7. “Voglio crederci“, sì, ma non esageriamo
Ci siamo trovati, talvolta, ad assistere a personaggi e trame che hanno decisamente impedito la sospensione dell’incredulità. La prelibata fantascienza che rompe il confine con la realtà, quella che affascina l’innato istinto di chi vuol credere nell'”ultra-sensoriale” e nell’impercettibile, in alcune occasioni è arrivata a limiti che, seppure in maniera sempre avvincente e con tematiche interessanti, hanno fatto involontariamente sorridere.
8. Reyes si diletta nella meditazione trascendentale di Lynch, ma con risultati differenti da quelli del predecessore Dale Cooper
E’ evidente che il personaggio dell’agente Reyes è totalmente avulso dalla trama e (diciamolo senza paura di risultare cattivi) decisamente obsoleto.
E’ probabile che fosse stato inserito per essere utile in casi la cui natura inspiegabile fosse addirittura impercettibile a livello umano. Col suo approccio quasi trascendentale, Reyes avrebbe reso raggiungibili intuizioni altrimenti impossibili.
Ma non l’abbiamo mai vista lanciare sassi contro delle bottiglie di vetro nel tentativo di arrivare alla soluzione, e per questo la bocciamo all’unanimità.