Lorelai Gilmore di Una mamma per amica è una di quelle madri moderne che fanno tanta invidia: è simpatica, svampita, alla moda, frivola quanto basta, mai troppo severa, elastica, permissiva, divertente, leggera e, quando serve, un’ottima spalla su cui piangere.
Una mamma da amare, non come la signora Kim.
Una, insomma, che non ci fa vergognare quando gli amici si presentano a casa all’improvviso, ma che, al contrario, si potrebbe tranquillamente unire alla festa senza metterci in imbarazzo.
Il suo rapporto con Rory, basato su conversazioni-fiume fatte a velocità raddoppiata nel corso delle varie stagioni di Una mamma per amica, è complice e alla pari. Non ha insomma il polso duro della classica madre rigida e sofisticata.
Non ne ha bisogno, perché è un’amica, una confidente, una consigliera. Rory alla madre dice tutto, pure troppo: non ci sono segreti o bugie, perché la ragazza è limpida come uno specchio.
Per lei non ci sono tante imposizioni, c’è molto dialogo. Inoltre cerca sempre di trovare un punto di incontro con la figlia, nel duro ruolo di giovanissimo genitore single. Non può essere altrimenti, dato che ha avuto come esempio genitoriale Emily. La nonna di Rory l’ha ingabbiata, ricattata e oppressa e ancora continua a farlo nella vita adulta.
Lorelai è quanto di più lontano ci possa essere dalla media delle madri normali o, per lo meno, dall’idea che abbiamo di loro.
Una figura che ci dia regole, che ci punisca severamente quando sbagliamo, che ci faccia arrabbiare e, alla quale, a volte, diremo: “Ti odio!”, senza pensarlo davvero.
Lorelai Gilmore, invece, non riesce quasi mai a litigare con sua figlia. Anzi, ha con lei un rapporto specialissimo, viscerale, che ci si trova a invidiare. Se ci pensate bene, Una mamma per amica non potrebbe essere titolo più calzante.
Alla lunga, però, questo rapporto diventa eccessivo e, per certi versi limitante. Le vite e le scelte di Rory non sono quasi mai prese in autonomia, perché Lorelai viene sempre tirata in ballo, o dalla stessa figlia, o coinvolta dai genitori, o perché si sente in dovere di intervenire in prima persona.
A ben vedere, non è nemmeno del tutto un male. Infatti le poche volte che Rory agisce di testa propria, dimostra di compiere quasi sempre le scelte sbagliate.
Rory fatica a trovare il proprio posto nel mondo perché deve confrontarsi con un modello di madre e di donna quasi irraggiungibile. Lorelai, seppur rimasta incinta da adolescente, riesce a emanciparsi dai soffocanti genitori, va a vivere da sola, cresce la figlia senza l’aiuto del compagno, facendola diventare una studentessa modello e una bravissima ragazza. Perché, diciamolo, Rory è così brava che si fatica a credere che sia vera. Al contrario di Lorelai, però, non ha mai lottato per niente.
Invece, Lorelai ha fatto tutto da sola, riuscendo anche a trovarsi un lavoro onesto, che poi cambierà, buttandosi nel vuoto dell’apertura del Dragonfly con la migliore amica. Attività che, manco a dirlo, si rivelerà un successo.
Certo, la sua vita amorosa è fatta di alti e bassi, ma è elettrizzante, avvincente, appassionante.
Lorelai, nonostante le difficoltà, è una vincente.
Ed è questo il modello a cui non solo si ispira, ma al quale Rory deve dimostrare di essere all’altezza tutti i giorni. Non è un compito facile e, in effetti, la giovane non riesce proprio al meglio. Il problema di Rory è che, al primo fallimento, perde fiducia in se stessa. Al contrario della madre, si abbatte tremendamente e finisce per buttare via la propria vita.
Per molto tempo, guardando le prime stagioni di Una mamma per amica, ci si è aspettato che Rory andasse incontro a un solido futuro di soddisfazioni personali e professionali. Niente di tutto ciò accade, per una serie di eventi sfortunati, di scelte sbagliate e di continui errori ripetuti.
Lorelai ha qualche colpa? Come ogni genitore, certo che sì. Non è certo un caso che proprio il mestiere di genitore sia tra i più difficili del mondo, perché l’errore è sempre dietro l’angolo.
Più che una amica, avrebbe dovuto essere una vera madre vecchio stampo: più severa, meno tollerante, ma anche più elastica e, per assurdo, un po’ più simile a Emily.
Tutte le pressioni che Rory riceve, sia da parte di Lorelai che dei nonni, a essere la migliore, tutte le aspettative riposte sulle sue spalle gravano su di lei come un macigno.
Rory è terrorizzata dal fallimento, perché non sa affrontarlo o risolverlo.
Non è stata cresciuta a incassare i colpi, ma le è stata spianata la strada alla vita più semplice e positiva possibile.
Quindi, per quanto Lorelai Gilmore sia uno degli esempi genitoriali più iconici delle Serie Tv e per quanto la vita con lei sarebbe stata divertentissima, non è di certo la madre ideale.