IL COLPO DI SCENA
Forse che ci sarebbe stato un colpo di scena in Wayward Pines l’avremmo intuito comunque dalla presenza di Shyamalan, “L’Uomo-Plot-twist”. Nel 5° episodio della prima stagione scopriamo un’impensabile verità. Siamo in realtà nel 4028. Non è rimasto nulla della vecchia civiltà. Gli esseri umani si sono evoluti in mostri. Wayward Pines è l’unica speranza che l’umanità come la conosciamo noi possa continuare.
Sicuramente questo colpo di scena “colpisce”. Chi se lo sarebbe mai aspettato? E adesso?
E adesso iniziano le dolenti note.
Il resto della prima stagione se ne va in incomprensioni evitabili che derivano dall’apparente impossibilità di informare il resto degli abitanti di Wayward Pines di questa situazione. Diciamo anche che è una scoperta che lascia poche porte aperte.
1) La popolazione è in grado di accettare questa verità? Benissimo. Fine.
2) La popolazione non è in grado di gestirla? Riaprite le porte del suicidio e del fascismo.
Quel che è certamente chiusa per sempre è la porta del mistero. E che altro c’è da scoprire? Niente, letteralmente.
Questo plot-twist sembra rapidamente molto prematuro. Quello del finale della prima stagione sarebbe stato efficace se non fosse stato seguito dall’accozzaglia di clichés e noia della seconda stagione. Però adesso sappiamo che Jason se la fa con sua mamma. Non vi sentite infinitamente arricchiti da questa verità? Per non parlare del modo in cui è trattata. Se fossimo acidi diremmo quasi che data l’inutilità di questa scoperta ai fini della trama avrebbero potuto risparmiarcela.
Del plot-twist principale di Twin Peaks c’è poco da dire perché è talmente riuscito, talmente sconcertante nel suo orrore che davvero si commenta da solo.
Potete scegliere di vedere BOB come una rappresentazione simbolica della potenzialità (e tragica attualità) del male. Potete vederla come la storia di un uomo costretto a compiere atti orribili da una forza troppo più grande di lui. Resta una scena magistrale.
Abbiamo visto Leland Palmer piangere come un disperato, alienarsi, impazzire per la morte della sua amata figlia. I momenti che precedono la sua morte, i momenti segnati dalla consapevolezza di ciò che ha fatto, sono di un’enormità drammatica raggelante.
L’identità dell’assassino di Laura Palmer distrugge la domesticità, distrugge l’intimità, la sicurezza.
I colpi di scena in Twin Peaks vanno sempre a segno, anche quando presentano un tono goliardico e splendidamente surreale.