3) Il Macellaio di Blaviken
Nel primo episodio di The Witcher ci viene presentato Geralt di Rivia, in particolare la sua vita da strigo e le difficoltà affrontate a causa della sua natura da mutante.
Infatti, la realtà del Continente è contraddistinta dalla costante tensione fra umani e creature magiche, così come da numerose ambiguità morali. Il mondo in cui vive il protagonista è cupo e ingiusto, e la storia di Renfri ne è un perfetto esempio. Considerata maledetta perché nata durante un’eclissi, questa principessa non solo verrà cacciata dalla sua casa dal mago Stregobor, ma verrà anche stuprata dal suo scagnozzo prima di essere salvata da un gruppo di mercenari, di cui ora fa parte.
Pur dichiarandosi al di sopra delle parti, lo strigo comprende fin troppo bene la vita da emarginata che la principessa ha dovuto affrontare, così come sa che la vendetta non è la strada giusta per liberarsi dal passato. Ed è proprio per questo che, a suo malgrado, Geralt decide di affrontare la donna e i suoi mercenari, dando inizio al sanguinario scontro che gli conferirà il nome di Macellaio di Blaviken. Questa sequenza da brividi è perfetta dall’inizio alla fine: il montaggio straordinario, la perfezione tecnica e l’utilizzo della magia hanno lasciato il segno sugli spettatori, mettendo in risalto le straordinarie capacità dello strigo. Anche se lo avevamo già visto combattere con la Kikimora, è con questa scena che ci siamo resi conto di che pasta fosse fatto il protagonista.