Sex and the City è il mantra che segui senza saperlo, la legge non scritta che ti porti dietro per cercare di restare a galla nel mare pieno di onde dei rapporti, il calcio che ti dai per cercare di svegliarti. La storia che guardi fa parte degli anni 90, eppure – in un certo modo – riesce a sembrare appena creata, appena scritta. Attuale, fuori dalle righe (per quell’epoca) e piena di momenti che ti fanno pensare che in un certo senso quelle vicende sono anche tue. Rivedere il pilot a distanza di anni potrebbe essere come tornare a casa, e noi è questo che abbiamo fatto: siamo tornati nella nostra dimora.
Ma cosa abbiamo pensato non appena il nostro ritorno è avvenuto? Scopriamolo.
1) Datemi un caffè americano e fatemi andare nelle strade di New York
Forse un vero e proprio cliché – immaginarsi a New York con un caffè in mano – ma, vedete, i cliché esistono perché sono delle cose ovvie, qualcosa a cui a volte non puoi sottrarti. Ed è questo quello che pensi quando guardi Sex and the City: che non puoi fare a meno di voler fiondarti in quei marciapiedi newyorkesi con un caffè in mano mentre pensi a cosa scrivere nel tuo prossimo articolo, quell’articolo che Carrie baserà sulla società in cui vive fatta di rapporti altalenanti e baci rubati. Lo pensi per tutto il tempo perché il pilot ti presenta una città che è di tutti, ma anche di nessuno. Un posto in cui sei libera di camminare come credi perché alcuna anima viva ti presterà attenzione donandoti così quella sensazione di libertà che a volte potrebbe mancarti nella tua quotidianità.
2) Io un tipo così l’ho già conosciuto
Il pilot di Sex and the City mostra una serie di uomini tutti diversi tra loro che, però, hanno una sola cosa in comune: li abbiamo già conosciuti. Le loro peculiarità sono state protagoniste di alcune delle nostre relazioni, ed è così che il volto dei nostri ricordi prende le loro sembianze portandoci a un bivio in cui abbiamo solo due possibili consigli da dare alle protagoniste: andate a fondo nella cosa, o scappate cambiando paese.
Se la vostra opzione è stata la seconda, bene. Stringiamoci tutti più forte. Vi sono vicina.
3)Mr. Big era già Mr. Big
Se c’è un personaggio che sai fin da subito farà la differenza, quello è Mr. Big. Il suo mistero, il modo che ha avuto di imporsi sulla trama, tutto sembra immediatamente volerci dire che le pene d’amore di Carrie avranno sempre e solo il suo nome, così come le sue emozioni più felici. Mr. Big è diventato un personaggio cult a tutti gli effetti, ed è l’incarnazione perfetta della favola che solo un personaggio come Carrie poteva vivere. Per questo motivo, però, e per questa favola così cristallina ci ritroviamo a dover dar torto alle prime parole di Carrie. La soluzione a questo enigma la troverete nel punto quattro.
4) Non fingerti così reale, Carrie, non lo sei
“Nessuno ha storie da ricordare. Facciamo colazione alle 07:00 e abbiamo storie che cerchiamo di dimenticare il più in fretta possibile. L’autoconservazione e il concludere affari hanno la priorità assoluta.”
Carrie
Dai, Carrie. Apprezziamo la tua empatia, il tuo volerci stare così estremamente vicino moralmente, ma no. Non hai le stesse storie che abbiamo noi. Nel mondo reale Mr.Big, probabilmente, vola a Miami con la sua decima moglie mentre tu riassesti i cocci per l’ennesima delusione che hai preso da un uomo che ti dice “non sei tu, sono io.”
Ed effettivamente ha ragione: è lui.
5) Prova a dirlo nel 2021
“Prova a dirlo nel 2021” è probabilmente la frase che mi dicono ogni volta che guardo una Serie Tv vintage, la necessità di essere aggiunta anche per questa lista era troppo grande.
“Prova a dirlo nel 2021” , durante il pilot di Sex and the City, l’ho pensato per tutti i 25 minuti.
6) Quel protagonista maledetto che è l’amore
Il pilot di Sex and the City mette immediatamente l’amore al centro di tutto. I rapporti – di qualsiasi natura siano – cercano di essere analizzati in soli venticinque minuti grazie al monologo di Carrie. Questo argomento, almeno nella prima puntata, sembra l’unico obiettivo della serie ma è solo andando avanti con le puntate che si riuscirà a comprendere che in realtà Sex and the City è molto di più, e il tema dell’amore non è altro che un mezzo con cui immergersi in un viaggio che racconterà la crescita emotiva e personale di un gruppo di ragazze newyorkesi.
7) Sex and the City mi fa arrabbiare
Mi sono arrabbiata. Lo faccio sempre. Lo so che è una Serie Tv, e tutto deve seguire uno schema romanzato, ma mi sono arrabbiata. Perché non è vero quello che dicono: non esistono schemi che ti salvino dalla frustrazione di non saperti auto conservare. Se sei brava, allora riesci a mantenere la distanza di sicurezza ma nulla di tutto questo ha a che fare con delle regole da seguire. L’auto conservazione è un concetto che devi avere dentro, qualcosa che coltivi o con cui nasci, non puoi inventartela. Carrie – almeno nel pilot – sembra volerla creare nell’immediato perché sprovvista, come se fosse qualcosa semplice da fare. Non lo è.
8) Le nostre amiche
Sex and the City – e questo lo capiremo con il passare delle puntate – è anche, e soprattutto, una storia d’amicizia. Nel pilot la presentazione delle amiche di Carrie ci riporta nel nostro quotidiano facendoci pensare alle nostre amiche, quelle che ci salvano ogni giorno da tutti i malfunzionamenti della nostra esistenza. Senza di loro sarebbe tutto peggio.
9) Il revival di Sex and the City
Riguardare il pilot in questo momento è il metodo migliore per aspettare con ansia il revival della serie. Pian piano questo nostro sogno seriale sta prendendo forma, e noi non stiamo più nella pelle. Il revival di Sex and the City sta finalmente arrivando!
10) La prima volta che ho visto il pilot di Sex and the City ero indubbiamente più leggera
Se sei fortunata, il pilot di Sex and the City lo hai visto quando ancora i tuoi problemi erano ben altri che il sesso, la città e gli uomini. Molte delle cose che vengono citate – le paranoie, le pippe mentali, l’auto conservazione – le disconoscevo, non erano problemi miei ma solo qualcosa che sarebbe arrivato più avanti. Ero così ingenua che non vedevo l’ora di vivere questo mondo. Povera scema.