2) Number One (2×08)
Primo episodio della trilogia dedicata ai Big Three, incentrato unicamente su Kevin (Justin Hartley).
Questo capitolo racconta la storia di un uomo nella sua rapida discesa verso il fondo, incapace di chiedere aiuto. Lo vediamo con la barba lunga e fare abuso di antidolorifici e alcol. Nel passato osserviamo Kevin in difficoltà nel relazionarsi con il padre: il ragazzo durante l’adolescenza è ribelle, follemente innamorato di Sophie e con una carriera sportiva che sembra già scritta. This Is Us ancora una volta ci mostra la vita e quanto questa possa essere imprevedibile nella tristezza che alberga nelle persone più sensibili, in questo caso grazie ai flashback che vedono i diversi momenti della vita di Kevin, dai suoi primi passi fino al momento di svolta della sua vita: l’infortunio e la morte del padre.
Ancora una volta ci viene mostrato il senso di protezione e il tifo che Jack riservava nei confronti del figlio e il paragone al presente in cui è solo gli ricorda ciò che ha perso.
Kevin nel presente è a Pittsburgh e deve fare i conti con la realtà, ancora idolatrato (sapendo di non meritarselo) ha un crollo psicologico che raggiungerà il picco nel momento in cui, dopo essere andato a letto con una vecchia compagna, dimentica a casa di quest’ultima la collanina del padre. Non riuscendo a recuperarla Kevin crolla, capisce di essere solo e di avere bisogno di aiuto. Prova così a cercarlo nel fratello Randall che però gli comunica che Kate ha perso il bambino.
Number One è una delle puntate più intense di sempre, quelle che guardi con fiato sospeso, quelle per cui piangi, ma soprattutto quelle che ti fanno riflettere.