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La terza stagione di True Detective s’ha da fare

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Le serie TV che vanno in onda sul canale HBO sono molto spesso un capolavoro. E True Detective non ha fatto di certo eccezione, diventando tra le più seguite e di successo nella storia telefilmica.

True Detective consiste per ora di due stagioni, otto episodi l’una, l’ultimo dei quali andato in onda ad Agosto 2015. Due trame completamente slegate l’una dall’altra, vite di detective diametralmente diverse perché la particolarità di questa serie è proprio l’essere antologica, ovvero rigenerarsi nella sua totalità ad ogni nuova stagione. Le premesse sembrano tali da poter andare all’infinito ma così potrebbe non essere. A quasi un anno dalla fine dell’ultima stagione non si ancora quasi nulla sul possibile arrivo di una terza. Unica certezza trapelata è che Nic Pizzolato, mente geniale dietro a tutto questo, ha firmato un contratto di esclusività con HBO fino al 2018. Ma ciò purtroppo non equivale per forza all’arrivo di un terzo capitolo di True Detective.

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A cosa è dovuta tutta questa incertezza? Il brusco calo di ascolti nella seconda tranche di certo non ha aiutato. La schiera di fan delle vicende di Rustin Cohle (Matthew McConaughey) e di Martin Hart (Woody Harrelson) non è stata altrettanto entusiasta di quelle di Raymond Velcoro (Colin Farrell), Antigone Bezerides (Rachel McAdams) e di Paul Woodrugh (Taylor Kitsch), arrivate l’anno successivo. In entrambi i casi, qualità di produzione, casting e musica sono state di livello elevatissimo ma il secondo giro sembra non essere stato all’altezza del primo. Quando si commenta una serie con qualcuno si scopre che ciò che a te ha fatto impazzire alla persona che hai davanti può aver fatto inorridire. La reazione a ciò che vediamo è molto soggettiva ma il dato oggettivo degli ascolti parla da solo: se la prima stagione è iniziata in sordina e poi ha fatto il botto per la seconda il processo è stato inverso, con una decrescita costante del pubblico.

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Grafico degli ascolti di True Detective

Se mi metto nei panni degli alti piani HBO posso comprendere come mai nulla sia ancora deciso (o almeno trapelato) sulla terza stagione. I rumors dicono che l’impegno di Pizzolato si riverserà su altri progetti telefilmici, sempre con l’HBO ovviamente come da contratto. A rigor di logica, lato mio, credo che un concept del genere possa andare avanti all’infinito: se cambi storie ogni anno non hai nessun obbligo o vincolo di essere coerente sempre con la stessa trama. Certo, potendo evitare di mandare in onda delle schifezze immonde lo fai. Per me, in ogni caso, questa terza stagione s’ha da fare, per due ragioni. La prima è la più semplice: provare a riscattarsi nei confronti del pubblico che non ha gradito così tanto il secondo capitolo di questa antologia. La seconda, invece, molto più umana: semplice curiosità di vedere un nuovo cast stellare all’opera, di poter seguire nuovi casi di omicidio e di affezionarsi a nuovi personaggi che dopo soli 8 episodi dovremo abbandonare. Per ora nulla è certo e brancoliamo nel buio ma speriamo a breve di potervi dare notizie, di quelle buone ovviamente.

Non mi resta che dirvi, Stay Tuned Folks!