Durante gli anni ’90 la televisione italiana ci ha regalato delle vere e proprie perle di intrattenimento televisivo, destinate a diventare storia. Alcuni di questi programmi Tv anni ’90 (qui le peggiori serie tv di quegli anni), a ripensarci oggi, ci sembrano alquanto bizzarri e al limite dell’assurdo eppure piacevano a migliaia di telespettatori. Piacevano perchè erano originali, accattivanti, colorati e – soprattutto – erano una vera ventata di positività e spontaneità. Tutto ci dava l’impressione di essere così vero, al contrario di ciò che oggi potremmo recriminare alla televisione contemporanea. Questo appuntamento di #VenerdìVintage è dedicato ai 10 programmi Tv anni ’90 protagonisti della televisione italiana di questi anni che più si sono fatti ricordare. Preparatevi ad un immersivo tuffo indietro nel tempo!
Ecco 10 programmi Tv anni ’90 italiani che hanno fatto la storia della televisione.
1) Bim Bum Bam
Bim Bum Bam è stato uno degli immancabili appuntamenti fra i programmi Tv anni ’90, specialmente per le giovani generazioni. Fu trasmesso per la prima volta nel 1981, tenendo incollati allo schermo milioni di piccoli telespettatori fino al 2002, data di chiusura. Bim Bum Bam andava in onda tutti i pomeriggi a partire dalle 16 ed era una grande contenitore di gag divertenti e cartoni animati.
Sicuramente vi ricorderete di Uan, il peluche animato che esordì ufficialmente nel 1983 diventando l’unica presenza fissa del programma a cui furono affiancati diversi conduttori tra cui Paolo Bonolis. Il suo inconfondibile corpicino rosa col ciuffo fucsia e naso rosso gli davano le le sembianze di un cagnolino mentre il suo carattere era dispettoso e irriverente. Indimenticabili sono gli sketch comici fatti insieme ai conduttori come quelli dello spazio dedicato a Uanathan – Dimensione Avventura o della “Posta di Bim Bum Bam”, in cui si leggevano le letterine e mostravano i disegni dei bambini che li spedivano da ogni parte d’Italia. Tra i più amati anime lanciati da Bim Bum Bam ricordiamo Pollon, Candy Candy, Lady Oscar, Hello Spank e Mila e Shiro.
2) Carràmba! Che sorpresa
Il programma Carràmba! Che sorpresa – condotto dalla strepitosa Raffaella Carrà che ha dato il nome al programma stesso – era stato ideato e prodotto insieme con Sergio Japino ed altri autori e rappresentò un successo clamoroso fra i programmi Tv anni ’90, un varietà a tutti gli effetti con musica, balletti e grandi ospiti internazionali tra cui che sin dalla prima puntata raccolse ascolti esorbitanti.
Il suo format viene considerato l’antesignano de C’è Posta per Te di Maria De Filippi ed è chiaro sin da subito il motivo. Lo scopo del programma era quello di ricongiungere persone care, che magari non si vedevano da molti anni, ma anche riparare una serie di situazioni tese all’interno di coppie e famiglie. Il tutto condito dall’effetto sorpresa. La Carrà – in maniera originalissima, mai sperimentata prima d’ora – coinvolgeva attivamente il pubblico in studio dal momento che alcune persone erano assolutamente inconsapevoli di trovarsi sul posto in cui avrebbero coronato un sogno, vissuto un’esperienza indimenticabile. Immedesimarsi nella gioia e nelle lacrime dei protagonisti non era affatto impossibile, anzi, spesso ci si ritrovava proprio ad emozionarsi con loro e per loro!
3) Festivalbar
Il Festivalbar ha fatto la storia dei format televisivi dedicati alla musica.
Era il 1964, e a Vittorio Salvetti, un giovane produttore cremonese, venne in mente di proclamare la canzone più ascoltata nei jukebox dei bar d’Italia. l pezzo più “gettonato” (letteralmente) negli apparecchi di tutto il Paese veniva premiato in una serata speciale che si teneva a settembre, trasmessa solo via radio. Solo dal 1967 il Festivalbar diventò un appuntamento televisivo ma nel 1983 il format fu acquistato dalle reti Fininvest, che lo rivoluzionarono completamente facendolo diventare un appuntamento settimanale condotto da promettenti star del piccolo schermo e dell’ambiente radiofonico.
Se c’è una cosa che il Festivalbar era in grado di fare, era quella lanciare tormentoni estivi e renderli amatissimi dai suoi telespettatori. Duranti questi anni, le case discografiche fremevano per portare sotto le luci dei riflettori moltissimi giovani artisti, italiani e stranieri e, proprio grazie al programma e all’azione delle radio, molte hit entrarono presto nelle case di milioni di italiani che si ritrovavano ad ascoltarle ovunque e a canticchiarle in continuazione.
4) Giochi senza frontiere
Nel 2019 è andato in onda su Canale 5 un nuovo programma chiamato Eurogames, che si proponeva come una nuova versione dello storico Giochi senza frontiere, un popolarissimo programma degli anni ’90. L’idea originaria si deve a un programma televisivo della Rai chiamato Campanile sera. Nel programma, in ogni puntata due concorrenti provenienti da due città diverse (una del Nord e una del Sud) si sfidavano in un quiz, a cui venivano affiancate delle prove atletiche. Questo format finì poi per essere rivisitato e la partecipazione venne estesa anche ad altri paesi europei.
Per ogni nazione partecipavano al gioco i rappresentanti di una città e ogni puntata si svolgeva in una nazione e in una città diversa. Le sfide erano costituite da una serie di giochi di abilità, spesso bizzarri e divertenti, che richiedevano sforzo fisico e un pizzico di fortuna. Ogni puntata aveva un proprio tema (storico, ad esempio), c’erano scenografie fantasiose e i concorrenti partecipavano indossando costumi diversi ogni volta. Il tutto intermezzato da video che mostravano le bellezze del posto incentivando l’attrattiva verso il Paese ospitante. Insomma, un programma Tv anni ’90 esilarante, intelligente e allo stesso tempo capace di promuovere una sana competizione. Ce ne fossero ancora di appuntamenti televisivi così!
5) Karaoke
Parliamo di uno dei quei programmi di cui potremmo affermare di sentire più nostalgia, soprattutto per la gran voglia che abbiamo di tornare a vivere le nostre città. Karaoke è stato l’X-Factor della gente comune delle piazze prime che nascessero i talent-show che oggi popolano la nostra televisione generalista. Dal 1992 al 1994 Fiorello e il suo magnifico codino hanno girato i comuni del nostro Paese con un semplice e piccolo palco passando il microfono alle voci (più o meno intonate) degli italiani.
Con gli anni, il seguito del pubblico si fece via via più consistente fino a trasformare questo appuntamento televisivo in un vero e proprio fenomeno di costume. Portare Karaoke in televisione ha rappresentato un prototipo dei talent odierni, soltanto in una maniera più semplice e meno costruita ma che soprattutto ci ha dimostrato che tutti possono avere il proprio momento di fama, sia pure soltanto per la durata di una canzone.
6) La Zingara
Cloris Brosca è stata il volto della zingara del programma Luna Park della Rai. Indimenticabile la frase “La luna nera” che la donna, in veste di veggente, pronunciava ai concorrenti quando si presentava l’omonima carta. Il suo personaggio ottenne un tale successo tale da condurre alla creazione di un programma a sé che, dal 1997, ebbe anche una versione itinerante in giro per l’Italia. Questa era la famosa formula da lei recitata:
Io so chi sei,
e se tu vuoi,
ti dico che destino avrai,
buona sorte o guai.
Luna Nera sì o no
lo vedremo fra un po’
con le carte che la Zingara ti fa
Il concorrente era chiamato a scegliere una carta tra le sette disponibili sul tavolo. La Zingara lo interpellava ponendogli delle domande che in caso di risposta corretta permettevano – nel corso del gioco – ai premi di aumentare. Al tempo stesso, però, aumentavano anche le probabilità di pescare la famigerata e temuta carta chiamata la “Luna Nera”. La conseguenza era la fine del gioco e la perdita del montepremi accumulato fino a quel momento. Un gioco originale con l’uso delle carte dei tarocchi che consentiva ai partecipanti di portare a casa un bel bottino, se solo la fortuna li avesse assistiti evitando loro quella nefasta carta.
7) Mai dire gol
Mai dire Gol è stato il programma televisivo più celebre creato dalla Gialappa’s Band trasmesso su Italia 1, dal 1990 fino al 2001. Il programma era, in principio, l’applicazione al calcio della telecronaca comica e surreale già sperimentata dal trio di comici a Mai dire Banzai -per i filmati dello show giapponese Takeshi’s Castle – ma anche nelle telecronache delle vecchie partite dei mondiali a Mai dire Mundial. Il format era incentrato sulle gaffe, gli errori e gli atteggiamenti buffi di alcuni giocatori e allenatori di calcio nella giornata appena trascorsa di Serie A, ma anche di campionati esteri.
Ad essere iconiche a Mai dire Gol, oltre alle voci fuori campo dei tre conduttori Marco Santin, Carlo Taranto e Giorgio Gherarducci, erano le rubriche – ad esempio, Vai col liscio o Questo lo segnavo anch’io – che diventarono dei veri e proprio modi di dire per i più appassionati, i quali siamo certi ricorderanno questo programma come un appuntamento irrinunciabile per poter ridere delle figuracce fatte anche dei loro beniamini del calcio.
8) Non è la Rai
Il programma di varietà Non è la Rai – diretto da Gianni Boncompagni – in quattro edizioni divenne un appuntamento televisivo irrinunciabile per milioni di telespettatori italiani, un vero e proprio fenomeno di costume. Il 30 giugno 1995 andava in onda su Italia 1 la puntata che segnava la fine della trasmissione che aveva intrattenuto un pubblico numerosissimo e aveva lanciato molte giovani ragazze nel mondo dello spettacolo.
Debuttò con l’indimenticabile sigla su Canale 5 nel 1991 diventando il primo programma di intrattenimento della rete che ogni giorno dopo pranzo portava nelle case degli italiani numerosissime esibizioni, giochi telefonici come il cruciverbone, e soprattutto le ragazze dello show.
Tra queste, Ambra Angiolini, la protagonista indiscussa con la sua T’appartengo. Ad oggi, il modo in cui i corpi delle giovanissime donne venivano ripresi potrebbe infastidirci ed essere giudicato come al limite dell’indecenza eppure – in quegli anni – pochi show eguagliarono lo show de Non è la Rai.
9) Stranamore
Come poterci dimenticare dell’itinerante camper del programma Stranamore? Il momento di maggiore popolarità di questo appuntamento televisivo si registrò tra il 1994 e il 1997, quando andava in onda la domenica sera su Canale 5, condotto da Alberto Castagna con l’indimenticabile canzone dei Beatles – All you need is love – come sigla.
Per le controversie amorose, nessuno era considerato più adatto di lui. I partecipanti al programma raccontavano al conduttore della loro storia d’amore ormai giunta al capolinea. A quel punto, un inviato girava per l’Italia con un camper, con il compito di mostrare una videocassetta all’ex partner che era chiamato a presentarsi in trasmissione nel caso si fosse convinto della sua sincerità, altrimenti no. Alcune di queste storie erano davvero esilaranti, al limite di uno spettacolo tragicomico, fatto di pianti isterici e dichiarazioni eccessive ma – per assurdo – certe volte funzionava ed ecco un lieto fine ben servito!
10) Sarabanda
La trasmissione Sarabanda – condotta da Enrico Papi – per i tardi anni Novanta ha rappresentato il post-Karaoke di Fiorello, un format più complesso, meno popolare, in cui la cultura musicale per la prima volta veniva messa alla prova. Per la prima volta la musica acquisiva una posto importante, al pari di altri argomenti di cultura generale e, anzi, diventava l’emblema di un quiz a premi che ci ha fatto conoscere personalità dall’orecchio fuori dal comune come Cyborg Valentina e l’Uomo Gatto.
Sicuramente il suo ritorno su TV8 – presentato dal suo storico conduttore – ha davvero ben poco dello storico Sarabanda: ora è una gara fra due squadre VIP che si contendono jolly e punteggi nel tentativo di conquistare la vittoria finale. Non ci sono più montepremi in palio ma soprattuto non c’è quella sana competizione che aveva appassionato milioni di italiani. Inutile ridabire che sentiamo la nostalgia – anche in questo caso – dei vecchi tempi! E a proposito di anni 90, noi vi lasciamo con 10 curiosità su quel capolavoro assoluto di Twin Peaks.