’ultima stagione con Henry Cavill
Come sappiamo l’attore ha deciso di abbandonare il ruolo cruciale all’interno della serie, lasciando così la sua eredità, a dire poco pesante, a Liam Hemsworth, uno a cui non manca di certo il coraggio. Henry Cavill è/era uno strigo perfetto, la miglior incarnazione possibile per il protagonista dei libri, un Geralt freddo quanto il ghiaccio e forte quanto un mostro. La sua interpretazione, condita da mimiche a dir poco sensazionali, ha restituito tutta la bellezza di un personaggio fantastico, un uomo pieno di rabbia perché costretto a vivere in un mondo pieno di orrore, sepolto all’interno di contesti crudi e meschini dove non batte mai il sole. Alla luce delle nuove vicende circa lo stravolgimento del cast e al possibile cambio di rotta rispetto ai romanzi principali, noi di Hall of Series ci siamo chiesti cosa rischia di andare storto nella nuova stagione di The Witcher, una serie appassionante a cui però manca ancora qualcosa per diventare un unicum.
Un contesto affascinante sarà al centro della nuova stagione
Innanzitutto per darvi e darci un po’ di contesto storico e narrativo, la nuova stagione seguirà le vicende di Time of Contempt, secondo libro della saga e parte significativa dell’interno mondo di Geralt, quella in cui il protagonista cercherà di scoprire qualcosa in più sui poteri di Ciri, qualcosa di più sui sentimenti che lo legano alle sue donne mentre sfida il suo oscuro passato. Insieme a Yennefer, Geralt dovrà proteggere la principessa da intrighi politici, magia oscura e mostri talmente forti da sembrare imbattibili. All’interno della fortezza protetta di Aretuza, i tre dovranno resistere agli attacchi di monarchi, maghi e bestie, mettendo tutto in gioco per non rischiare di perdersi per sempre. Come si può dedurre da questo incipit, la parabola di Ciri rappresenta il vero focus della trama, un momento di formazione per lei e per tutti quelli che le girano attorno, uno strumento per tirar fuori tutto l’amore di Geralt per la sua bambina. The Witcher 3 vuole offrire i più grandi eventi d’azione fin ora raccontati e, secondo i direttori produttivi, proverà a regalarci momenti decisivi e rivelazioni inaspettate sui personaggi e sulla loro porzione di esistenza. La nuova stagione si augura di diventare il nuovo trampolino di lancio: ci riuscirà??
Troppi stravolgimenti rispetto ai romanzi?
Il nostro dubbio più grande risiede proprio nella scelta fatta da Cavill: voci sussurrano di una rottura dovuta alla direzione che The Witcher stava/sta prendendo. Henry Cavill si è sempre presentato come un grande fan dei videogiochi nati dai libri di Sapkowski, uno di quelli che vuole assicurare alla serie una certa riverenza nei confronti del materiale originale. Molti hanno interpretato la sua fuga dai panni di Geralt come uno smacco nei confronti dei produttori, colpevoli, secondo l’attore, di aver osato troppo, nonché di aver stravolto troppi momenti decisivi della saga, soprattutto nel finale della seconda stagione, un punto di arrivo forse troppo frettoloso e ingarbugliato. Questo aspetto, dunque, ci spaventa non poco, soprattutto perché, come abbiamo notato anche in Game of Thrones, è compito troppo arduo quello di lavorare senza far riferimento all’opera madre. Al di là di questo, altri cambiamenti importanti che alcuni fan potrebbero trovare fuori luogo riguardano Ranuncolo, il fido compagno di Geralt. L’attore ha dichiarato in una recente intervista che il suo personaggio andrà incontro a una love story del tutto nuova con Re Radovid, un uomo spietato e crudele all’interno dei libri ma ‘ubriaco e playboy’ nell’imminente stagione di The Witcher, un cambio di rotta inaspettato e pericoloso, dato il carattere del re conosciuto tra le pagine dei romanzi.
Se tutti questi stravolgimenti dovessero portare una qualità maggiore all’interno della serie saremmo più che contenti, come accaduto con The Last of Us e alcuni cambi rispetto all’opera madre, ma saremmo davvero felici se in The Witcher aumentasse anche l’azione, o meglio migliorasse. La messinscena dovrebbe essere più epica e convincente proprio perché le avventure dello strigo sono memorabili, scritte dall’autore dei romanzi con una passione smisurata per quel mondo e le sue battaglie. Avremmo bisogno di un epos più moderno, una ricostruzione brillante di quell’odissea marcia e decadente conosciuta nei libri e in uno dei migliori videogioco di sempre. The Witcher 3 dovrebbe lasciar da parte spiegoni e narrazioni dilatate per dare maggior sfogo ai momenti emozionanti legati e Geralt, quelli in cui il personaggio si lascia trasportare dalla sua natura più umana, quella più lontana da uno strigo. Abbiamo fiducia, hype, adrenalina: Aspettiamo solo che Geralt sia di nuovo tra noi.