#3 “Come due aragoste”
Sono passati nove anni da quando l’hai vista per la prima volta, e non importa se ti sei sposato una lesbica o se lei è scappata dall’altare, non importa se l’hai vista uscire con quel “viscido tipo spagnolo, o ex fidanzati, o… quel viscido tipo spagnolo”… Sai che non è la cosa giusta in quel momento e stai benissimo con un’altra, ma è lei, è la tua aragosta per la vita. La ami e l’hai sempre amata, in un modo così totalizzante da essere inevitabile. Inutile perdere tempo in stupide questioni di principio: soffrirai? Può essere, ed è statisticamente probabile che arriverai a pentirtene e a maledire il giorno in cui l’hai incontrata, ma se ci rinunciassi, guadagneresti una sola grande certezza: il rimpianto di esserti giocato l’unica possibilità di essere davvero felice.
A volte ci sono legami incomprensibili ai più, che spesso li definiranno sbagliati e inutili da portare avanti, ma quando si parla di amore si esce da qualsiasi definizione, non esiste un codice o un libretto di istruzioni, ti devi arrangiare e, per quanto tu possa provare a resistere, sarà sempre il cuore a decidere ciò che farai.
Ross e il personaggio che in Friends ci ripete a gran voce e costantemente per dieci stagioni “se è amore non demordere, non ti arrendere mai nonostante tutti quelli che ti diranno di farlo”; e lui persevera, e continua a crederci a prescindere da tutti gli sbagli, le incomprensioni e le porte sbattute in faccia: dopotutto una porta è fatta per essere aperta, e se non si apre? “Prova quello sotto”.