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True Detective 2 è un prodotto seriale discusso, amato, difeso, controverso, criticato, tecnicamente perfetto, pleonasticamente ingarbugliato, per molti altri è il classico prodotto consapevole del suo immenso valore ma che forse dilapida una cospicua porzione del suo grande potenziale.
Ogni aggettivo marca una corrente di pensiero opposta, ogni pensiero è stato usato per definire ed aggettivare il secondo lavoro antologico di Nic Pizzolatto. Detrattori vs Sostenitori , guelfi e ghibellini, York e Lancaster hanno dato il via ad uno scontro ideologico su un prodotto che è comunque di assoluta ed indubbia qualità. True Detective 1 e True Detective 2 sono lavori cinematografici, trasformati in miniserie da otto episodi ciascuno.
La caratterizzazione dei personaggi, il cast d’elitè, una tecnica sublimata dai dettami del miglior cinema, un intreccio drammatico difficile da districare ma comunque ideato in modo straordinario ed originale, tutto ciò fa di T.D.2 un masterpiece del genere.

True Detective 2 è una intricata e caotica partita a carte tra bene e male, giustizia e soprusi, colpevoli ed innocenti. Tutti gli offuscati contorni di queste due opposte forze sentimentali e metafisiche, che si fondono e confondono di continuo. La riflessione sulle figure di Velcoro e Semyon è in tal senso emblematica ed esplicativa, Frank il “gangster gentiluomo“ e Ray “il vice-sceriffo corrotto“, quasi due figure ossimoriche.
L’assenza catartica di quella psicosfera percepita da Rust, il binomio Cohle-Hart, la paludosa, solitaria e oscura Louisiana cedono posto alla Los Angeles (Vinci) fumosa, caotica e peccaminosa, patria del noir. True Detective 2 è un altro masterpiece del genere noir con una massiccia dose di hard-boiled, un prodotto seriale forse meno capace di instaurare un legame empatico con lo spettatore, legame magistralmente costruito con il simbolismo e la poetica, o le citazioni del primo True Detective.
Questo articolo ha il compito di individuare le migliori scene di questo secondo capitolo antologico di Nic Pizzolatto :
[Spoilers Alert]
1) Ray Velcoro vs Il corvo
Piccolo appartamento hollywoodiano del ricco consigliere Ben Caspere, l’insana scenografia di un uomo vizioso che riprendeva con la telecamera le sue “conquiste a pagamento” ed una sequela di maschere ferine disposte in fila nel salotto ( ne manca una, il corvo). Questa scena che indugiava sul pc, la telecamera, una macchia di sangue sul pavimento e qualche oggetto fuori posto, sembrava essere decisamente il preludio di una qualche scoperta decisiva. Gli autori vanno oltre, il vice-sceriffo della polizia di Vinci Ray Velcoro, avverte tardivamente un rumore in corridoio, con la frequenza del registratore che è disturbata. Qualcuno lo osserva… Ray indugia e si gira repentinamente impugnando la pistola, ma viene anticipato nello sparo da una sagoma con la maschera di corvo. Il tutto è accompagnato da una musica blues che catalizza la tensione
Inaspettato, enigmatico, un vero colpo di scena come Dio comanda.