Uscito in sala da pochi giorni, il nuovo film con protagonista la giovane e brillante Daisy Edgar-Jones (vista nella meravigliosa Normal People), è quel film che non puoi perderti questo mese al cinema.
Deviante nella sua presentazione, La ragazza della palude, una produzione Sony Pictures, si rivela una piacevole e forte storia d’amore e riscatto che a tratti ricorda l’antenato insuperabile Le pagine della nostra vita. I motivi per andare a vederlo non risiedono certo nella sua costruzione filmica, tant’è che di particolarità registiche, sonore e di montaggio, non ce ne sono tante, anzi forse proprio poche. Tuttavia, per gli amanti degli amori tormentati, questa pellicola tratta da un romanzo, firmata da Olivia Newman e prodotto da Reese Whiterspoon mi ha convinta, e vi spiego il perché.
La trama
La storia tratta dal romanzo si costruisce e si articola tramite i flashback della narratrice, che ci racconta la sua verità. Tutto ha inizio con il ritrovamento di un cadavere, quello del giovane e affasciante Chase Andrews (Harris Dickinson – Maleficent). Se da prima si pensa a un incidente, in cui l’uomo è precipitato da una torretta in forte deterioramento, si inizia poi a pensare che la vera colpevole sia stata proprio Kya (Daisy Edgar-Jones), soprannominata appunto la ragazza della palude.
La giovane viene rinchiusa nel carcere e seguita da un avvocato che prende a cuore il suo caso, e proprio grazie a lui Kya inizia a raccontare la sua verità, che noi vediamo attraverso i flashback che costruiscono l’arco narrativo del film della Sony Pictures. La bellezza e la movimentazione del film con Daisy Edgar-Jones risiede anche, oltre alle sue capacità attoriali, in un plot che funziona alla perfezione riuscendo a incuriosirci.
Kya Clark, come nel romanzo, è una bambina vivace, che vive da sempre nelle paludi che circondano Barkley Cove, un villaggio di pescatori nella North Carolina negli anni ’50, con il padre, la madre e i fratelli. Da subito scopriamo che quello che sembra un nascondiglio felice è invece un covo di orrore, fatto di violenza domestica ad opera di un padre ubriacone. Di lì a poco tutta la famiglia fugge, e la bambina si ritrova da sola con il padre, senza istruzione e spesso sporca e affamata. Quando anche il padre la abbandona, Kya trova il modo di sopravvivere grazie alla raccolta delle cozze, che vende a due venditori del villaggio che a poco a poco la prendono a cuore, la vestono e la aiutano come possono.
Da questo momento in poi seguiranno spoiler.
L’originale love story di La ragazza della palude
Kya cresce e intrattiene una sorta di rapporto epistolare con Tate, un bambino che già anni prima le faceva visita. Un giorno i due si incontrano e Tate, ormai adulto e affascinante, le propone di insegnarle a leggere e scrivere.
Tra i due nasce un amore puro che sembra non poter finire in nessun modo. A Tate non importa delle condizioni di vita della ragazza e inoltre condivide con lei un reale interessamento a ciò che li circonda. Kya inizia a disegnare ciò che vede e a raccontarne, scrivendo bozzetti di quello che potrebbe essere un libro sulla palude, con tanto di spiegazione sulla fauna e sui piccoli abitanti del luogo.
Purtroppo questo piccolo equilibrio di tranquillità viene interrotto quando il ragazzo deve partire per il college, non prima però di aver promesso a Kya che sarebbe tornato il 4 luglio e averle dato una lista di editori a cui spedire i suoi bozzetti. Il tempo passa e la ragazza porta avanti la sua vita come ha sempre fatto, disegnando bozzetti e raccogliendo e rivendendo cozze fino al fatidico giorno in cui il suo amore avrebbe dovuto far ritorno da lei. Tate però non si presenta, e non lo fa per i successivi 5 anni.
Il diavolo dal viso angelico
Kya sembra aver superato la forte delusione d’amore e inoltre la vita sembra volerla ripagare con un nuovo amore. Arriva Chase, un affasciante ragazzo dagli occhi azzurri che si dimostra interessato a lei. Il primo approccio tra i due non è dei più idilliaci, tant’è che l’approccio esuberante e inappropriato di Chase spinge Kya ad allontanarlo, per poi ripensarci a causa della sua insistenza.
I due si frequentano e se noi capiamo subito che la differenza con Tate è eccessiva, Kya inizia a fidarsi di lui che nel frattempo le dice di volerla sposare. Un giorno però, la ragazza lo incontra in paese in compagnia di una giovane che si definisce la sua fidanzata. Tutto il mondo le crolla addosso e tornata nella palude si nasconde consapevole che da li a poco il bugiardo sarebbe accorso per parlarle. Non trovandola Chase inizia a urlare e a dimostrarsi violento, svelando finalmente la sua vera natura.
Nel frattempo Tate torna in paese e scopre della relazione da Chase, in un momento in cui l’uomo bugiardo stava vantando gli amplessi sessuali che aveva con la ragazza con un gruppo di amici. Tate, preoccupato, torna da Kya che dopo la delusione d’amore decide di non volerlo più ascoltare.
La ragazza della palude – un tema delicato
A un certo punto, quella che sembrava una semplice love story tormentata ha come un punto di non ritorno.
Chase riesce finalmente a rintracciare Kya, prova a parlarle e quando questa lo rifiuta la violenta. Kya riesce a difendersi colpendolo con un sasso e minacciandolo che se lo avesse rifatto lo avrebbe ammazzato. Purtroppo queste parole vengono udite da un passante e usate come prova contro di lei in tribunale.
A questo punto del film, Kya dice una cosa molto forte. “L’uomo violento vuole sempre avere l’ultimo pugno”. Così inizia la fase del terrore, in cui la povera ragazza, letteralmente perseguitata da Chase, si nasconde per paura di essere trovata, violentata e probabilmente ammazzata di botte. Kya conosce la violenza, ma decide di non fuggire di fronte ad essa, e proprio grazie all’aiuto di Tate decide di concedersi una piccola “vacanza” per incontrare gli editori disposti a pagarla per i suoi bozzetti.
A questo punto, la storia passata si interrompe e torniamo nella sala di tribunale, in cui la povera donna viene accusata dalla madre di Chase, di averlo ucciso e di avergli rubato una collanina che però non viene trovata dalla polizia nella casa della ragazza.
Chi sceglie di non agire può fare ammenda
Il processo prosegue e la cattiveria del paese si fa sempre più evidente. Tutti conoscevano Kya e la sua storia e nessuno ha mai fatto nulla per aiutarla, nessuno tranne la coppia del negozio che fin da piccola l’ha trattata come una figlia. Nell’arringa finale, l’avvocato Milton, ricorda a tutti ma soprattutto alla giuria, l’omertà dimostrata nei confronti della giovane, e che non è mai troppo tardi per fare ammenda. Il discorso colpisce a pieno e infatti Kya viene giudicata innocente e rilasciata immediatamente.
Kya e Tate si godono finalmente il loro amore, senza figli, e puro all’interno della palude che diventa di fatto il loro posto nel mondo. Alla morte della donna, un anziano e ancora innamorato Tate, rovista tra i libri di Kya e trova nascosta la collanina di Chase, capendo che era stata davvero lei ad ucciderlo.
Perché guardare la ragazza della palude
Il film della Sony Pictures è un film senza infamia e senza lode. Una love story originale a tratti cupa, che grazie alle ambientazioni ricorda molto Le pagine della nostra vita. È una storia di riscatto e solitudine, di amore e odio e allo stesso tempo porta a riflettere sul diritto di qualsiasi essere umano ad avere rispetto e ricevere aiuto.
Sicuramente non è film perfetto, nonostante le due ore molte linee narrative non sono state sviluppate a pieno, così come la caratterizzazione di certi personaggi. Tuttavia, grazie alla sua bravura di Daisy Edgar-Jones riesce a reggere un intero film sulle spalle.
Quanto detto, se si fosse trattato di un film di diverso genere ne avrebbe abbassato la qualità, ma quando guardiamo una love story (qui ne trovi altre suggerite) vogliamo solo emozionarci, e La ragazza della palude ce lo consente a pieno.