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La meravigliosa Rebecca Pearson è la vera protagonista di This Is Us

This Is Us
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ATTENZIONE SPOILER SULL’ULTIMA STAGIONE DI THIS IS US

La fine di This Is Us ha lasciato un grande vuoto dentro di noi. Nessun’altra serie, infatti, ha saputo raccontare la semplicità di tutti i giorni in maniera così realistica e potente, riempiendola di personaggi con cui è facile identificarsi e di tematiche dolorose che ognuno può sperimentare nella propria quotidianità. Le ha raccontate, però, senza pessimismo o negatività, perché d’altronde:

“Non esiste nessun limone tanto aspro da non poterci fare qualcosa di vagamente simile a una limonata”.

I Pearson sono diventati in poco tempo la nostra famiglia. Abbiamo visto i Tre Più Grandi nascere, crescere e vivere la loro vita nonostante le avversità, dovendole purtroppo affrontare senza il loro amato padre. Jack, nelle prime stagioni di This Is Us, appariva come l’assoluto protagonista sia quando era in vita, nei rapporti con amici e famiglia, sia dopo, poiché quasi tutte le trame ruotavano attorno alla sua memoria e al trauma della sua scomparsa. Ed è comprensibile, insomma, chi non ama Jack Pearson? Certo, durante lo show viene sempre più approfondito, cosa che ci porta a scoprirne i difetti e l’umanità. Non è l’uomo perfetto idealizzato da Nicky, che lo considera l’eroe che lo salva prima dal padre alcolizzato e poi dall’incubo del Vietnam; da Rebecca, che concretizza la sua favola d’amore con lui; infine, dai suoi figli, che lo ritengono un modello a cui aspirare.

E non è un male che la sua imperfezione emerga non solo perché lo rende più reale, ma anche perché piano piano capiamo chi sia il vero protagonista di This Is Us: Rebecca Pearson.

This Is Us

Questo non vuole dire che Jack Pearson smetta di essere importante o che non meriti la centralità che ha avuto, ma è Rebecca la colla che tiene insieme la sua famiglia, nel bene e nel male.

Ed è giusto che, a un certo punto, si prenda la scena in This Is Us.

Rebecca deve essere forte per i figli dopo la morte del marito, nonostante il suo mondo si fosse appena frantumato in mille pezzi. Oltretutto, deve fronteggiare i loro problemi – tipo il non decollo della carriera di Kevin o il terribile fidanzato di Kate – sentendosi come se non le fosse permesso di inseguire la felicità, il che è evidente nel modo in cui i ragazzi reagiscono ai suoi appuntamenti, specialmente nei confronti del povero Miguel. Eppure, i Tre Più Grandi non esisterebbero senza Rebecca. Sebbene non sia sempre stata la loro eroina trovandosi spesso a bilanciare il buon Jack Pearson, anche se ammette i suoi errori (ad esempio, l’aver nascosto a Randall di William), lei e la sua influenza sono molto di più dei suoi momenti bassi. Perché, sebbene sia Jack a portare Randall a casa, è lei ad averlo reso un figlio, un fratello, un uomo.

Rebecca Pearson è il motore di una serie tv guidata da donne eccezionali, che escono dall’abusato stereotipo della ‘figura femminile che rivendica i propri diritti’ e si prendono finalmente il posto che spetta loro nella trama. Il personaggio di Mandy Moore lo dimostra nella sua storia con Jack, nel suo essere madre inaspettatamente e di una famiglia non convenzionale per l’epoca. Se ci pensiamo, l’intera storia di Jack è incentrata su Rebecca e con lei sviluppa il suo potenziale: diviene sobrio, trova un lavoro migliore, si trasforma nell’uomo che tutti amiamo. Per questo lui è più definito dall’essere un marito di quanto lei non lo sia del suo ruolo di moglie. E non lo sarà nemmeno quando diverrà vedova o la sposa di Miguel.

Del resto, la sua centralità e multidimensionalità è provata dalla sua presenza in tutte e tre le linee temporali della serie tv. E, soprattutto, nella sua diagnosi di Alzheimer.

Da quel momento, la storia si concentra su quanto sia sconvolgente l’idea di perderla – soprattutto per una malattia contro la quale è impossibile vincere – e su come lei non abbia più il controllo della sua mente. Rebecca, infatti, è sempre stata la voce della ragione in This Is Us, trovandosi adesso nella vulnerabile posizione di dover fare affidamento sugli altri. Però, nonostante la terribile situazione in cui si trova, non smette mai di essere una guida (succede, ad esempio, con Sophie al matrimonio di Kate e Philip), soprattutto se la sua condizione provoca una frattura quasi insanabile tra i suoi figli, come accade quando Randall vuole iscriverla – parzialmente contro la sua volontà – a uno studio clinico e Kevin si oppone fermamente. Entrambi si preoccupano così intensamente della salute della madre da non riuscire a trovare un punto d’incontro o ad ascoltare il volere di Rebecca.

Allora, mentre mette in scena il dolore dei Pearson nell’affrontare la progressione della malattia, questa trama non ha mai dimenticato di incentrarsi su Rebecca Pearson e sui suoi desideri. Lasciando il personaggio di Mandy Moore in controllo della propria vita, This Is Us si assicura che, anche alla fine, sia molto di più della sua diagnosi.

Esemplare è, a questo proposito, uno dei monologhi più strazianti dello show: quello durante il ringraziamento della sesta stagione. Nel dire ai suoi figli che non devono rendere le loro vite più piccole a causa dell’Alzheimer, mostra tutto il suo coraggio nel riconoscere che il tempo sta per scadere e nel mettere i bisogni dei ragazzi prima dei suoi. E, dopo Miguel, sceglie Kate come tutrice: è proprio quest’ultima che insegna ai suoi fratelli come riconnettersi con la madre quando la malattia prende completamente il sopravvento. Dimostrando, ancora una volta, l’impatto di Rebecca e la forza delle donne, Pearson e non.

Ed ecco che il penultimo episodio omaggia la grande donna che Rebecca Pearson è stata come meglio non poteva. Strappandoci il cuore in modi che ancora non siamo in grado di spiegare. Perché il personaggio di Mandy Moore ha plasmato tutti con il suo amore, noi compresi. Lo sentiamo dalle storie dei suoi familiari, dalle struggenti parole di Beth o dalle lacrime versate in silenzio. Lei ha trascorso una lunga e significativa esistenza, vivendo nonostante il dolore, e ora è nel suo posto speciale, sul treno che prendeva la domenica col padre e che l’ha modellata più di quanto non avesse capito; lì dove finalmente viene perdonata e perdona sé stessa, ricongiungendosi con l’amore della sua vita. Ma soprattutto This Is Us ci mostra esattamente come vorrebbe essere ricordata: energica, vibrante, immersa nella musica e con la certezza che i suoi cari siano al sicuro.

Inoltre, l’omaggio a Rebecca si estende alla meravigliosa Mandy Moore (la cui non considerazione agli Emmy è stata un’ingiustizia colossale), capace di interpretarla perfettamente in ogni fase della sua vita, risultando naturale sia nei panni della giovane Rebecca che incontra Jack Pearson, sia come l’anziana nonna che gioca con i nipoti, e regalandoci dei commoventi monologhi talmente devastanti da essere indimenticabili. Proprio lei aveva descritto così The Train:

“L’ultima puntata è come un abbraccio, c’è più leggerezza. La penultima, invece, mi ha distrutta e credo che distruggerà anche il pubblico”.

Ed è vero, non ci siamo ancora ripresi. Però, parafrasando William, la fine non è triste perché apre le porte di un’altra incredibile avventura. E noi l’attraverseremo portandoci nel cuore gli insegnamenti della meravigliosa Rebecca, uno dei personaggi più belli delle serie tv.