Prima o poi sarebbe dovuto giungere anche il suo momento: era inevitabile.
Ma come cavolo si può scrivere qualcosa su Gordon Cole? Come si può anche solo lontanamente concepire di mettersi a battere le dita sulla tastiera del computer e vedere comparire sullo schermo la sequenza di lettere adeguata a rendere onore a quello che è NON solo un personaggio partorito dalla mente geniale di David Lynch, ma addirittura da lui interpretato?
Twin Peaks pullula di personaggi quantomeno bizzarri, anzi, potremmo arrivare ad affermare che sia proprio questa coralità di folli folleggianti a rendere Twin Peaks il capolavoro narrativo che è. Tutti loro sono magistralmente concepiti e interpretati e quando pensi di averle proprio viste tutte, che più di così non si possa fare (pensiamo anche solo ai personaggi della Signora Ceppo o a Nadine Hurley per dirne due) e sei tutto preso nel tentativo di risolvere il caso e ti ritrovi a vedere una cosa che mai avresti pensato di vedere: Ma cacchio, ma quello è David Lynch e sì, quello è proprio David Lynch e no, non ha ancora finito di stupirti. Siamo nella seconda stagione, ma a ben pensarci già nel corso della prima avevamo sentito Gordon Cole “urlare” dall’interfono con Cooper.
Gordon Cole lavora per l’FBI ed è il superiore di Dale Cooper (quando si dice: Dio li fa poi li accoppia!). Gordon Cole non sente una mazza (infatti gira con delle cuffie) e fa sbellicare dalle risate quel suo modo di comunicare urlando come dovesse parlare con qualcuno che sta in Argentina. Chiaramente, con le capacità uditive di Beethoven, molto spesso non capisce un tubo di quello che gli viene detto e, fraintendendolo, dà risposte per nulla inerenti al discorso. Ma poi c’è la chicca squisitamente sentimentale. C’è infatti un unico personaggio che Gordon riesce a sentire: Shelly Johnson e sapete perché la sente? Perché ne è innamorato da quando l’ha vista per la prima volta al RR Diner. Ma la sua stravaganza non si riduce solo alla sua sordità e alle situazioni paradossali che ne derivano, Gordon è strambo al punto da usare spesso messaggi in codice che spesso non capiscono nemmeno i destinatari. Un esempio famoso è la frase – rivolta a Cooper -: Cooper, oggi mi ricordi un piccolo chihuahua messicano!
La genesi del personaggio è del tutto casuale (come avviene per tutta una serie di trovate fortunate in Twin Peaks si pensi anche solo al caso di BOB). In una scena serve che qualcuno parli all’interfono con Cooper fingendosi il suo superiore e Lynch si presta. Poi succede anche che ci sono – probabilmente – dei problemi tecnici per cui Lynch è costretto a gridare per farsi sentire. Ed ecco nato un mito. Di lì a poco Lynch decide di creare il personaggio che egli stesso interpreterà e si inventerà il problema di udito per giustificare le grida dovute al disguido tecnico. E il nome che egli scegli per il suo personaggio non è casuale, bensì una citazione cinematografica superba: in nientepopòdimenoche Viale del tramonto il personaggio che noleggia le auto a Norma Desmond si chiama proprio Gordon Cole!
E poi ditemi che Lynch non è un genio…
Elisa Belotti
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