La meritocrazia
Diretto figlio del punto precedente. Gentili lettori, non ci stanno santi:
il bene vince, il male perde, è così perchè è giusto così e fine della storia, olè!
Vero, qualcuno potrà obiettare che la complessità e il chiaroscuro dei personaggi, così ben sviluppati nelle serie di oggi, possano mancare, ma in realtà ci si teneva lontani da un pericolo ben diverso: la fascinazione del cattivo.
Anzi, il cattivo era molto stereotipato e individuabile, quasi a voler dire allo spettatore: Vedi? Quelle caratteristiche lì ti portano alla sconfitta, non essere così!
Per inciso, i cattivi erano di 2 tipi: quelli nella scuola dei ragazzi, sempre in coppia, ovvero il bullo ciccione (in foto, che rimarrà lo stesso in diverse serie) e il lungagnone stupido. E poi i nemici dei Power Rangers: nelle serie in cui il capo è donna, è cinica e spietata, mentre quando è un uomo è stupido, violento e prepotente. In entrambi i casi, però, ci sono dei servitori incompetenti tra loro.