La nostra generazione, quella a cavallo degli anni ’70 e ’80 è nata nel momento del cambiamento, almeno in Italia, della televisione. La progenitrice di tutte le Serie Tv trasmessa in Italia fu Le avventure di Rin Tin Tin nel ’56. La strada che porta a Twin Peaks parte davvero da molto lontano! Bisogna arrivare infatti al 1976 con la nascita delle televisioni generaliste e commerciali per avere anche nel Bel paese la grande importazione, soprattutto dal mercato americano, di questo prodotto. Ognuno di noi ha nella memoria una sfilza infinita di momenti passati seduti in divano a guardare i vari Happy Days, Star Trek, I Robinson, Twilight Zone, Dallas, Dynasty, Mork & Mindy, A-Team, MacGyver, Supercar e così via, per avere ben chiaro ciò a cui mi riferisco.
Eppure proseguendo questo elenco nella nostra mente una strana sensazione si fa strada nel mare nostalgico di emozioni che la visione di tutto questo ci ha dato: quand’è che tutto ciò è cambiato? Quanto diverse sono le Serie Tv di allora con quelle di oggi?
Vero. Un abisso sembra dividere ciò che ci portava a guardare una puntata dietro l’altra e ad aspettarla di giorno in giorno con quello che vediamo oggi. Non è solo una questione di tecnica o di effetti speciali. Non è solo la differenza di visione e di spirito critico tra l’adolescenza e la, parola forte, maturità. È immediatamente evidente un cambio di rotta, una differenza sostanziale oltre che formale nella serialità. Non in senso negativo, tutt’altro. Semplicemente ciò che vediamo oggi è macroscopicamente diverso da quello che ci intratteneva allora.
Prima di individuare il come, è rilevante soffermarci sul quando.
La data è chiara e pone una linea di demarcazione tra passato e futuro delle Serie Tv: 8 aprile 1990. Quella domenica infatti l’emettente televisiva americana ABC mandava in onda l’episodio pilota di Twin Peaks. Molto spesso i cambiamenti epocali non vengono colti nella pienezza della loro importanza nell’attimo stesso in cui avvengono, ma richiedono tempo e metabolizzazione. Non è questo il caso! Fin da subito questa Serie divenne un vero e proprio “evento” in grado da un lato di catalizzare l’attenzione e la curiosità di milioni di persone (oltre 35 milioni di spettatori videro l’episodio pilota negli USA); dall’altro di far percepire alla critica di settore di trovarsi davanti a qualcosa di totalmente nuovo e diverso da tutto ciò che fino a quel momento fosse stato possibile vedere.
Chiarificatrici di questo sono le parole di Howard A. Rodman:
“una delle Serie che cambieranno la Tv per sempre”
pronunciate dopo la visione del solo episodio pilota. Ovviamente ci furono critiche negative, come quella del produttore William Link che, definendo la Serie sopravvalutata, aggiunse:
“Se questa è televisione rivoluzionaria, preferisco la versione classica”.
Nel complesso però fu un successo senza precedenti.
Le ragioni sono molteplici. In questa sede è sufficiente citare la cifra narrativa, l’ambientazione, la fotografia, le musiche e le tematiche affrontate.
Oltre che una regia, quella di Lynch, maiuscola, che seppe unire l’indagine investigativa a quella morale in modo surreale e ironico, piegandosi al sovrannaturale senza staccare mai veramente i piedi da terra. Per la prima volta una Serie Tv si prendeva il coraggio di condensare in meno di un’ora il linguaggio cinematografico e di declinarlo in un modo nuovo. Questa scelta non nasce dal nulla. Questo nuovo modo di confezionare il prodotto prende le sue origini da altre forme televisive, come ad esempio i film seriali, ma per la prima volta questo viene inglobato in un progetto strutturato.
“Sembra quasi un paradosso ma spesso si fa fatica a trovare un romanzo moderno o un film che sia più interessante di un buon telefilm. C’è in giro, ad esempio, un’opera che rappresenti un viaggio metafisico fra i segreti del Male più avvincente di Twin Peaks?” [Aldo Grasso]
Quello che è veramente importante notare è che Twin Peaks apre la strada alle moderne Serie Tv mettendo le basi per tutte quelle caratteristiche che oggi compongono questo format televisivo.
La regia è affidata a una figura di rilievo che ne cura in larga parte la sceneggiatura. Analogo discorso per fotografia e colonna sonora. Gli attori sono scelti con un casting attento e spesso ne sono presenti di già affermati e non vecchie glorie sulla via del tramonto. Le location vengono pensate e selezionate in modo funzionale senza lasciare spazio all’improvvisazione. I temi trattati non seguono più le sole logiche dell’intrattenimento puro ma prendono il coraggio di spingersi sempre un po’ più in là in quella che è la natura umana (nelle sue varie sfaccettature). Da questo momento in poi tra produzione, regia e pubblico si instaura un patto: il lavoro richiesto allo spettatore non è più solo passivo e di svago, ma attivo e introspettivo; di controparte il prodotto confezionato deve essere di livello e mantenere una sottotrama all’altezza delle aspettative.
Sono certo che leggendo tutto questo anche a voi sarà sorta una domanda: ma non abbiamo già visto tutto ciò? Tutte queste parole non ci rievocano qualcosa? La risposta non può che essere sì: il cinema. Tutti gli aspetti elencati finora sono caratteristiche fondanti del cinema, appannaggio di quel grande spettacolo che è la celluloide. Eppure ancora la distanza è enorme tra i due aspetti. Per ovviare a questo, proprio Twin Peaks fece da trait d’union in questo senso con il film Fuoco cammina con me del ’92. Tentativo riuscito con alterni risultati a creare una coerenza tra un prodotto artistico e l’altro.
Tutto questo è sufficiente a spiegare il cambio di rotta nelle serie televisive di oggi rispetto ad allora? Ovviamente no. Dei molti aspetti trascurati in questa disamina ce n’è uno che merita la medesima attenzione almeno per l’importanza che ha avuto e per essere stato a sua volta punto di svolta nel modo di fare Serie Tv dal quale non si è potuto più prescindere: il budget. Anche questa svolta ha una data ben precisa ed anche in questo caso la variazione è epocale. Stiamo infatti parlando del 22 settembre 2004 data di uscita dell’episodio pilota di Lost, la serie televisiva creata da J. J. Abrams.
Alla qualità di prodotto portata dalla Serie di Lynch, si aggiunge una capacità di investimento nel prodotto seriale televisivo senza precedenti. L’unione di questi due aspetti: la qualità cinematografica portata nelle Serie Tv e i medesimi budget, permettono la nascita di produzioni di un livello sempre più alto. Questi due elementi sono il viatico per arrivare, negli anni successivi a quella pletora di produzioni che sono il nostro pane quotidiano.
La strada aperta quasi trent’anni fa da Twin Peaks è in pieno sviluppo. Il debito che ancora oggi paghiamo al capolavoro di David Lynch è enorme. Da qulla lontana domenica del aprile 1990 lo sviluppo delle Serie Tv è stato esponenziale e le caratteristiche principali che possiamo riscontrare sono due:
- le potenzialità narrative. Per mezzi e durata le Serie Tv potranno sempre più competere con il cinema in quanto a offerta di tematiche differenti, andando a sondare gli aspetti più diversificati della natura umana.
- la capacità di sdoganare gli aspetti più reali e contemporanei della società umana. Basti pensare alla figura dell’antieroe portata a livelli mai visti prima come hanno fatto prodotti quali Dexter, House of Cards, The Wire o Breaking Bad. Sondare e approfondire le tematiche più calde della società in cui viviamo dedicando tutto il tempo che questo mezzo concede per proporle sotto punti di vista e chiavi di lettura che il singolo film non potrà mai offrire.
Le Serie Tv, infine, soppianteranno mai il cinema? Anche in questo aspetto Twin Peaks ci dà la risposta: improbabile. Il tentativo di trasportare la Serie sul grande schermo ha mostrato alcuni limiti. Sicuramente però verrà messo in discussione.
La speranza è che le produzioni cinematografiche possano prendere spunto da questa nuova competizione per un processo di rinnovamento che da tanti anni sembra ormai latitare. Iniziare un nuovo percorso artistico a partire dalle sceneggiature andando a proporre qualcosa di nuovo, osando. Così da abbandonare questa deriva di dipendenza dal passato in cui il cinema si sta sempre più limitando. Remake, reboot, reprise sono ormai la maggior parte delle pellicole che vengono proposte. Il resto è in larga parte, come sempre, derivazione da letteratura più o meno di successo. Solo una piccola parte quasi sempre d’essai prova altre strade. Con risultati spesso scadenti o di nicchia, da non permettere un reale interesse d’investimento. Pensare a distanza di oltre un secolo dall’arrivo del treno in stazione dei fratelli Lumiere di avere una nuova epifania cinematografica forse è troppo, ma un scossa vigorosa, questa sì è essenziale!
Così come è avvenuto nel mondo delle Serie Tv con l’avvento di Twin Peaks.