Il crossover che non ci avete chiesto ma che vi meritate, quello tra due fra le serie più controcorrenti italiane degli ultimi anni: Una Pezza di Lundini e Boris. Per farlo, abbiamo scelto di portare avanti un’intervista condotta dal mitico Valerio Lundini all’inimitabile Stanis La Rochelle. Quali deliri li attendono? Restate con noi per scoprirlo.
Attenzione, nel corso di questa strana intervista a Stanis La Rochelle, ovviamente mai fatta davvero e del tutto figlia della nostra fantasia, potreste imbattervi in lievi riferimenti a Boris 4. Siete avvisati.
Emanuela Fanelli: Oh, ma ce movemo?! Valè, vedi de nun farmi fa’ brutte figure stasera, eh. Se va tutto bene oggi me prendo ‘na scritturazione pe ‘na nuova serie per la Piattaforma. Ti dico solo “Ferretti“. Ma ce pensi? Intanto te resta pure qua a fa’ le tue intervistine.
Valerio Lundini: Emanuela, te posso di’ ‘na cosa?
Giovanni: 5, 4, 3…
Fanelli: Che vuoi, Valè?
Lundini: Ma chittese…
Giovanni: 2, 1.
Fanelli: Buonasera. Il programma previsto per stasera “La vecchia morta di meteorismo sotto il ponte ritrovata da un gruppo di ragazzini di 8 anni – inchiesta del R.I.S. a Verona“, per problemi tecnici, non andrà in onda. Al suo posto, Una Pezza di Lundini.
La scena si sposta sui Vazzanikki che intonano l’iconica sigla del programma e Valerio Lundini fa la sua entrata nello studio, correndo tra il pubblico e dando il cinque a Torpedine e agli altri. Poi si colloca al centro dell’inquadratura.
Lundini: Prima di introdurre l’ospite di oggi, ci tengo a chiarire una cosa. Nonostante le parole della critica continuino a definirci un programma alto profilo, altissimo direi. Sui social qualcuno ha osato affermare, in maniera beffarda, falsa e, sinceramente, davvero molto, molto meschina che il nostro programma non si occupa mai di divulgazione. Proprio noi, che per primi all’interno di questo programma abbiamo parlato del serio problema degli sbalzi di pressione. Non ho parole, davvero, per esprimere il mio disappunto e il mio odio per questi orribili Leoni da tastiera. Ma non vi preoccupate, fedeli spettatori, abbiamo già inviato i bracconieri sul posto per riportarli nel loro habitat ideale, quindi non ne sentiremo più parlare. Per rispondere a queste critiche abbiamo invitato qui un dottore, ma che dico, volevo dire Dottore con la D maiuscola, anche se forse, a pensarci bene, voi non avete colto la differenza… Ehm, è qui con noi il Dottor Giorgio di Villa Orchidea.
Stanis La Rochelle entra nello studio salutando il pubblico con un gran sorriso.
Stanis: Valerio, è un piacere, mi hanno detto che sei un professionista e ti sono grato per aver celebrato quello che è uno dei miei cavalli di battaglia. Dopotutto, Gli Occhi del Cuore è stata definita da molti come il capolavoro della fiction italiana. Ma il mio repertorio è molto più ampio.
Valerio: Oh, ma il vero piacere è tutto mio: per una volta riesco a intervistare un vero accademico, Signor Giorgio, non come quei vip da strapazzo che esigono dei cachet assurdi, manco avessero trovato la cura per il raffreddore.
Stanis: Stanis La Rochelle. Giorgio è il personaggio. Non me lo faccia ripetere. A proposito, il mio nuovo agente non ha ancora avuto il bonifico… Come vogliamo proceder…
Lundini: Ma, senza ulteriori indugi, ora lanciamo la scheda a cura di Alessandro Gori.
Gori: Il Dottor Giorgio, figlio di Pietro Sermonti e di un’aliena grigia nasce a Ulan-Bator nel 1793 dove viene salvato da un branco di lupi da una suora slovacca. Studioso di geologia e linguistica croata, Giorgio ottiene un dottorato in paleografia romana durante il quale entra in contatto con le menti più brillanti della sua epoca. Vero inventore della torta Sacher, a lui si deve lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Dopo aver commesso l’omicidio dell’attore di fascia B Stanis La Rochelle, Giorgio si ritira a vita privata. Ha un cane di nome Seppia.
Stanis: No, ma mi state prendendo per i fondelli? Cos’è ‘sta buffonata? Primo: chi ha scritto la scheda si prepari a ricevere una diffida dal mio stuolo di avvocati. Secondo: Stanis Rochelle non può mai morire. L’ho messo come clausola nei miei contratti. Infatti, sapete cosa succede nella serie mai andata in onda Vita di Gesù in cui sono grande protagonista? Spoiler: muoio e risorgo. Non è un caso.
Lundini: Scusi, proprio lei che è un uomo di scienza mette in dubbio le ricerche approfondite di un professionista come il nostro Alessandro Gori?
Emanuela Fanelli a questo punto entra in scena con un abito da gala, argentato, splendida e sorridente.
Fanelli: Signor La Rochelle, non ascolti questi buzzurri. Ci penso io a lei. Grande fan del suo lavoro, Emanuela Fanelli. Lei, Stanis, è un grandissimo interprete. Come sta? Tutto bene? A cosa sta lavorando?
Emanuela porge le mani a Stanis per farsele baciare. Stanis è stranito, sorride e declina l’invito.
Stanis: Mi deve scusare, ma la mia piccolina, che ora è anche la mia agente, potrebbe non apprezzare che io fraternizzi troppo con una donna bella come lei. A cosa sto lavorando mi chiede? A cosa non sto lavorando sarebbe la domanda giusta da fare. Tanti progetti, internazionali, serie, film, un documentario sulla mia vita. Ma al momento la cosa che mi preme di più è accontentare i fan che in migliaia, anzi milioni, ogni giorno sui social, pubblicano post con l’hashtag #releasethestaniscut di Vita di Gesù, ingiustamente censurata dai Poteri Forti.
Fanelli: Ah, interessante. E sei ancora in contatto con René Ferretti? Dopo il successo della sua ultima opera so che sta cercando la protagonista della sua prossima pellicola. Io sono già nel giro: lo conosci il produttore Lopez? Abbiamo avuto un bel flirt un po’ di tempo fa, ma non s’è fatto più sentire… C’hai il suo nuovo numero? O magari puoi farci tu una buona parola!
Lundini: Emanuela, ma te levi? Qua noi dobbiamo parlare di scienza, di operazioni chirurgiche, non dei tuoi filmetti da quattro soldi. Piuttosto, Giorgio, studiandoti ho letto una cosa incredibile. Mi spieghi un po’ come hai fatto a operare con una simile precisione quando eri cieco?
Fanelli: Oh, ma questo è de coccio eh.
Stanis: Ancora? Ma continua con questa storia? Giorgio non sono io, è un personaggio di una fiction. Stupenda, realistica, ma pur sempre una fiction. Comunque, se vuole proprio saperlo, lui impara a vedere usando gli “Occhi del Cuore”, quelli del titolo della serie: poetico non trovate?
Fanelli: Sì, ‘na poesia. Ma mi dica, com’è stato recitare a fianco del grande Mariano Giusti?
Lundini: Ma aspetti, gli “Occhi del Cuore”, sono fisicamente degli occhi? O è un nome scientifico di una procedura medica? Mi faccia capire. Aveva la mia curiosità, ma ora ha la mia attenzione. L’avete riconosciuta? Ahah.
Stanis: NO. Adesso basta: o mi fate domande su me medesimo o io me ne vado e già che ci sono ti infilo quella tua Pezza dove so io. Ho una villa in Toscana, mandata avanti dagli unici toscani meritevoli di tutt’Italia, che mi aspetta e un sacco di progetti a cui partecipare. Non sprecate il mio tempo.
Lundini: Sì, ma si calmi, oh! Non so come fa a operare ogni giorno con un simile atteggiamento. Allora, dalla regia mi dicono che la signora Anna è una grande fan del suo lavoro.
Anna: Oh, sì, opplà, eccomi qua. Dottor Giorgio, sono una sua grande ammiratrice, ma in realtà le devo confessare che la mia vera passione va a suo fratello Eric. Pensare a lui mi scaldava nelle notti insonni
Stanis si passa una mano davanti agli occhi, palesemente esasperato ed Emanuela gli si avvicina per bisbigliargli qualcosa all’orecchio, ma lui si ritrae subito infastidito.
Tenente Silvestri: Lei sa cos’è un meme, Dottor Giorgio?
Lundini: Per carità, fermatelo! Me so’ stufato dei tuoi meme. Torpedine, aiutami!
Valerio si fionda sul tenente insieme a Torpedine prima che egli possa estrarre i suoi soliti cartelli. Inizia così una lotta che porta i due a rotolare per terra dimenandosi.
Stanis: Mai, dico mai, in tutta la mia carriera ho visto dei pagliacci come voi, e ho affrontato tutta la filmografia di Kubrick.
Valerio, a questo punto, si ritrova vicino ai cameramen, ma nota qualcosa di strano: dietro agli operatori del proprio programma vede ulteriori cameramen. Così l’uomo inizia ad avvicinarcisi con fare minaccioso.
Lundini: Regia, chi sono tutti ‘sti tizi: avete assunto nuova gente? Sapete che voglio dirigere personalmente tutti i colloqui, non possiamo accettare chiunque. E se abbiamo tutti ‘sti soldi dobbiamo rinegoziare il contratto. Sono io che tengo su la baracca qui eh! Ah, non sono nostri mi dite.
Stanis: Questi qua sono i miei ragazzi, caro il mio Valerio Lundini, stanno girando il documentario sulla mia vita altro che la tua stupida “Pezza”. Lo avresti saputo se avessi fatto domande sensate sulla mia sfavillante carriera invece di inventare fandonie sul mio conto.
Stanis (avvicinandosi): Avete tutto il materiale? Attenti a non farvelo rubare, eh! Non si sa mai, da ‘sta marmaglia. Così il mondo intero saprà come funziona nella Rete, eh… Altro che tv verità… Con tutti i tagli che fate ricostruite le cose ad arte per farci dire quello che volete voi! Ma non fregherete Stanis La Rochelle. Aspettate, ma là in fondo chi altro c’è?
Lundini: Ah, dici loro? Sono quelli di Boris ci hanno chiesto se potessero fare qualche ripresa per la nuova stagione della loro serie tv. Mai vista eh ‘sta Boris, pare la solita roba che danno in Italia, non come il nostro innovativo programma, non sei mica nel cast?
Stanis: Boris? Ma che nome è?!