È stata rilasciata qualche giorno fa AJ and the Queen, la serie tv di RuPaul Charles la Drag Queen più famosa che esista, colei che ha creato il seguitissimo reality RuPaul’s Drag Race.
RuPaul fa il suo debutto su Netflix con il suo ultimo lavoro e, lasciate che ve lo dica, è un piccolo capolavoro del trash. Prevedibile, ma accattivante, come al solito il signor Charles è riuscito a creare un prodotto in grado di rapirci senza mai perdere la leggerezza, la freschezza e la vitalità che lo contraddistinguono.
AJ and the Queen è la storia di una drag queen di mezza età, Robert, in arte Ruby Red che, dopo essere stato truffato dal suo fidanzato, si ritrova a girare il paese in un vecchio camper per cercare di guadagnare qualcosa con i suoi spettacoli.
Assieme a lui c’è un’imprevedibile compagna di viaggio, una bambina con una situazione familiare complicata alle spalle che si nasconde nel camper della performer con l’intento di raggiungere suo nonno in Texas, tappa finale del viaggio di Robert/Ruby.
Quella che comincia come una relazione difficile, burrascosa, ma soprattutto forzata, si trasforma in una bellissima e improbabile amicizia che, sul finire, diventa un vero e proprio rapporto genitore-figlio. Robert si affezione alla piccoletta così tanto che non riesce a dirle addio. Sia lui che AJ non hanno avuto una vita facile e quel viaggio, per entrambi, è la speranza di una rinascita, di un futuro migliore. La fine di quel percorso significa la fine della loro strada insieme e questo non sono pronti ad affrontarlo, soprattutto Robert.
AJ è la figlia di una madre tossicodipendente che per sopravvivere si prostituisce. Dopo l’ennesima ricaduta della donna, le due vengono sfrattate e la bambina portata via dai servizi sociali. AJ non è una bambina come le altre: è furba, è scaltra, è attenta. Non ha avuto la possibilità di vivere la sua età, è dovuta crescere prima degli altri. Ha dovuto curare sua madre durante i periodi più bui della sua dipendenza. Perciò, quando la donna ricade nelle vecchie abitudini e lei viene portata via, scappa dalla casa famiglia e si rifugia nella loro vecchia casa sopravvivendo, come può, per settimane senza che nessuno se ne accorga.
L’incontro con Robert è fondamentale. Nonostante i due si conoscano perché vivono nello stesso palazzo, la loro vera conoscenza che non comincia nel migliore dei modi avviene solo una volta in strada. La bambina gli ruba dei soldi proprio quando lui scopre di essere stato appena truffato da quello che credeva essere il suo fidanzato, con cui avrebbe dovuto aprire un club in cui esibirsi.
Anche Robert/Ruby non ha avuto una vita facile. Beh, la vita di una drag queen non è mai facile. Prima dell’avvento di RuPaul’s Drag Race quanti di noi consideravano questa disciplina una vera e propria arte, un modo per guadagnarsi da vivere? C’è un prima e un dopo RuPaul’s Drag Race. Perciò, nel mondo a.R. (Avanti RuPaul) spesso queste figure sono state sottovalutate, private di quell’accezione che meritano, quella di artiste. Nell’era d.R. (Dopo RuPaul) ci sarà qualcuno che ancora le sottovaluta, ma in tanti hanno imparato ad apprezzarle e dar loro il credito che meritano.
Robert per tutta la vita ha frequentato club e girato il paese nella speranza di riuscire, un giorno, a non dipendere più da qualcuno che sfruttasse il suo talento per qualche soldo. Credeva di avere tutto, ma non era così, credeva di essere arrivato e non sapeva che quello era solo l’inizio. L’inizio della sua rinascita e dell’incontro che gli avrebbe cambiato la vita.
Il punto forte di AJ and the Queen sta proprio in questo, nel rapporto tra la bambina più adulta del mondo e l’adulto più bambino che esista. Lui è un sognatore, un Peter Pan che non ha alcuna voglia, nonostante il mondo continui a gettarlo a terra e ad investirlo di sfiga, di smettere di volare. Lei è il suo opposto. Ha i piedi per terra, sa che la vita troverà sempre un modo per abbatterla ed è sempre sull’attenti, pronta a partire in quarta e ad attaccare prima di essere attaccata. È diffidente, è cinica ed è furba… o meglio, vuole cercare di apparire forte e imperscrutabile per evitare di continuare a soffrire.
E Robert lo intuisce immediatamente. Per questo cerca di approfondire il rapporto con lei e, piano, piano riusciamo a scoprire qualcosa in più circa la sua complessa psicologia. Come una cipolla, strato dopo strato, conosciamo nuovi lati della sua personalità, lati che cerca di nascondere dentro quelli che mostra ma che, inevitabilmente vengono a galla. Riusciamo a leggere la sua sofferenza per la mancanza della madre e la sua disperata voglia di sentirsi amata da quella stessa donna che è la causa della sua sofferenza. È Amber Jasmine a comportarsi da madre e sua madre da figlia nonostante lei abbia solo dieci anni.
Questa storia, che può sembrare estremamente complessa dal punto di vista psicologico e antropologico, è raccontata con la semplicità, l’allegria e la comicità di RuPaul. I toni non saranno mai pesanti, non importa quanto seria diventi la faccenda. A fare da antagonisti del viaggio di AJ e Ruby ci sono Damien e Lady Danger, i criminali colpevoli della truffa ai danni di Robert che, venuti a conoscenza della denuncia da lui sporta, gli danno la caccia.
Come nelle più belle fiabe, le nostre eroine hanno l’aiuto di un alleato speciale: Luis Bell/Cocoa Butter, il migliore amico e coinquilino di Robert nonché drag queen diventata cieca a causa del diabete, ma che continua a sfondarsi di dolci senza curarsene.
Fanno la loro apparizione nella serie anche le partecipanti al reality di RuPaul, RuPaul’s Drag Race (qui i momenti che ci hanno colto di sorpresa nell’undicesima stagione). Tra i volti più noti troviamo quello dell’immensa Bianca Del Rio, Chad Michaels, Manila Luzon, Alexis Mateo, Vanessa Vanjie Mateo, Katya, Kennedy Davenport, Jujubee, Valentina, Eureka, Ginger Minj, Mariah, Monique Heart, Trinity “The Tuck” Taylor e Latrice Royale.
Insomma AJ and the Queen è una storia fatta di lustrini, glitter, canzoni epiche, icone dello spettacolo, parrucche, imbottiture e trucchi.
Ma è anche una storia di amicizia, d’amore e di avventura. Contiene un elevato livello di trash, ma è quel tipo di trash che non vorresti mai smettere di vedere perché ti rallegra la vita, un po’ come succedeva per Scream Queens. La serie si è conclusa con un finale che non lascia necessariamente spazio a un seguito e forse la sua bellezza sarebbe rovinata da una seconda stagione. Eppure sono più che certa di voler ancora passare del tempo in compagnia di Robert/Ruby e Amber “AJ” Jasmine.