5) WESTWORLD
Una serie unica nel suo genere, con trama e ambientazioni mai banali e molto curate. Come per True Detective possiamo dire che anche Westworld conduce lo spettatore su una montagna russa di emozioni contrastanti. La serie HBO con Evan Rachel Wood è cruenta e distopica e questi parametri restano costanti nelle prime due stagioni. Quello di Westworld è un mondo senza riferimenti temporali e spaziali a cui lo spettatore assiste disarmato e portato inesorabilmente a porsi i più antichi quesiti sul senso della vita.
Vista l’innovatività della serie, è naturale pensare che i primi episodi provochino in chi li guarda un crescendo di curiosità e desiderio di saperne di più. Se non è questo l’effetto percepito sin dall’inizio di Westworld è chiaro che tali sentimenti faticheranno a nascere nel corso della serie. Questo perché i temi affrontati e le modalità di eviscerazione del racconto sono via via più forti e l’intreccio narrativo diventa sempre più fitto.