Riguardare il pilot di La vita segreta di una teenager americana è stata un’esperienza molto particolare. Un ritorno al passato, ai ricordi di MTV Italia, a un modo di fare serie tv che oggi difficilmente si ritrova. Serie che, nel bene e nel male, hanno caratterizzato il primo decennio degli anni 2000, riscuotendo grande successo in termini di ascolti. Al netto dell’affetto che proviamo nei confronti di questi prodotti, difficilmente si riesce a perdonare del tutto tanti difetti e ingenuità. Tanti sono stati molto duri nei suoi confronti e, da un certo punto di vista, è difficile dare loro torto. Eppure guardare l’episodio pilota di questa serie resta comunque un viaggio nella nostalgia, andando a riscoprire una storia che ha accompagnato molti adolescenti (a proposito, qui trovate una lista dei migliori teen drama) e non solo per anni cruciali della loro vita.
Ecco qui 10 cose che abbiamo pensato riguardando il pilot di La vita segreta di una teenager americana!
1) Personaggi un tantino stereotipati
Al primo posto abbiamo subito un difetto che le serie teen americane, in passato, avevano frequentemente. I personaggi sicuramente vengono distinti chiaramente ma, a una prima occhiata, sono eccessivamente definiti. La brava ragazza con (per l’appunto) una “vita” segreta, quella più disinibita, quella casa e chiesa, il ragazzo belloccio che ha molto successo. Insomma non ci sono grandi sorprese, tutti profili che abbiamo già visto tante volte e che conosciamo molto bene.
2) Il cliché del campeggio
Quello che succede in campeggio…rimane in campeggio. Tanti ragazzi tutti assieme, al di fuori della scuola, spesso in tenda, in grado di nascondersi da occhi indiscreti: tutto può succedere. Non è la prima volta in cui vediamo coppie nascere in campeggio e vite segrete prendere vita. Anche se non viene mostrato spesso, come in questo caso, resta uno degli argomenti principali per tanto tempo e, talvolta, la causa scatenante degli eventi narrati. Cari americani, i vostri campeggi sono decisamente turbolenti!
3) Si parla solo di sesso?
I protagonisti della serie sono teenager, ragion per cui non è affatto strano che la sfera sessuale sia uno dei principali argomenti di conversazione. Tuttavia quando su 40 minuti di episodio almeno la metà vengono trascorsi a parlare esclusivamente di questo, in ogni forma o maniera, persino mentre tra amici si balla in pista, allora la cosa si fa pesante per lo spettatore.
4) Come parlano questi?
La creatrice della serie ha ammesso di essersi fatta aiutare dagli attori per rendere i dialoghi maggiormente credibili, ascoltando suggerimenti in merito a vocaboli e slang da utilizzare. Il pilot di La vita segreta di una teenager americana risulta però parecchio straniante e il motivo principale, a dire il vero, non è nel vocabolario. Al contrario a essere veramente strana è l’apertura nei confronti degli argomenti trattati, nel modo in cui degli adolescenti parlano apertamente di essere ancora vergini e di prendere una certa decisione solo per fare sesso, oppure nella semplicità in cui si parla del proprio difficile passato e del desiderio di conquistare molte ragazze pur amando sé stessi.
Considerando che frequentemente i teenager affrontano difficilmente argomenti sensibili, in particolare di fronte ad adulti, è difficile credere davvero nella sincerità dei protagonisti della serie. Il problema risiede nel fatto che le serie teen non venivano scritte da chi conosceva davvero questo mondo, mentre oggi al contrario difficilmente se ne occupa chi non ha una certa conoscenza degli adolescenti odierni.
5) Le ragazze sono stereotipate?
Un altro cliché che, fino a pochi anni fa, e talvolta ancora oggi, si ritrovava spesso in prodotti di questo tipo. In termini di scrittura e varietà, è un errore dare l’idea che quasi che tutte le ragazze non vogliano avere rapporti o possano averli soltanto dopo una lunga relazione. Al contrario, il ragazzo sbava attendendo il momento tanto atteso, mentre la fidanzata è disinteressata. Negli episodi e nelle stagioni successive si riuscirà a dare una visione più veritiera, con ragazze descritte con i loro desideri in modo ben più realistico e rispettoso. L’impressione che lascia il pilot però è questa, con ragazze costruite attorno a tabù.
6) Il padre che non dialoga
Supportato indirettamente e silenziosamente dalla moglie, il padre di Amy rappresenta lo stereotipo del padre duro che vuole una “brava figlia”. Quale può essere la descrizione di una brava figlia? Per quanto si possa discutere sul fatto che oggi, talvolta, ci sia anche un trend prematuro, indubbiamente fa sorridere vedere un genitore proibire e imporre senza però affrontare determinati argomenti col dialogo. Un modello che difficilmente funziona e, non a caso, è proprio Amy a restare incinta, nonostante le imposizioni del padre.
7) Non un cast imperdibile
Col senno di poi, il cast della serie non presenta grandi nomi che siano stati in grado di emergere davvero. A eccezione di qualche adulto, e della protagonista di cui parleremo nel punto successivo, l’unica attrice che abbiamo recentemente rivisto è Francia Almendárez che in How I Met Your Father si è vista nei panni di Valentina. Era difficile aspettarsi altro perché, pur avendo visto anche di peggio, il livello attoriale decisamente non è molto alto. Indubbiamente però certi personaggi sono così stereotipati che non era facile riuscire a fare molto meglio.
8) Una giovane Shailene Woodley
Shailene Woodley ha cominciato giovanissima la propria carriera di attrice, già durante l’infanzia. La vita segreta di una teenager americana è stata la prima occasione in cui ha avuto un ruolo davvero da protagonista. Purtroppo, a parer nostro, nel pilot anche lei non emerge particolarmente, recitando a livelli ben lontani da quelli in cui l’avremmo vista recitare in altri prodotti (anche di quelli realizzati negli stessi anni di uscita della serie). Il personaggio di Amy però, in questo episodio pilota, è piuttosto chiuso e preoccupato, non permettendole di dare il proprio meglio. Negli episodi successivi la Woodley riesce a emergere maggiormente, senza però riuscire mai a esprimersi al meglio delle sue capacità.
9) Devo conquistarla a tutti i costi!
Ben è un ragazzo che prova un sincero affetto nei confronti di Amy. Dopo essere stato mollato decide di imparare a suonare uno strumento pur di riuscire a conquistarla, nonostante fosse stato “rifiutato”. Alla fine riesce a far sì che Amy lo noti e che ricambi i suoi sentimenti. Oggi però riusciremmo a vedere un comportamento simile descritto in modo positivo? Non trattandosi di un vero e proprio rifiuto (Amy aveva altro per la testa e lo nota appena) probabilmente sì. Ciononostante fa strano sentire oggi un ragazzo che decide di dare tutto se stesso per conquistare una ragazza perché ha deciso che lei sarà la sua ragazza.
10) Un po’ la vecchia MTV ci manca
Concludiamo con il punto più nostalgico e, probabilmente, meno razionale. Il panorama delle serie tv, i grandi cataloghi che abbiamo ora a disposizione sono infinitamente più ricchi e di maggior qualità. Eppure, ripensandoci, guardare un canale nel quale avevamo un appuntamento fisso ogni certo a un certo orario, seppur talvolta estenuante, aveva un suo fascino e ci fa rivalutare l’attesa. Oltretutto non era male guardare e scoprire serie nuove che venivano selezionate dal canale, forzandoci a uscire dalla comfort zone se la serie non rientrava totalmente nei nostri interessi e privandoci dello stress della ricerca delle serie che rispecchiano i nostri gusti.
O forse, semplicemente, tutto questo ci manca semplicemente per pura nostalgia. E in effetti oggi tutto è decisamente più comodo. Però dopo aver rivisto questo pilot lasciateci crogiolare nella nostalgia per un attimo. Magari potremmo recuperare anche gli episodi successivi di La vita segreta di una teenager americana perché, al netto dei difetti, un po’ di voglia di rivederla per intero c’è eccome…