Spesso, quando parliamo di Dawson’s Creek, tendiamo a vedere qualcosa che ha avuto la sua epoca e che adesso non funzionerebbe più. Chiariamoci: questa è una realtà, ma è una realtà che nasconde una sorpresa. La serie, inevitabilmente, riesce a essere perfetta per l’epoca in cui cresce e si concretizza, e questo è ben evidente grazie all’iconicità con cui tuttora la ricordiamo. Sono passati anni e i teen drama sono aumentati sempre di più, ma questo non ha mai compromesso la posizione di Dawson’s Creek, che è rimasta ancorata a noi come un chiaro segnale degli anni 90.
Posto che la serie rispecchi evidentemente quell’epoca – e posto che ci piaccia anche per questo – spesso diamo per certo che un suo revival sarebbe totalmente fuori contesto adesso che stonerebbe totalmente con la nostra quotidianità. Abbiamo ragione, Dawson’s Creek inevitabilmente è un prodotto che trasuda gli anni 90, ma non dobbiamo dimenticarci una cosa fondamentale: la serie, nonostante la sua coerenza epocale, è stata fortemente rivoluzionaria.
Il percorso per diventare rivoluzionaria non è iniziato da subito. Come possiamo notare nella prima stagione, Jen si definisce “normale” per descrivere il suo orientamento eterosessuale. Questo è un dettaglio che ha provocato non poche polemiche e che non ha aiutato Dawson’s Creek nel suo percorso di crescita e rivoluzione.
Eppure, in qualche modo, le cose sono riuscite a spiccare il volo e a creare un’ambiente e una storia che ancora oggi non riusciamo a dimenticare. Anche in termini di trama, Dawson’s Creek ha dato vita a uno dei primi punti fissi delle Serie Tv: il famoso triangolo amoroso. Joey, Pacey e Dawson hanno sorretto le fila di questo intricato rapporto con molte difficoltà arrivando, però, a una conclusione che – possiamo giurarlo – è stata davvero rivoluzionaria.
Negli anni 90 l’amore era un argomento di cui parlare con estrema delicatezza e che non voleva cogliere la vera essenza dei legami. In tutte le serie si amava una persona e una soltanto, per lei si combatteva e non esisteva nient’altro che lei. Il finale di Dawson’s Creek annulla tutto questo e cancella l’idealizzazione dell’amore perfetto grazie alla scelta di Joey. La ragazza sceglie Pacey perché è lui il suo vero amore. Questo non toglie nulla, però, a quello che Dawson è sempre stato per lei e cioè la sua anima gemella. In questo modo, la serie, riesce a raccontare due tipi di amore sdoganando per la prima volta il concetto di anima gemella, spiegando che non sempre questa definizione basta per creare un rapporto concreto, a volte ci vuole anche altro.
Ed è con lo stesso obiettivo che Dawson’s Creek cerca di trattare i legami compiendo scelte che, per gli anni 90, erano difficili da prendere.
Inizialmente il personaggio di Jen viene presentato come un personaggio pentito per il suo passato e che cerca di essere una persona migliore, eppure a un certo punto la serie riesce a capire e costruire la storia con un punto di vista diverso: Jen non è sbagliata, è indipendente, forte, una donna libera che ha tutto il diritto di esserlo. Questo concetto è stato fondamentale per la serie e ha sdoganato finalmente tutti quei tabù che riguardavano il mondo femminile e isuoi rapporti.
Come dicevamo prima, la serie non si era presentata bene nella prima stagione a causa della frase “sono normale” di Jen per definire la propria eterosessualità, ma poi le cose iniziano finalmente a cambiare regalandoci una storia che non avevamo idea potesse arrivare a un finale così estremamente devastante emotivamente e così tanto rivoluzionario. Stiamo parlando della scelta da parte della serie di far crescere la figlia di Jen alla coppia omosessuale composta da Jack e Doug. Un’opzione – questa – che all’epoca non veniva mi presa davvero in considerazione e che impauriva particolarmente anche i due ragazzi preoccupati per il futuro della piccola nelle mani di una società non pronta a tutto questo. Eppure – nell’atto finale che vede coinvolti i due – due anziani non fanno assolutamente caso al loro amore trattandolo in maniera normale, senza sguardi maligni o battute infelici. Tutto viene retto normalmente, e i due hanno così la conferma che il mondo, pian piano, stia finalmente cambiando.
Ed è anche un po’ quello che cerca di fare la serie: dirci che qualcosa sta per cambiare esattamente com’è cambiata lei. In un certo senso, quel finale, sembra dirci che dopo Dawson’s Creek nulla sarà più lo stesso. Ed effettivamente così è stato.