Ci sono serie di cui parliamo ininterrottamente e fino allo sfinimento per anni, mentre altre vengono quasi gettate nel dimenticatoio. Tru Calling, nonostante abbia appassionato non pochi telespettatori, è una di queste ultime.
Andata in onda per due sole stagioni, dal 2003 al 2005, la trama ci racconta di Tru Davies (Eliza Dushku), una ragazza neolaureata in medicina che trova lavoro presso l’obitorio cittadino. Ben presto, tuttavia, scoprirà che il suo “lavoro” principale non è soltanto avere a che fare con gente morta: deve anche aiutarla. Grazie a un misterioso potere, infatti, Tru può rivivere le giornate in cui il cadavere che arriva all’obitorio le chiede aiuto per essere salvato.
La protagonista di Tru Calling, tuttavia, non avrà a che fare soltanto con persone decedute: si ritroverà in più di un’occasione anche a tirare fuori dai guai suo fratello Harrison. Quest’ultimo è inoltre l’unico, oltre al datore di lavoro di Tru, Davis, a essere a conoscenza dello straordinario potere della ragazza.
Nonostante inizialmente la trama sia sembrata apparentemente un po’ ripetitiva per lo script identico che si susseguiva nei vari episodi, Tru Calling è senza ombra di dubbio migliorata poco a poco.
Il tutto è diventato molto più avvincente quando abbiamo scoperto che molti anni prima fu proprio il padre di Tru, Richard, a ordinare l’omicidio di sua moglie. Con l’avanzare degli episodi, inoltre, siamo venuti a conoscenza del fatto che entrambi i genitori della ragazza avessero lo stesso potere: i due, tuttavia, lo utilizzavano in maniera completamente differente. Mentre la madre di Tru cercava – esattamente come sua figlia – di salvare coloro che le chiedevano aiuto, Richard tentava in tutti i modi di metterle i bastoni tra le ruote per non “ostacolare il fato”.
Con il passare del tempo Tru farà la conoscenza anche di Jack (nientemeno ché il celebre e indimenticabile Brandon di Beverly Hills 90210), un uomo che dimostra di avere le sue stesse capacità, ma di essere sulla linea di pensiero di Richard. La ragazza si ritroverà dunque a pensare che sia Jack il suo “nemico”, senza sapere che in realtà è proprio suo padre a tramare alle sue spalle in maniera incredibilmente subdola. La serie verrà poi eliminata proprio “sul più bello”, alla fine della seconda stagione. Nell’ultimo episodio Tru si ritrova a festeggiare il Natale insieme ai suoi “nemici”, ignara di tutte le bugie che la circondano.
La cancellazione di Tru Calling è stata un colpo al cuore per tutti coloro che seguivano appassionatamente la serie. Nonostante i primi episodi fossero un po’ ripetitivi, infatti, a poco a poco la trama ha iniziato a diventare sempre più avvincente e soprattutto originale.
Possiamo assegnare un grosso punto a favore di Tru Calling proprio grazie alle tematiche affrontate nella serie. È stato facile schierarsi per due stagioni dalla parte di Tru, ossia l’eroina che voleva soltanto salvare i buoni da morte certa. Ma vogliamo ricordare quando ha salvato il suo ragazzo Jensen, nonostante quest’ultimo non le avesse chiesto aiuto? Negli episodi successivi, che purtroppo non sono stati mai girati, avremmo infatti scoperto qualcosa in più proprio sul grande errore di Tru. Sembra che la ragazza, pur di rimediare al proprio errore, avrebbe finito per allearsi con Jack.
La sceneggiatrice Doris Edgan, che ha prodotto alcuni episodi della serie, aveva inoltre rivelato un dialogo che – se le puntate fossero state girate – avrebbe avuto luogo tra Tru e Jack:
Jack: È sbagliato perché c’è un Piano più grande di quanto chiunque possa capire. Se questa donna vive il Piano esce dai binari. Questa donna sarà a casa quando il suo vicino avrà un attacco di cuore. Lo salverà, il vicino sopravvivrà e abuserà dei suoi due figli. Uno dei due bambini diventerà il prossimo Unabomber. L’altro sposerà una donna che era destinata a un altro, a un medico che lei avrebbe aiutato a scoprire la cura per il cancro.
Tru: Non puoi saperlo!
Jack: Ma so che c’è un Piano e che tu lo stai distruggendo.
Mentre nelle prime stagioni abbiamo inevitabilmente tifato per Tru, dunque, forse se la serie avesse avuto una continuazione non sarebbe stato così semplice scegliere una parte per schierarsi. Ma come ci ha insegnato Doc Brown in Ritorno al futuro: cambiare il passato porta delle conseguenze molto spesso negative. Chissà, forse con l’avanzare delle puntate avremmo dato ragione a Jack. Forse Tru, pur di salvare tutti, avrebbe continuato a commettere altri errori.
O forse Jack e Tru avrebbero trovato proprio insieme il loro equilibrio.
Non avremo mai una risposta ai nostri dubbi, dato che la serie è terminata nell’ormai lontano 2005. Nulla ci vieta, tuttavia, di immaginare e di ricordarla, almeno ogni tanto.