Matthew Bomer raggiunge l’apice della sua carriera con la serie Tv White Collar, ma prima di ciò era un comune mortale, proprio come noi, disposto a fare qualunque sacrificio per fare il suo ingresso nel mondo dello spettacolo.
Il suo stile ci ha stregato, la sua simpatia è diventata virale ed il suo sorriso ci ha reso inermi dinanzi al suo personaggio. In White Collar, Matthew Bomer è indiscusso protagonista portando di conseguenza l’intera serie a girare intorno a lui.
Prima di vestire i panni del truffatore che lo ha reso famoso, il nostro amato Matt è stato ingaggiato per dare volto e voce a diversi ruoli.
La carriera di Matt ha inizio nel lontano 2000, quando ottiene una piccola parte nella soap opera statunitense La valle dei pini (titolo originale All my children). La vicenda segue la storia di vari personaggi che vivono a Pine Valley.
Il tempo è denaro e Matthew non perde neanche un’occasione: dal 2001 al 2003 interpreta il ruolo di Ben Reade in un’altra soap opera, The Guiding Light, meglio conosciuta a noi italiani come Sentieri. Comincia ad emergere il suo fascino misterioso che lo caratterizzerà per tutta la sua carriera, grazie anche alla sua favolosa interpretazione di un serial killer. Purtroppo non avrà il fatidico happy ending e morirà tra le braccia della donna da sempre amata.
Nel 2002 assistiamo alla scalata di Matthew con la serie Tv Relic Hunter che invita i telespettatori nel magico mondo dell’archeologia, purtroppo le sue scene in questa serie sono veramente poche, ma con il suo talento Matt riesce a guadagnare punti importanti che lo porteranno ad essere protagonista della carriera di cui fino ad oggi noi siamo diretti testimoni.
Poco dopo, nel 2003 vediamo il nostro caro attore impersonare un fotografo che non farà fatica a diventare anche il primo amore di Tru Davies nella serie Tru Calling. La camera da presa però deve fermarsi qui perché anche in questo caso la sua uscita di scena non è del tutto appropriata, la sua morte nello show infatti lo elimina ufficialmente dal cast della serie.
Poco male, si rialza fiero e tronfio e dal 2005 Matthew dona la sua presenza al grande schermo regalando interpretazioni riuscitissime in Flightplan-mistero in volo e Non aprite quella porta: l’inizio, in cui in entrambe prende il nome di Eric. Ha, rispettivamente, i ruoli di un assistente di volo e di un ragazzo che sfortunatamente diventa vittima di Tommy Hewitt, assassino seriale nonchè cannibale. Sempre molto fortunato, ma è risaputo che è meglio essere fautori di un’ottima uscita di scena precoce piuttosto che continuare in eterno e risultare noiosi e banali.
Arriva finalmente nel 2007 ad interpretare Bryce Larkin in Chuck e da qui non si ferma più. Approda come Neal Caffrey in White Collar dove viene innalzato definitivamente sul trono di attore affermato.
La sua carriera non è stata per nulla banale e speriamo che continui a navigare sempre a gonfie vele su questo sentiero.