Non so se voi apparteniate a quella sventurata categoria di esseri umani che, negli anni ’90, hanno dovuto affrontare il trauma del ‘caschetto alla Fantaghirò’. Io ne faccio parte e se capite di cosa sto parlando, beh, abbracciamoci tutti virtualmente e piangiamo insieme. Il punto era che, al di là della capigliatura che definire improponibile è farle un complimento, Fantaghirò è stato un MUST! Se al solo udire il titolo della serie quella voce nella vostra testa che ha le sembianze di quella di Cristina D’Avena sta cantando a squarciagola “Fantaghiròòòòò, Fantaghiròòòòò guarda laggiù c’è Romualdo sulla stradaaaaa che fai tu, che fai tu!” dovete raddrizzare però il tiro. Senza nulla togliere al cartone animato, qui si sta parlando di quella mini serie tv che ha distratto, educato e fatto innamorare un sacco di gente e da cui il cartone è stato tratto. Ma andiamo per ordine.
Italo Calvino – ebbene sì, signori miei, ITALO CALVINO (ho sempre sognato di poter citare un uomo simile in un articolo seriale, ma mi stupisco comunque di poterlo fare) – pubblica nel 1956 una raccolta dal titolo Fiabe italiane, entro la quale compariva Fanta-Ghirò, persona bella (io non l’ho letta, ma non penso facesse riferimento ai capelli, dato il titolo), a sua volta tratta da una novella del 1880. Nel 1991 Lamberto Bava dirige la prima mini serie (arriveranno fino a Fantaghirò 5, ogni mini serie durava 200’). Sì, Lamberto Bava uno dei maestri dell’horror italiano (il che giustificherebbe il caschetto, effettivamente). Potrei anche smetterla qui, perché ho scritto Italo Calvino e Lamberto Bava nello stesso testo e qualcosa di assurdo deve uscirne per forza, ma Fantaghirò significa anche tante altre cose. E ‘bava’ è anche quella cosa che viene alla bocca se si pensa agli attori della serie. Infatti, questa miniserie ha anche assolto un importantissimo compito, il risveglio ormonale di molte ragazzine: l’amore etero sessuale era subito per lui, Romualdo, il bellissimo Kim Rossi Stuart; quello omosessuale per Fantaghirò stessa, Alessandra Martines ( non a caso annoverata al diciannovesimo posto tra le donne più belle del mondo, per Cineblog!). Questi dati si basano su un campione molto esteso, ma che si è rivelato piuttosto omogeneo, eccettuata una mia amica a cui faceva gola Tarabas (infatti poi ha avuto problemi con gli uomini). Penso lo stesso valesse anche per i maschietti, a ruoli invertiti, ma non posso affermarlo con certezza in quanto non ho ancora avuto il coraggio di affrontare il tema ‘Fantaghirò’ con un numero adeguato di esponenti del sesso ‘forte’. E a proposito di AMORE, me la brucio subito perché questa cosa è piuttosto importante, soprattutto con i tempi che corrono. Quando scrivo che Fantaghirò HA EDUCATO intendo dire una cosa ben precisa. Nonostante quelli fossero gli anni ’90, ben prima che in Italia venissero censurate scene di amore omosessuale in serie quali Dawson’s Creek e Buffy creando uno stordimento cognitivo nei poveri spettatori che non ci capivano più una cippa, la serie di Bava ci regalava un insegnamento mica da poco. Fantaghirò, antesignana di Lady Oscar e Mulan, proprio non ha voglia di trascorrere la sua vita tra bei vestitini e faccende da femminuccia. Si veste da ometto, legge e – dopo mille peripezie e punizioni ad minchiam, tipo la storia del pozzo che manco Giuseppe nella Bibbia – dopo aver rinunciato al fidanzamento con un principe, viene bandita dal castello e si rifugia nella foresta dove incontra il Cavaliere Bianco, che le insegnerà l’arte della scherma. Proprio nella foresta accade la magia. Romualdo, il principe del regno nemico, infatti, si innamorava immediatamente dello sguardo di Fantaghirò. Romualdo tuttavia non sa se si tratti dello sguardo di un uomo o di una donna e, dopo un po’ di normale arrovellamento interiore, decide che non importa di che sesso sia la persona amata: lui l’amerà comunque.
Anche se ce la siamo presa un po’ tutti con Romualdo quando, dopo la terza stagione, ha deciso di sparirsene, lasciando i fan in uno stato di stordimento non indifferente!
Le cose da dire su Fantaghirò sono infinite, non a caso la serie è stata trasmessa in ben 44 paesi esteri (la serie italiana più trasmessa nel mondo)!
Fate conto che dovevano anche esserci un Fantaghirò 6 e 7, poi mai realizzati. Visto che sono stati fatti nomi altisonanti, ricordiamo anche per i più attempati o per gli amanti del cinema di qualche mondo fa, che la madre di Tarabas era interpretata da una meravigliosa Ursula Andress.
In ultimo, un aneddoto su Tarabas per rendere felice la mia amica e consolarla dal suo pessimo gusto maschile. Nicholas Rogers, il suo interprete (che oltre al ruolo in Fantaghirò e quello nelle fantasie della mia amica, ha fatto ben poco) era un modello australiano talmente poco dotato a livello di recitazione che si vocifera Bava dovette far montare tre diverse inquadrature per fargli dire un semplice “I love you”. Per non parlare di quando finì in ospedale dopo un incidente sul set ancora con indosso gli abiti di scena. Chissà che faccia i medici.
Comunque, personalmente parlando, Fantaghirò ha sempre significato soprattutto una cosa
Una piccola perla riesumata dal mio collega Modestino: