Vi ricordate la moda dei primi anni Duemila? No? Probabilmente perché avete voluto rimuoverla. Basti pensare a Serie Tv come The OC, dove spacciavano per outfit eleganti e raffinati delle cose che definire discutibili sarebbe una gentilezza. Ombretto verde, borse gigantesche bianche, borchie, bandane, orecchini a cerchio, canottiere sbrindellate. Questi erano abiti e accessori di tendenza in quegli anni. Per non parlare dei pantaloni a vita bassissima, ben oltre i limiti della legalità. Ma c’è una serie che più di tutte è riuscita a essere una vera e propria sfilata degli orrori: Paso Adelante.
Paso Adelante racconta le vicende di alcuni ragazzi che studiano alla più prestigiosa scuola di ballo e recitazione di Madrid.
Insomma, dal momento che i protagonisti sono attori e ballerini, abituati a stare a contatto con il pubblico, si suppone che siano dei fari di stile. E invece no. La cosa divertente è che quando da ragazzini guardavamo Paso Adelante i ragazzi ci sembravano tutti bellissimi e maledettamente eleganti. Peccato che il loro “stile” non abbia superato la prova del tempo. Riguardando la serie con il senno di poi, ci si rende conto di alcuni outfit davvero raccapriccianti.
Iniziamo a soffermarci su alcuni dei vestiti che ci hanno deliziato in Paso Adelante.
Andiamo per gradi, però. Partiamo da una delle cose meno agghiaccianti che possiamo vedere. Però, Ingrid cara, che cosa diamine sarebbe questo pastrano che ti sei gettata sulle spalle? Lana grossolana, informe, colore improbabile. Speriamo almeno che serva a ripararla dal freddo, perché altrimenti non ne troviamo davvero l’utilità. Vero è che Ingrid è una ragazza molto bella, quindi perlomeno riesce a salvarsi per quello. Alla fine qualunque outfit potrebbe donarle, ma questo non l’autorizza a prenderci la mano. Purtroppo, però, forte dei suoi pregi estetici, Ingrid è andata via via peggiorando, omaggiandoci con QUESTO.
Esattamente, questa maglietta cosa vorrebbe comunicarci, oltre a un abbinamento di colori delirante? Osserviamo un attimo i colori che fanno a pugni fra loro. Verde nel bordino superiore, giallo acceso sulle maniche, righe arancioni al centro, intervallate da...Esattamente, che colore è quello in mezzo? Ora, lungi da noi aprire una disputa come quella del vestito “oro e bianco” o “nero e blu” (ve la ricordate?), però, se qualcuno riuscisse a capire che colore sia, ci dovrebbe fare il favore di svelare l’arcano.
Ma Ingrid non è certo l’unica a commettere degli orrori di stile in Paso Adelante.
Ebbene, ignoriamo per un momento la professoressa in primo piano, che, conscia del suo ruolo, appare sobria. La sua semplice maglia a maniche lunghe non basta ad occultare gli orridi pantaloni gialli in fibra sintetica sullo sfondo, né la terribile maglia a maniche lunghe, ma corta, che si intravede sulla sinistra. Se ci pensate, nei primi anni Duemila c’era questa moda delle maglie che lasciavano l’ombelico scoperto. Ma che senso ha, da un punto di vista strettamente pratico, avere una maglia invernale, a maniche lunghe, ma che lascia metà del busto nudo? Poi, chissà se vi ricordate i giubbotti bombati cortissimi. Niente di meglio che uscire dopo una nevicata con la pancia scoperta, giusto? Ma non vi preoccupate: se state male, perlomeno lo fate con stile.
Oppure, parliamo di Lola. La timida ragazza prodigio ha conquistato i cuori di molti con la sua aria dolce da ragazza della porta accanto. Sicuramente non per i suoi vestiti, o per gli accessori improbabili. Sicuramente la fanciulla è orgogliosa dei suoi folti e bellissimi capelli, ma proprio per questo non è il caso di sovraccaricarli con bandane dai colori bizzarri. E i fiori finti? In quanti si ricordano di questo must anni Duemila? Erano tante le ragazze che amavano darsi un tocco di colore applicando dei fiori finti a lato della testa. E Lola non è stato certo da meno, deliziandoci con fiori finti di varie forme e dimensioni, che a momenti le nascondono anche la faccia.
Ma non pensate neanche per un attimo che le ragazze siano le uniche a commettere fashion crime.
Basti pensare a Pedro e Roberto, ambasciatori del cattivo gusto. Soffermiamoci un attimo su questa immagine, per esempio.
È inutile che ci facciate lo sguardo languido, ragazzi. Non basterà a difendervi da quello che avete addosso. Pedro ci propone una canottiera di strana foggia, con una specie di collo altro e parecchio larga in corrispondenza delle braccia. Fortunatamente, almeno, il colore è sobrio. Roberto, dal canto suo, sfoggia una maglietta smanicata decisamente troppo aderente e di un improbabile azzurro. Non ci siamo proprio, ragazzi! E gli orrori di Roberto non finiscono qui!
Ad esempio, chi si ricorda questa camicia?
Questo probabilmente è un vero e proprio attentato al buongusto. Esattamente, qual è il motivo stampato sopra? Fiori? Germogli? Una rivisitazione di un quadro di Pollock? Non ci è dato saperlo. Ma anche gli accostamenti sono davvero improponibili. Il bizzarro disegno, infatti, è di una strana tonalità di marrone, sopra uno sfondo color crema. E poi, il colletto. Vi ricordate che andavano di moda i colletti rialzati? Ecco, Roberto, ce lo ricorda con somma sfacciataggine.
Ahimé, sono tante le dichiarazioni di guerra al buongusto che girano in Paso Adelante (a proposito, se volete farvi altre due risate, qui trovate i commenti al pilot). Ma non dobbiamo dimenticare la cosa più importante: che quegli outfit assurdi a noi in realtà piacevano e non poco. Perché diciamocelo, era la moda degli anni Duemila ad essere improbabile, perlomeno se vista con il senno di poi. Ma quelli erano tempi semplici e se noi sfoggiavamo a scuola una maglietta dai colori bizzarri, ma che era come quella dei nostri idoli, ci sentivamo i più belli del mondo.