SOGNO O SON DESTO?
Alla fine, la caratteristica che più ci manca in tutto questo caos calmo, è la percezione delle cose che in Lost non è mai stata chiara. Dopo ogni puntata sembravamo risvegliarci da un sonno eterno: durante la puntata entravamo in uno stato di trance che (salvo pubblicità) ci teneva appiccicati al televisore con grande maestria. Lost era ed è una seconda vita che oramai è rimasta in noi, come se fosse un’esperienza che un tempo abbiamo vissuto realmente in maniera diretta. Era piacevole essere uno di quei naufraghi, vivere con loro, combattere con loro e, perché no, morire con loro.
Lost è stato un mondo da scoprire e da vivere, un’Isola che aveva l’odore del mare e le sembianze di casa. Eh si, perché in un certo senso, quell’Isola era anche confortevole!