Il dualismo in Twin Peaks non è definitivo, ma un’apparenza che richiede il suo superamento.
In realtà, i poli apparentemente inconciliabili sono parte di un unico insieme, come da prescrizione taoista.
Lao-Tzu vi direbbe che “il Tao è vuoto, come una ciotola” e cose simili: l’estetica di Twin Peaks a confronto è un libretto d’istruzioni dell’IKEA e vediamo così che il nano e il gigante sono in realtà uno e lo stesso, “one and the same”.
Similmente, Hawk spiega che secondo la leggenda la Loggia Nera è una tappa necessaria perché uno spirito ascenda verso la perfezione. E qualora di fronte al confronto con la nostra stessa ombra, il nostro doppio, il BOB che tutti in parte conteniamo, dovessimo fuggire, rifiutare l’altra metà, resteremo imprigionati per sempre nello stesso teatro degli orrori che non abbiamo avuto il coraggio di accettare.
La Twin Peaks del bene contiene quella del male, e le linee spezzate formano un cerchio.
Il cerchio è un’altra figura simbolica che non è solo cara alle ciotole di Lao-Tzu, ma chiaramente anche a Lynch. Twin Peaks pullula di cerchi: riflettori, semafori, anelli, Saturno, cerchi di candele, cerchi di alberi, ciambelle, collane, pomelli posseduti, continue immagini della luna, inquadrature di tazze di caffè dall’alto.
L’immagine del riflettore è una costante importante: il cerchio di luce focalizza l’attenzione dello spettatore su un’area precisa, manifesta la voragine, crea aspettativa ma dona anche un senso di intimità, di voyeurismo, di posizione privilegiata.
La definizione di un’area precisa crea un parallelismo importante nei momenti che precedono la morte di Maddy, laddove il fascio di luce che appare sulla ragazza la collega alla rivelazione del Gigante, anche lui illuminato in maniera molto simile. Ciò esprime esteticamente anche il divario fra pubblico e privato, fra la scena del locale e l’orrore intimo dell’assassinio incombente.
La drammatizzazione della rivelazione, dello sguardo privato sul pubblico, dello squarcio di luce fra l’oscurità è usata anche (dai tempi del buon vecchio Shakespeare) a simboleggiare una posizione di potere basata sull’acquisizione di conoscenza proibita o teoricamente inaccessibile. Questo concerne i riflessi delle tende rosse dalla pozza illuminata, come dal fascio di luce che rivela la vera natura dell’ambiente e in diversi atti di spionaggio compiuti dai personaggi durante la Serie.