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#VenerdiVintage – The Hospital Comes First

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Certe citazioni delle serie tv riescono a racchiudere in una frase l’intera idea dietro al prodotto. Non è qualcosa di facile, anzi, è raro che una citazione riesca in questo intento.
Nel 2001 Bill Lawrence decise di creare Scrubs: un prodotto che nel corso delle sue otto stagioni (più una) avrebbe racchiuso così tante frasi simboliche da poter essere descritto anche solo con sue citazioni (e più passa il tempo, più gli indizi sul film si fanno frequenti).

Dal monologo sulla solitudine di J.D. allo sfogo emotivo del dottor Kevin Casey, senza dimenticare le rare perle di saggezza di Bob Kelso.

Ma oggi vogliamo guidarvi con una citazione del dottor Cox.

Siamo all’inizio della terza stagione, il secondo episodio per essere più precisi, ed Elliot sta cercando di ritagliarsi del tempo per la sua vita sentimentale. Delega un paziente agli assistenti e si prepara a finire prima il proprio turno se non fosse per un discorso di Perry che la costringe a rimanere creando astio con la donna.

Sarà però il giorno dopo che il nostro dottore tirerà fuori la citazione incriminata:

Oggi Jordan mi ha detto che Jack ha fatto la sua prima giravolta […] il punto è che me la sono persa perché stavo qui. Prendi carta e penna e pronta a scrivere perché ora arriva il grande scoop: l’ospedale è al primo posto sempre.

Il discorso viene seguito da un siparietto comico che fa uscire Perry di scena, ma da appassionati di Scrubs non possiamo che rivedere questa frase in ogni momento della serie.

Più di una volta l’ospedale è stato il vero villain di Scrubs: con le ricadute nei momenti meno opportuni, le diagnosi sfortunate, le decisioni che si sono ritorte contro i protagonisti.
L’ospedale ha inglobato i nostri personaggi e non li ha lasciati andare, è rimasto come un demone sulle loro spalle. E nonostante tutto loro non possono metterlo da parte.

L’ospedale è al primo posto sempre.

Uno dei tanti motivi per cui le relazioni amorose dei nostri personaggi in Scrubs hanno rallentamenti, scossoni o addirittura rotture. Non importa l’impegno che un dottore potrà metterci per portare avanti una relazione, dall’altra parte c’è chi non è disposto ad accettare il compromesso.

È forse per questo che le uniche relazioni lunghe e durature per tutte le stagioni sono tra membri, o ex membri, dell’ospedale. Turk e Carla ma anche Kelso ed Enid. E tenete da parte il vecchio primario, perché da lui torneremo dopo.

Non è solo un fattore di turni e tempistiche, benché queste siano effettivamente grande parte del problema. Ma soltanto una persona che lavora dentro l’ambiente ospedaliero può comprendere a pieno questo sacrificio.
Dare la propria vita e il proprio benessere in cambio della vita o il benessere di un paziente, ecco cosa fanno giornalmente i nostri dottori preferiti.

Ma a volte in Scrubs neanche essere sullo stesso posto di lavoro basta.

Elliot Reid

Guardate il primo “divorzio” tra il dottor Cox e Jordan, o i vari tentativi di relazione tra J.D. ed Elliot.
A volte ci sarebbe bisogno di discutere e parlare, farlo in fretta e farlo in modo completo. Ma indovinate cosa succede quando c’è questa necessità.

L’ospedale è al primo posto sempre.

E quindi una piccola discussione mattutina cresce, tra turni e incroci di sguardi a cui non puoi far seguire più di poche parole per la fretta. Poche parole che possono anche peggiorare la situazione, e sotto stress lo faranno sicuramente.

Come abbiamo detto, J.D. ed Elliot sono due esempi evidenti del concetto. Due persone complicate che adorano ciò che fanno e darebbero la loro vita per l’ospedale. Proposta che la struttura non ha intenzione di rifiutare.
Occhi brillanti e pieni di passione per la professione ma affaticati da ore di stress. Pazienti persi, decisioni difficili, errori evitabili. E la situazione non migliora da sola.

Ma quei giovani ragazzi possono contare su due persone che fanno questo mestiere da abbastanza tempo per aiutarli a modo loro.

Scrubs

Cox e Kelso, che come abbiamo visto a più riprese sono un po’ i mentori del della dottoressa Reid e del protagonista, sono le uniche due figure in grado di alleggerire un minimo il bagaglio che pesa sulla schiena dei giovani.

Due uomini che per circostanze diverse si sono caricati pesi enormi sulle spalle all’interno dell’ospedale in Scrubs, e che pur continuando a soffrire provano un minimo di sollievo ad aiutare i propri colleghi.

Perry Cox ci ha quasi rimesso un matrimonio, una professione e la sua sanità mentale. Emblema del suo fallimento è la puntata “Il Mio Pranzofamosa per il crollo emotivo dell’uomo a seguito di una pessima decisione che porta le vittime in ospedale da una a quattro.

L’ospedale è al primo posto sempre.

E quindi il giorno dopo Cox si ripresenta lì, pronto a darci dentro seppur ubriaco marcio e ancora in fase di lutto. Una decisione che rovinerà la figura agli occhi del suo apprendista, ma che col tempo J.D. capirà. La scelta di Perry non era egoista, ma quello del dottore è un lavoro che non ha vacanze. Non ti puoi prendere un giorno libero perché sei triste, non importa quanto ti senta abbattuto.

Per il dottor Cox sarà l’insieme di colleghi a risollevarlo dal buco in cui l’ospedale lo aveva buttato. E per fortuna di Perry lui può ancora salvarsi. Perché c’è chi è fuori tempo massimo.

Se per Cox avevamo detto che aveva quasi rimesso un sacco di cose, discorso diverso è per il dottor Kelso.

scrubs

Il primario di medicina che tanto malvagio sembrava ai nostri occhi nelle prime stagioni di Scrubs. Col tempo abbiamo imparato a conoscerlo e amarlo. Ed è anche per questo che la sua storia è più tragica.

Bob Kelso non ha messo l’ospedale solo davanti ad altre sue scelte. Ha messo l’ospedale davanti a tutto: famiglia, rapporti interpersonali, benessere, felicità, amicizie.
Lui è l’emblema di quanto in basso nella vita possa portare quel mantra.

Pur di portare avanti la sua professione di primario e non far chiudere baracca a causa dei conti si è inimicato chiunque nello staff. Il suo è un ruolo infame e senza lode, ma qualcuno deve pur farlo e lui ha scelto di sacrificarsi.

Si pensa che col passare degli anni la regola diventi più sopportabile, ma forse questa ottiene un peso ancora più grande. Sono semplicemente loro due che, tartassati da essa, non danno più a vedere quanto dolore provino ogni giorno.

L’ospedale viene al primo posto sempre.

E dieci anni dopo ce ne rendiamo conto ancora di più.

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