Avete presente quando arrivava il primo giorno di scuola e paradossalmente si era contenti di tornare a scuola? Ecco, udire le note della colonna sonora di Francesco Gabbani ha sortito lo stesso effetto della prima campanella dell’anno. Un Professore 2 è finalmente riapprodato sui nostri schermi nella notte tra il 13 e 14 novembre su RaiPlay, mentre dal 23 novembre è andato finalmente in onda in prima serata su Rai1, iniziando così un percorso composto in totale da sei appuntamenti settimanali.
“Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell’impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va”
Nessun momento sarà uguale due volte, nessun istante potrà mai essere replicato; anche quello che all’apparenza potrebbe sembrare statico, immobile, in realtà è dinamico, perché il movimento è l’essenza stessa dello scorrere del tempo. Questa sarà la prima lezione – dedicata al panta rhei di Eraclito – di Dante Balestra (interpretato da Alessandro Gassmann) all’inizio di Un Professore 2. Potremmo interpretarla un po’ come un’anticipazione di quello che rappresentano oggi i ragazzi in questa nuova stagione. Per quanto la serie si sia presentata nuovamente come un’ondata di aria fresca, notiamo fin da subito che i diversi animi dei giovani protagonisti sono mutati. E a cambiare notevolmente è proprio uno dei focus principali di Un Professore: il rapporto tra Manuel (interpretato da Damiano Gavino) e Simone (interpretato da Nicolas Maupas). Non prendiamoci in giro, e ammettiamo tranquillamente, tutto l’interesse del pubblico ormai gira intorno a loro.
Il rapporto tra i due, in questa nuova stagione, sarà messo nuovamente a dura prova: a seguito dello sfratto, che ad Anita non sembra proprio andare giù, lei e il figlio saranno ospitati nella maestosa Villa dei Balestra, nella quale verrà allo scoperto la relazione amorosa che i due genitori portano avanti già da un po’.
Dopo essere rimasti un po’ con la bocca asciutta alla fine della prima stagione di Un Professore, è normale ritrovarsi adesso con la gran voglia di vedere la storia dei Simuel (ship di Simone e Manuel) arrivare a un punto ben preciso, anche se sappiamo che quella dei Simuel non è stata confermata – ma neanche smentita – come storia canone della serie. Come allaccio agli eventi – censurati o meno – non abbiamo nessuna battuta, nessun flashback: è come se effettivamente nulla fosse successo, anche se tutto è accaduto. Da un lato vediamo un Simone che sembrerebbe ormai andato avanti da quello che potrebbe essere – o non essere – successo con Manuel e che, quindi, è alla ricerca di nuovi stimoli. Dall’altro lato vediamo, invece, un Manuel che non vorrebbe sbilanciarsi troppo ma che, ahimè, fallisce miseramente e manda diversi segnali contrastanti: l’avvicinamento a Mimmo sembrerebbe provocargli gelosia, ma allo stesso tempo non perde l’occasione di avvicinarsi alla nuova compagna di classe Nina (che ha il volto di Margherita Aresti).
Il presente è soltanto un punto da ciò che siamo e stati da ciò che saremo. Esordisce così il professor Balestra nel secondo episodio – puntata dedicata a Bergson – di Un Professore, per cercare di entrare in confidenza con la nuova arrivata. Eccoci presentata una delle nuove storyline che la serie sembrerebbe voler perseguire in questa seconda nuova stagione: chi era Nina prima di frequentare il liceo più amato – al momento – di Italia? Qual è questo oscuro passato da cui lei vuole prendere le dovute distanze?
Un altro suggerimento ci viene offerto quando Dante, a seguito di uno sforzo fisico importante, si sottopone a degli esami che però non hanno esito positivo: a Professò, che ce voi già lascià?
Quindi, se prima dovevamo “preoccuparci” dei problemi e delle avventure dei ragazzi, adesso la fitta rete delle diverse trame si arricchisce con la vita degli adulti. Ancora una volta Dante si rende protagonista e, oltre ad accompagnarci come un Virgilio nei meandri della sua scuola, ci fa addentrare anche nella sua sfera più intima e privata. Difatti, proprio alla fine dell’episodio di Un Professore 2, assistiamo al ritorno da Glasgow di Floriana, la sua ex moglie, che lo costringerà in una scomoda convivenza a tre con Anita. Ma Anita, d’altro canto, dovrà fronteggiare il ritorno di una figura del suo passato che, come si potrà vedere, è ancora molto presente: Nicola, uomo carismatico e affascinante, nonché ex. Ma gli intrecci non finisco qui!
A seguito di un imbarazzantissimo incontro tra Anita e Nicola, quest’ultimo deciderà di provare a far incontrare il grandioso professore di filosofia del liceo Leonardo Da Vinci con sua figlia Viola, la quale, a seguito di un incidente in cui è rimasta paralizzata, ha deciso di non andare più a scuola. Riuscirà il super professore a convincerla?
I primi due episodi di Un Professore 2 hanno sicuramente riconfermato la freschezza che una serie del genere può dare – ora più che mai necessaria in mezzo a tutto il pessimismo cosmico che ci circonda – e ci hanno fatto vedere una faccia di mamma Rai un po’ diversa, anche se forse ancora po’ troppo ancorata a retaggi ormai superati. Siamo giunti nel 2023 ed è arrivata l’ora di sdoganare tutti questi tabù su determinati temi, così come è giusto cercare di aprire la mentalità e abbracciare le bellissime sfaccettature che la vita ci riserva. Però il cambiamento c’è: Eraclito ha ragione su questo, l’impegno anche, e si vede. Un tempo potevamo solo sognarci di vedere o anche solo sentir parlare dei diversi tipi di inclusività in un programma in prima serata, ma, nonostante oggi qualche passo in avanti sia stata fatto, la strada da percorre è ancora lunga. Quindi, se vogliamo fare nostra una delle tante frasi che ci siamo sentiti dire nelle aule di scuola: è intelligente, ma non si applica. Non mettiamo però freni alla provvidenza, siamo ben lontani da un punto di non ritorno, anzi, siamo davvero speranzosi che questa seconda stagione di Un Professore possa regalarci nuove e grandi emozioni. Lo speriamo davvero.