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Spieghiamo bene come funziona la Legge della Sorpresa di The Witcher

duny lord istrice
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La prima stagione di The Witcher si è conclusa da poco (qui potete trovare la nostra recensione) dopo otto episodi pieni di colpi di scena, creature mostruose, terribili, potenti e più antiche del Continente stesso. La nuova serie Netflix, che in breve tempo è riuscita a conquistare il pubblico di tutto il mondo, tanto da superare Stranger Things nelle classifiche di molti paesi, è stata capace di trovare il giusto mix tra elementi ironici, fantasy e horror. Caratteristica del protagonista, lo strigo Geralt di Rivia, è quella di conoscere tutte le creature che abitano il Continente e fare di questo la propria fonte di sostentamento. Allenato nell’antico maniero di Kaer Morhen, insieme agli altri Witcher, Geralt affronta i mostri e gli umani, i quali a volte si rivelano peggiori di qualsiasi creatura.

Infatti, in quasi tutti gli episodi della serie tratta dai romanzi dell’autore polacco Andrzej Sapkowski, lo strigo ha un incarico da portare a termine. Nella quarta puntata si trova alla corte di Cintra, sotto l’ospitalità della fiera regina Calanthe e di sua figlia Pavetta, quando un certo Lord Istrice fa la sua comparsa chiedendo la mano della principessa in base a un accordo stretto con il defunto re. Noto nella serie come Legge della Sorpresa, questo patto ha dei meccanismi ben precisi, che ora vi spiegheremo.

La Legge della Sorpresa, di cui si parla in The Witcher, viene illustrata chiaramente da Sapkowski nel primo romanzo dedicato alla storia di Geralt.

Ne Il Guardiano degli Innocenti, durante il racconto Una Questione di prezzo, il Barone Eylembert di Tigg illustra agli altri invitati al banchetto di Calanthe l’usanza, dicendo che quello è «il prezzo che può domandare chi salva la vita a qualcuno in una situazione apparentemente disperata, chi esaudisce un desiderio apparentemente impossibile». Infatti, re Roegner, defunto marito di Calanthe, come ricompensa per avergli salvato la vita aveva promesso a Duny di Erlenwald (Lord Istrice) «ciò che aveva lasciato a casa, di cui era all’oscuro e che non si aspettava». Come poi qualcun altro spiega ironicamente, può capitare che l’oggetto della promessa sia una persona, una suocera sgradita, un amante trovato inaspettatamente fra le braccia della propria moglie, oppure un oggetto qualsiasi. Altre volte, però, capita che si tratti di un bambino, frutto di una gravidanza inattesa e legato al richiedente da un vincolo indistruttibile.

Una legge antica quanto il destino stesso, da cui Calanthe non può scappare. Lo ha imparato a sue spese, prima con Pavetta e poi con Cirilla. Volerle tenere lontane dal loro destino l’ha punita con la distruzione del suo popolo.

Un simile giuramento è in grado di creare un potente e indissolubile legame tra il destino di chi richiede il giuramento e quello del suo oggetto, il bambino-sorpresa. Quel bambino, segnato da una sorte cieca, può essere destinato a cose straordinarie. Può essere capace di svolgere un ruolo incredibilmente importante nella vita di colui cui lo lega la sorte.

legge sorpresa the witcher

È il destino il vero protagonista della Legge della Sorpresa.

Nel racconto Una questione di prezzo, veniamo a conoscenza che la promessa di re Roegner può trovare compimento solo tramite il consenso del bambino-sorpresa, non dei genitori, a prova che egli sia «nato davvero all’ombra del destino» e che intenda seguire la sua strada fino alla fine.

Lo stesso Geralt, da piccolo, era stato oggetto di questo giuramento e consacrato al destino di Witcher da un padre inconsapevole di stare per divenire tale. Ed è di nuovo Geralt a far sì che la legge si compia ancora una volta quando, dopo aver contribuito al destino di Duny e Pavetta, richiede la stessa ricompensa e in cambio ottiene lo stesso dono. La piccola Cirilla è legata a lui da un destino potente e indissolubile che, per chi ha già letto i romanzi o ha avuto modo di giocare al videogame, non è certo un mistero.

legge sorpresa

Per chi invece attende con ansia la seconda stagione, non resta che provare a ingannare il tempo con la lettura della saga di The Witcher o comprare il videogioco (incentivando questa statistica assurda) e vivere insieme a Geralt le avventure che gli riserverà il Continente.

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