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True Detective 4×05 – Sangue chiama sangue

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Il seguente articolo contiene SPOILER sull’episodio 4×05 di True Detective.

Anche questo capitolo della celebre saga HBO (disponibile anche su NOW) sta per giungere al termine. L’episodio 4×05 di True Detective lascia presupporre un finale con il botto, ma si porta dietro anche diverse conferme riguardo lo sviluppo narrativo della serie. Fino all’ultimo episodio, la trama di True Detective continua a essere sviscerata con il contagocce, in favore di un estetismo e un lavoro psicologico sui personaggi molto importante. Il compito di stabilire il livello del successo di questa stagione spetterà al finale, che dovrà per forza rispondere a tutti i dubbi ancora aperti.

L’episodio 4×05, tuttavia, mette in mostra per un’ultima volta l’importanza della coralità nel dramma di fondo della serie. Questo attraverso un intero popolo in ginocchio, spinto a rialzarsi dalla volontà di rinascere. True Detective 4 è la metafora di un tema attuale. Eppure non mira a criticismi di alcun tipo, quanto più all’esibizione dell’inevitabile dramma che ne consegue. Ecco a seguire la nostra recensione.

A livello estetico, l’episodio 4×05 di True Detective concede ampio spazio all’esibizione della rabbia che caratterizza l’intera popolazione di Ennis.

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Leah Danvers

Vi avevamo già parlato del tema della lunga notte e di ciò che potrebbe significare in termini di trama. Nell’episodio 4×05 di True Detective abbiamo trovato diverse conferme riguardo la connessione tra la miniera e l’attitudine della popolazione di Ennis. Dopo giorni di preparativi e riunioni segrete, i nativi della città mettono in atto il proprio piano, presentandosi in massa alle porte della Silver Sky. La contestazione si scalda in poco tempo e la sede dell’ente minerario, già precedentemente imbrattata dagli stessi contestatori, diventa teatro di una dura lotta. Tra i protagonisti, anche in questo caso, c’è Leah Danvers, salvata da Navarro e successivamente fatta arrestare proprio da sua madre. La resa visiva della scena è molto d’impatto: la folla inferocita raggiunge il luogo della battaglia sulle note di un brano scritto e interpretato dallo stesso John Hawkes (Hank Prior), presagio di un’imminente catastrofe.

Le sonorità malinconiche del brano introducono lo spettatore a un momento di totale caos, anticipando inoltre la condanna dello stesso Hank.

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Hank Prior

We want clear skies” recita uno dei cartelli agitati al cielo in segno di protesta, riassumendo la volontà dei nativi di Ennis di riappropriarsi di ciò che gli spetta di diritto: la loro terra, la loro libertà. Navarro, sul campo insieme all’antisommossa, si precipita in mezzo alla ressa, ma il suo intervento viene immediatamente placato dalla visione di Annie Kowtok. La ragazza è lì, in mezzo alla sua gente con indosso il suo parka arancione: Angie la può vedere chiaramente.

Annie è lì per metterla in guardia. Vuole ricordarle quale sia la parte giusta da cui stare, e la furia di Navarro si placa all’istante, lasciando spazio al senso di colpa. Lo stesso senso di colpa che sta lentamente sgretolando l’anima della detective dall’interno, soprattutto dopo la morte di sua sorella Julia. E’ come se la maledizione di Ennis, nell’episodio 4×05 di True Detective, sia finalmente emersa, non lasciando scampo a nessuno.

Angie Navarro è allo stremo delle forze e sta pagando in prima persona. Anche a distanza di anni, paga gli errori di chi in principio aveva causato la sua rabbia.

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Angie Navarro

Nell’episodio 4×05 di True Detective, Angie Navarro è costretta a compiere un gesto che mai si sarebbe augurata di compiere, nemmeno nei suoi peggiori incubi. Dopo aver fatto cremare il corpo di Julia, Angie decide di spargere le sue ceneri nell’oceano. Accompagnata da Rose Aguineau tra i ghiacciai, disperde il ricordo della sua sorellina tra le gelide acque dell’Alaska. Si ritrova così, ancora una volta, con la mente in una soleggiata prateria. C’è una connessione tra la detective e i nativi che va ben oltre il legame di sangue. Tra ciò che rappresenta Annie Kowtok e la storia di Navarro c’è un parallelismo secolare, che sembra risalire ai tempi in cui i nativi erano liberi di vivere nelle proprie terre incontaminate senza sentirsi degli ospiti indesiderati. È come se dopo la morte di Annie, Navarro sia automaticamente diventata l’unico punto di riferimento per la sua gente, senza averlo mai chiesto.

L’episodio di 4×05 True Detective ribadisce il peso dei ruoli delle due protagoniste. A una Angie emotivamente coinvolta all’interno della trama, fa da contraltare la razionalità di Liz Danvers, l’unica abbastanza lucida per leggere tra le righe del caso.

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True Detective 4

La risposta a tutti i drammi che Ennis sta vivendo non è da ricercare nei risvolti esoterici della trama, ma in quelli burocratici. È qui che riemerge il nome della Tuttle United, il tramite con cui la Silver Sky ha segretamente finanziato per anni la Tsalal. Il gioco delle tre carte viene svelato. Il sostegno economico alla stazione di ricerca ha consentito alla Silver Sky di ottenere in cambio la manipolazione dei dati sull’inquinamento provocato dalla stessa miniera. Ennis non è una città fantasma, o perlomeno non lo è ancora, è piuttosto l’ennesima dimostrazione delle capacità autodistruttive del genere umano. Liz Danvers e Angie Navarro ora hanno ben chiaro il quadro della situazione. Ciò che resta è una corsa contro il tempo e contro l’ignoto, dato che i nomi dei burattinai del teatro di morte che si nasconde tra i ghiacciai di Ennis sono ancora sconosciuti.

Il brano intonato da Hank Prior a inizio puntata si rivela essere la colonna sonora di un condannato a morte condotto al patibolo.

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Hank Prior

Un patibolo che Hank Prior si è costruito da solo, pezzo dopo pezzo. È stato lui infatti a scegliere la via della corruzione, lasciandosi plagiare dall’invidia che ha preso il sopravvento su tutto il resto. Compreso il rapporto con suo figlio, che quasi si vergogna a chiedergli ospitalità, totalmente ignaro di chi questi davvero sia. Hank Prior si è mosso nell’ombra per tutte le puntate, silenziosamente, e nell’episodio 4×05 di True Detective è finalmente venuto fuori tutto il marciume sepolto dentro di lui. L’uomo è sempre stato in combutta con Kate McKitterick, dirigente della Silver Sky, per cui si occupava di mantenere lontani i dati della compagnia da occhi indiscreti. Su quel patibolo, che in cuor suo sapeva di dover calpestare presto, Hank ritrova un boia d’eccezione, suo figlio Pete, a cui spetta per l’ultima volta il compito di rimediare agli errori dell’uomo che l’ha messo al mondo.

È stato Hank Prior a volere questa fine, obbligando suo figlio a ucciderlo, riservandogli questo indegno compito dopo avergli rovinato la vita. La morte di Hank è la chiusura di un primo cerchio nella trama di True Detective 4: per gli altri non resta che aspettare l’episodio finale di questa intensa stagione.