Venticinque anni … venticinque lunghi anni … quelli interminabili, intrisi di dubbi e paura che pian piano sono volati via per portarci a questo momento. Tutto ciò che abbiamo visto, tutto ciò che abbiamo pensato, tutto ciò a cui avevamo creduto è crollato insieme alle nostre poche certezze. Twin Peaks è tornata, ci ha assuefatto, ci ha illuso e poi tradito, prima di distruggerci … di nuovo. Quella di Lynch è una tortura ciclica che, come il tempo, è infinita. Possiamo solo convivere con il fardello lasciatoci in eredità, come venticinque anni fa.
Il finale della terza stagione di Twin Peaks chiude una porta e ne apre altre mille.
Cosa fare del nostro futuro non ci è dato saperlo come non ci è dato di sapere se ritorneremo mai nella misteriosa Twin Peaks. Dobbiamo cercare altri lidi per rifugiarci nuovamente in quel calore casalingo, seppur malsano, che la cittadina fittizia teatro delle vicende partorite da Lynch offriva. Ma dobbiamo cercarlo altrove.
La magia di Twin Peaks è inimitabile ma la vita continua anche lontano da lì.
1) BROADCHURCH
Da molti definita come la “Twin Peaks inglese” (ve ne parliamo qui) questo poliziesco narra le vicende del neo ispettore Alex Hardy (interpretato dal solito fenomenale David Tennant). Il minuscolo e tranquillo centro marittimo di Broadchurch viene scosso dal ritrovamento del piccolo corpo esanime di Danny Latime. Una suggestiva spiaggia di trasforma nel teatro di un macabro spettacolo e il mistero si fonde con gli intrighi che legano gli abitanti di Broadchurch.
Quella che sembrava una piccola oasi si rivela un louogo oscuro.