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#VenerdìVintage – 5 Serie da guardare se sei in astinenza da I Soprano

2) BReaking BAd – La terapia delle affinità

Breaking Bad

La crisi esistenziale di Walter White, le crisi d’ansia di Tony Soprano, la scalata al successo in ambito criminale, il rapporto d’amore ed odio tra Tony-Chris e Walter-Pinkman, una moglie compiacente ma pronta a metterti in disagio, e quindi si può azzardare un piccolo, (seppur strano) parallelismo tra Carmela-Skyler. Le affinità tra queste prelibate opere della serialità sono innumerevoli. Certo il buon Tony non possiede il genio e cultura del professor White, ma entrambi con tenacia, violenza e astuzia vogliono essere al vertice, simboleggiano la forza brutale dell’imporsi a tutti i costi. Due dei massimi antieroi della storia seriale, due soggetti principi con pochi (se non proprio, inesistenti) eguali.

3) Lylyhammer – La terapia della nostalgia

2016-10-14-10-12-39

Steven van Zandt, il Silvio Dante per tutte e 6 le stagioni de I Soprano, è il protagonista di questa serie tutta azione e adrenalina. Frank Tagliano è un criminale che vuole chiudere con il suo passato e pertando decide di cambiare vita ed identità, dopo essere entrato nel programma testimoni. Il nuovo pseudonimo di Giovanni Henriksen, lo accompagnerà nel soggiorno scandinavo nelle fredde terre norvegesi, anche se la New York del malaffare, non vuole certo dimenticare il suo tradimento. Se il nome viene modificato dalle circostanze, lo stesso non si può dire sulle vecchie abitudini del soggetto, che ricade in loschi affari e riveste nuovamente il suo ruolo originario. La nostalgia e l’amarcord fanno di questa serie una cura molto valida (c’è anche Tony Sirico alias Zio Paulie)… seppur lontani dalla pretestuosa qualità e innovazione sublime che The Sopranos rappresentò.

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