Il 23 novembre 1963 andava in onda, sul canale inglese BBC, l’episodio pilota di Doctor Who. Dopo 37 stagioni, 13 Dottori (secondo voi qual è il più amato?) e qualche periodo di pausa nel mezzo, la serie tv più longeva della televisione continua ad affascinare e intrattenere il suo vasto pubblico. Ma come è iniziato tutto? Per chi non lo sapesse, Doctor Who era nato inizialmente come show per bambini. Si trattava, infatti, di un progetto finanziato dalla BBC con l’intento di trattare argomenti scientifici e storici in una chiave accessibile al piccolo pubblico. Certo è che quell’intenzione iniziale, seppur modificata nel corso del tempo, esiste tuttora e sono numerosi gli episodi di Doctor Who che ruotano attorno a eventi o personaggi storici: Tesla, Shakespeare, Marco Polo, l’eruzione di Pompei, Vincent Van Gogh e molti, molti altri. La figura del Dottore in sé e per sé è stata, in parte, influenzata da quella di un altro importantissimo e longevo personaggio del panorama inglese: Sherlock Holmes.
Come l’investigatore di Baker Street, anche il Dottore possiede uno straordinario acume e pensiero scientifico che utilizza per risolvere i ” casi” in giro nello spazio e nel tempo.
In An Unearthly Child, a volte noto anche come 100,000 BC, facciamo la prima conoscenza del Dottore. Ian Chesterton e Barbara Wright sono due insegnanti molto preoccupati per il bizzarro atteggiamento di una delle loro alunne, Susan Foreman. La ragazza si comporta in maniera abbastanza strana, quasi aliena, così i due decidono di seguirla per arrivare a capo del mistero. Ian e Barbara vedono la ragazza intrufolarsi all’interno di una cabina telefonica blu, seguita poco dopo da un uomo anziano. Nonostante le proteste di quest’ultimo, i due riescono a entrare e quello che trovano li lascia senza parole.
Una futuristica stanza di controllo dentro una cabina telefonica decisamente “bigger on the inside“. Ecco a voi, per la prima volta, il TARDIS.
Ian e Barbara si rifiutano di credere a ciò che sta dicendo loro Susan, ovvero che quella cabina telefonica sia in grado di viaggiare nel tempo ma ben presto dovranno ricredersi. Il Dottore (interpretato dall’iconico William Hartnell) li trasporta tutti infatti nel Paleolitico e ha così inizio la prima vera avventura di Doctor Who. Ciò che forse non sapete è che di quel primissimo episodio esistono circa cinque versioni, il che rende abbastanza discutibile l’unicità del pilot. Tutte le differenti versioni sono state rese disponibili ai fan solo nel 2006.
Come già accennato prima, l’idea di Doctor Who era basata sul creare uno show dedicato alla storia e alla scienza. Donald Baverstock, capo di programmazione alla BBC, aveva individuato un buco all’interno del palinsesto televisivo così decise di commissionare un programma che potesse attirare sia l’attenzione dei bambini che quella degli adulti. Nella sceneggiatura originale, curata da Cecil Webber, il Dottore era descritto come un alieno dalla spiacevole indole e intenzionato a distruggere ogni cosa ma l’idea (per fortuna) fu scartata. Il Dottore diventa una figura paterna, scontroso sì ma dal cuore d’oro. Nel corso delle diverse incarnazioni, vari tratti della sua personalità sono stati scalfiti o in parte modificati ma alla base è sempre possibile ritrovare l’essenza di quel personaggio nato nel 1963.
Molto meglio un vecchietto scorbutico e i suoi companion per raccontare di viaggi nel tempo e nello spazio e trasmettere un messaggio educativo.
Le ambizioni iniziali erano davvero alte. Ben presto, però, la produzione dovette venire a patti con quelle che effettivamente erano le possibilità economica. Si rinunciò all’idea di far assumere al TARDIS una forma diversa per ogni episodio, adattandola al tempo storico, e così venne fuori che il circuito camaleontico del TARDIS non funzionava. L’episodio pilota non suscitò il successo sperato (complice l’assassinio di John F. Kennedy avvenuto il giorno prima e che aveva attirato tutta l’attenzione mediatica), fu solo con l’ingresso dei Daleks che il pubblico cominciò ad appassionarsi a questo nuovo e strano show.
Una genesi abbastanza travagliata nata con un intento chiaro ma che ha subito diversi cambi di rotta. Nel 1989, la produzione è stata interrotta e solo nel 2005 Doctor Who è stato rilanciato con un Dottore nuovo di zecca, Christopher Eccleston, e la speranza di ridare vita a uno show dall’enorme potenziale. Doctor Who è uno show che si rivolge a tutti, il suo messaggio attraversa gli anni e ha sempre trovato nuovi ed esaltanti modi per raggiungere lo spettatore. Pensare che tutto ha avuto inizio dall’idea di uno show che potesse riempire un buco di programmazione fa sorridere. Adesso, dopo circa 57 anni, la serie di strada ne ha macinata parecchia raccogliendo un largo seguito di affezionati.
Se volete sapere qualcosa in più riguardo quel primo episodio allora dovreste recuperare il docudrama An Adventure in Space and Time. In questo speciale, David Bradley interpreta William Hartnell durante la produzione di quel travagliato pilot che avrebbe dato il via a una delle serie più longeve e belle di sempre.