La fusione tra Oriente ed occidente
Qui la cosa si fa molto più particolare e letteraria.
I Power Rangers, come ogni prodotto giapponese, hanno come sottotesto una fortissima etica valoriale racchiudibile in diversi punti
- L’obbedienza al maestro
- Lo scontro solo se necessario
- L’acquisizione concreta dei superpoteri attraverso trasformazioni che il balletto di Mosca jè spiccia casa
- Il ricordo eterno delle debolezze umane (le stesse leggi valgono per supereroi e uomini)
- La distruzione degli ambienti (si narra per lodare l’enorme capacità di ricostruzione giapponese post seconda guerra mondiale. Fateci caso: parti di Tokyo vengono distrutte a ogni puntata ma la puntata dopo tornano identiche!)
Il problema è che questi valori sono ripresi dall’etica occidentale e soprattutto italiana, figlia, in gran parte dell’epica romana, per la quale spesso e volentieri per il combattimento bastava un pretesto, l’importante era MENARE LE MANI!!!
Quindi accadeva che ciò che in Giappone era visto come un processo obbligato e quasi sacrificale, anche se visto, spesso, attraverso l’ironia dei giovani guerrieri, diventata la massima occasione di divertimento e appena partiva la sigla della lotta tu diventavi supereroe e bullizzavi chiunque nell’arco di due isolati!